Capitolo 45. La fine.

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Mi liberai dalla presa del signore oscuro e mi allontanai. -Draco vattene.- urlai osservandolo mentre Voldemort avanzava minaccioso. -No!- urlò lui. Sbuffai e riuscii a parare una maledizione scagliata dal mio nemico. -Stupido ragazzo!- urlò lui furioso. -doversi essere morto!- continuava a rimuginare sulla mia morte, non riusciva ad accettare che fossi scapato un altra volta a quella fine. Poi di scatto si girò e punto la bacchetta verso Draco. -Crucio!- ululò. Malfoy cadde per terra contorcendosi e gemendo per il dolore. -Fermo!- urlai io. -Expelliarmus!- la bacchetta di sambuco che teneva fra le lunghe dita bianche schizzò via.  Draco smise di contorcersi e annaspando cercò di mettersi seduto. Lord Voldemort mio guardo con tutto il suo odio. -come ti permetti!- sibilò. -non osare mai più puntare la tua bacchetta contro di lui- dissi gelidamente. -è stata l'ultima volta che hai puntato la bacchetta contro qualcuno. È finita.- dissi fissandolo. Lui sorrideva, un sorriso largo e raccapricciante. -non sarà mai finita. Nessuno dei miei mangiamorte mollerà.- disse. -questo lo vedremo.- sussurrai, puntai la bacchetta contro di lui, Mlafoy aveva la schiena appoggiata al muro e osservava la scena. Spevo che per far si che l'incanto funzionasse dovevo volerlo davvero, il sentimento d'odio doveva essere intenso, doveva invadermi, quasi possedermi. -Avada kedavra- quelle prole uscirono pesanti dalle mie labbra mentre un lampo di luce verde scivolava leggero fuori dalla mia bacchetta e con un potente impatto andava ad infrangersi sul petto de mio nemico dal viso serpentino. Come lui aveva richiesto anni prima di vedere la luce lasciare i miei occhi, ora ero io a vederla, vedevo che si faceva sempre più lontana, i suoi occhi rossi si spegnevano. Il corpo cadde all'indietro con un forte tonfo sordo, Voldemort era caduto, e questa volta una volta per tutte.
-Harry.- mormorò tremante Draco.
-Draco.- risposi io ancora con la bacchetta alzata. Lui si alzò di scatto, mi corse incontro e mi salto addosso. Allacciò le gambe dietro la mia vita e con le braccia mi stringeva forte. Il suo corpo tremava, sembrava piangesse, come scosso dai singhiozzi. -Hei... Va tutto bene.- dissi dolcemente mentre gli accarezzavo i capelli passando una mano anche sulla sua schiena. -è tutto finito.- continuai tenendolo a me. -Harry, sapevo che ce l'avresti fatta.- disse lui. -Draco, come avrei potuto lasciarmi uccidere se qui c'era una vita da vivere insieme ad aspettarmi.- dissi, i suoi occhi incontrarono i miei e fu come una scintilla, forte, come una scarica elettrica, quell'argento che mi aveva conquistato, non avevo mai visto nessuno con degli occhi così, e quegli occhi, erano più pericolosi del più potente degli incantesimi di ipnosi.
-Io ti amo Harry.- disse lui.
-ti amo anch'io Draco.- risposi. Appoggiai le mie labbra alle sue. Non appena quel bacio fini Draco si staccò da me e riappoggiò i piedi per terra. -andiamo a salvare la vita degli altri ora.- dissi sorridendo. -levicorpus- dissi. Il corpo morto del oscuro signore si alzò da terra e seguii i movimenti della bacchetta, scendemmo fino alla sala grande dove tutti stavamo ancora combattendo e facemmo irruzione.
Tutti ci osservarono. Lasciai cadere il corpo di Voldermort per terra.
I mangiamorte rimasti si smaterializzarono immediatamente, alcuni riuscirono a catturarli.  -Harry!- strillarono Hemrione e Ginny all'unisono. -ci sei riuscito!- mi vennero incontro abbracciandomi, tutti quelli che ancora riuscivano a reggersi in piedi corsero verso di me acclamandomi. Non appena le ragazze mi lasciarono afferrai la mano di Draco e sorrisi radioso. Molti ricambiarono incerti e sospettosi il mio sorriso, altri con malizia mi squadravano felici. -ci devi un po' di spiegazioni eh, Harry?- chiese Ginny con un piccolo ghigno. Osservai le nostre mani unite e poi tornai a guardarla.  -è una lunga storia, ma potete fidarvi di lui, è cambiato.- spiegai continuando a sorridere, la guerra era finita, ora non avrei più avuto mostri da combattere. -se tu ti fidi noi ci fidiamo Harry caro.- disse la signora Weasley. -grazie.- dissi con calma.
Poi guardai il mio compagno. -mi faresti l'onore di venire a fare un giro qui fuori con me?- chiesi con amore. Lui annuii arrossendo leggermente. Quando ci fummo allontanati da tutti Draco iniziò a parlare. -cosa faremo adesso?- chiese. -potremmo andare a vivere insieme.- proprio si imbarazzato. Anche lui era leggermente imbarazzato. -beh, se ti va ovvio...- continuai. -ovvio che mi va Potter, sarebbe bello vivere serenamente insieme senza preoccupazioni.- disse ghignando. -e verresti con me  nella Londra Babbana?- chiesi poi. Lui mi guardò ed era sul punto di ridere. -è un appuntamento Potter?- chiese lui. -potrebbe...- dissi con malizia. Continuammo a camminare per un po' fra le macerie. -Abbiamo lasciato la bacchetta di Sanbuco nella torre.- dissi poi di scatto. -no, l'ho afferrata dopo che gli è caduta.- disse frugandosi nelle tasche, la espresse in tutta la sua magnificenza e me la porse con gentilezza, la afferrai e sentii immediatamente il suo potere inondarmi, avrei potuto aiutare tutti i feriti ora, e aiutare a rimettere in ordine la scuola.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, non è ancora finito vi assicuro che ci saranno altre notizie a presto, lasciate un commento e accendete una stellina, vi adoro

Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora