Fable

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Aspetto senza respirare una risposta. Fa freddo, il vento che frusta l'aria mi raggela fino alle ossa. Do la colpa della mia domanda un po' troppo impertinente all'improvvisa inalazione di nicotina. Perchè non ho aspettato un giorno o due? Potevo passare un po' di tempo con Luke, almeno.
La mia bocca larga e il mio cervello ipercurioso non sono riusciti ad aspettare un secondo di più. Devo saperlo. Così sarà più facile passare questi sette giorni infiniti con lui. Non mi dovrei preoccupare di potenziali mosse verso di me.
O peggio, mi chiederei perchè non ne fa, quale sia il problema e perchè non sia attratto da me.
Cavoli, non mi ha ancora risposto!
«Perchè me lo chiedi?», dice alla fine, rispondendo alla domanda con un'altra domanda, cosa che odio.
Anche Owen lo fa sempre.
In questo modo Luke non fa che allungare la lista di sospetti che ho su di lui. Non sono molti, comunque. Sono arrivata a pensare che sia gay solo durante l'infinita corsa in macchina verso la casa dei suoi genitori.
«Be', hai detto che non hai mai avuto una ragazza prima. Tuo padre è preoccupato per te e per la tua mancanza di compagnie femminili. Non ti ho mai visto con una ragazza al bar - non che ci abbia fatto troppo caso», mi sono assicurata di aggiungere. Sono onesta. Davvero non ho mai prestato troppa attenzione a Luke, ma se la memoria non mi inganna non è un gran dongiovanni.
«Forse non ho ancora trovato la persona giusta».
Il mio cuore si infiamma di speranza, e mi sento così stupida che vorrei darmi un pugno nella pancia da sola. Già, sono una stupida se penso di avere una minima possibilità di essere quella giusta per Luke.
Quella assunta. Ecco cosa sono e sempre sarò.
«Ti stai, ehm, preservando?». Mi sforzo di sembrare disinvolta, e invece dentro di me c'è solo il caos. Ho vent'anni. Lui ne ha ventuno. Può davvero essere ancora vergine? So che ce ne sono là fuori, ma non mi è mai passato per l'anticamera del cervello che Luke Hemmings fosse uno di loro.
La sua risata cupa mi suggerisce che sono fuori strada, e la sensazione di sollievo che mi pervade è immensa.
«Di certo non sono vergine. Ma... è passato un po' di tempo dall'ultima volta».
Faccio un altro tiro di sigaretta. «Perchè?». Oops, rieccomi di nuovo! Scavo nella sua vita quando non ho nessun diritto di farlo.
Fa spallucce, e il tessuto della camicia di flanella di tende. Luke ha davvero delle gran belle spalle. «Non mi piacciono le relazioni. Il sesso è troppo... complicato».
Interessante. Io lo trovo troppo facile. «Forse fai il tipo di sesso sbagliato».
«Forse il sesso sbagliato è l'unico sesso bossibile». Irrigidisce la mascella e i suoi occhi si fanno scuri. È arrabbiato. So che è contorto, ma io lo trovo sexy. La sua espressione feroce mi fa martellare il cuore nel petto.
La risposta che mi ha dato è troppo misteriosa per me. «Eppure io credo che sia questo il caso». Cerco di ridere, dando un colpetto alla sigaretta e facendo cadere la cenere al di là della terrazza, notando il suo sguardo di palese approvazione.
Luke non ride, forse l'ho offeso.
Fumo perchè sono nervosa e il fatto che lui non approvi mi infastidisce, ma non posso farne a meno. Ho fumato per tutte le superiori perchè pensavo che fosse figo, e per qualche ragione nell'estate successiva al diploma ho smesso di punto in bianco. A parte qualche eccezione.
Ma tengo sempre con me un pacchetto segreto che tiro fuori solo quando sono troppo agitata e ho bisogno di calmarmi i nervi.
Come stasera. Conoscere i suoi genitori è stato intenso. Di solito finisco un pacchetto in sei mesi. Di questo passo, in questa "vacanza" mi fumerò un pacchetto al giorno.
«Se mio padre ti vedesse ora, si arrabbierebbe», dice Luke, distraendomi dai miei pensieri.
Faccio un altro tiro prima di spegnere e lanciare il mozzicone il più lontano possibile. L'oceano è troppo lontano, ma mi piace l'idea che la sigaretta possa cadere tra le onde , e immagino lo sfrigolio e la traccia di fumo che produrrebbe al contatto con l'acqua. Al dire il vero, purtroppo io sono una che butta la spazzatura per terra. «Sarà il nostro piccolo segreto, d'accordo?»
«Avremo un sacco di segreti prima del fine della settimana, eh?». Non è davvero una domanda, è più che altro un'affermazione, e ha ragione.
«Già». Gli sorrido, lui però rimane serio. Anzi, si volta e lascia la terrazza per tornare in casa, la porta che scivola dietro di lui per chiudersi con un leggero clic.

Mi lascia tutta sola nella fredda notte scura, con i miei freddi pensieri scuri.

One Week Girlfriend - Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora