Capitolo 36. La mente di Tom.

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Guardai il suo viso perfetto mentre si contorceva in smorfie di piacere, era dannatamente eccitante. Una sua mano si infiltro fra i miei capelli corvini tirando qualche ciocca. Mi soffermai per qualche istante a sbottonare i pantaloni per poi sfilarglieli delicatamente. -aspetta.- disse lui. Riafferrando i pantaloni. Dalla tasca posteriore ne estrasse un barattolo familiare. -vuoi che io faccia...- -....no.- mi interruppe bruscamente lui. -faremo come l'altra volta... Sempre se a te sta bene.- disse guardandomi negli occhi. -certo.- dissi per poi accarezzargli il collo pieno di enormi lividi violacei. -impediscimi di soffermarmi troppo sul tuo collo, ne sono dipendente.- dissi infine sorridendo. Tornammo a baciarci e mi tolsi anch'io i pantaloni, le nostre erezioni erano ancora imprigionate nei fastidiosi boxer. Togliemmo anche quelli dopo qualche minuto. Dopo un lungo bacio con i nostri corpi nudi a contatto mi spalami una dose abbondante di lubrificante sul membro e anche sull'entrata di Draco. -pronto?- chiesi mettendomi seduto. Lui sorrise e inizio a sedersi lentamente sopra di me. Quando mi sentii entrare in lui un gemito mi morì in gola per il piacere. Quando fui tutto dentro iniziai a muovere il bacino. -va bene così?- chiesi io osservandolo, anche se dalle sue espressioni, si notava lontano un miglio che sta volta avevo preso il punto giusto subito. -S...si- balbettò lui fra i gemiti soffocati. Continuavo a fare su e giù sempre più velocemente mentre i nostri respiri affannosi si trasformavano i rochi gemiti grottuali. -più forte Harry!- gemette Draco. Io con piacere iniziai a dare più forza nelle mie sapiente, poi lui afferrò la sua erezione con una mano e iniziò a fare sue e giù velocemente. Dopo davvero poco tempo venni urlano il suo magnifico nome, lui venne sul mio petto gemendo forte. Andante andò a sdraiarsi vicino a me, tirai su le lenzuola e lo accolsi fra le mie braccia. -questo letto è minuscolo.- si lamentò lui ancora col fiato pesante. -non rovinare il momento Malfoy.- dissi accarezzandogli i capelli. Lui sbuffò e appoggio la testa al mio petto nudo lasciando alcuni piccoli baci prima di addormentarsi. Il mattino seguente mi svegliai di buon ora, Draco dormiva ancora e decisi di non svegliarlo. Era davvero bello quando dormiva... Okay chi vogliamo prendere in giro lui era bello sempre, capelli disordinati o meno, lui era semplicemente... Malfoy. Mi chiesi da quando Mlafoy fosse sinonimo di visione celestiale fino a quando non lo sentii svegliarsi. -'giorno.- arrancò lui. -buon giorno.- dissi io sorridendo. -come stai?- chiesi. -bene, meglio dell'altra volta.- ripose dolcemente per poi posarmi un piccolo bacio sulle labbra. -ho bisogno di una doccia però...- disse. -Anch'io, andremo insieme.- dissi. Non appena entrambi fummo riusciti a farci una doccia veloce scesi a colazione dicendo che avevo delle cose a cui pensare, afferrai un po' della colazione che la signora Weasley aveva preparato e tornai in camera. -Hai mai fatto una colazione alla Weasley?- chiesi a Draco quando tornai da lui. Ovviamente la domanda era retorica, era tecnicamente impossibile che avesse mai mangiato come loro. -no, e non sono neanche sicuro di volerla provare.- disse con finto disprezzo. -tu mangerai eccome invece.- dissi porgendogli il piatto pieno di salsicce, bacon, uova e pancake con marmellata fatta in casa. -e qui c'è il succo di zucca.- dissi porgendogli un bicchiere. -e poi loro sarebbero quelli poveri?- chiese sorpreso. -zitto e mangia.- dissi prendendo un pezzo di pancake. Lui iniziò a mangiare di gusto. Non appena finimmo tutto riportai il piatto di sotto e salutai tutti, tornammo ad Hogwarts insieme a Ron, Hermione e Ginny. Appena uscimmo dal camino dell'ufficio della Mcgranitt, Le due ragazze di diressero direttamente alla loro sala comune mente il rosso rimase a parlare con me. -️Beh, amico, grazie per ieri sera.- dissi io battendogli la mano sulla schiena. -Già Weasley, per una volta hai fatto la cosa giusta.- disse la voce di Draco proveniente dal nulla. -grazie Malfoy.- disse Ron alzando gli occhi al cielo. -comunque Harry, adesso dovrai entrare nella mente di tu-sai-chi sei sicuro di poterci riuscire senza lasciare che lui acceda alla tua?- chiese Weasley. -si penso di si...- dissi poco convinto. Successivamente parlammo del più e del meno, cose di poca rilevanza. Poi io e Draco tornammo sotto il mantello alla stamberga. -potrei quasi dire 'casa dolce casa'- ironizzo Draco entrando nella nostra stanza. -quasi.- puntualizzai io. -quando entrarai nella mente del signore oscuro?- chiese. -penso... Penso fra qualche ora, adesso non ho ne la forza ne la voglia per contrastarlo, dopo pranzo agirò.- parlai lentamente riflettendo, avrebbe benissimo potuto entrare nella mia mente anche se era da un po' che non lo faceva, mi preoccupava molto tutta questa cosa, avrebbe facilmente scoperto di me e di Draco, già sapeva che lo tenevo nascosto, ma non sapeva ciò che era successo, non sapeva della nostra storia. Vedevo le mie mani tremare, avevo più paura per Draco che per la mia stessa vita, mi sedetti sul letto e cercai di preparare la mia mente il più possibile, per schermare questi miei ricordi. Speravo solo che non si accorgesse della mia presenza, dopo quasi un ora di riflessioni e dubbi decisi che ormai dovevo agire, senza indugiare oltre.
Mi concentrai intensamente.
Mi trovavo in una stanza buia, c'ero riuscito, mi guardai in giro, sentii la voce di Voldemort sibilare qualcosa che non capii a pieno.

Ragazzi, ci vediamo fa due settimane, vi adoro, lasciate commenti e stelline. Scusate gli errori A presto❤️

Drarry. Il purosangue e il ragazzo che è sopravvissutoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora