Luke Hemmings ha davvero il corpo più perfetto su cui abbia mai messo gli occhi, e mi imbarazza ammettere che ho messo gli occhi su un numero piuttosto generoso di corpi maschili.
Ero così distratta dalla sua bocca tenacemente incollata alla mia che mi ci è voluto un po' per staccarmi, e ora sono ancora più felice di poter assorbire la vista dei suoi muscoli tesi. L'ultima volta che siamo stati insieme eravamo immersi nel buio. Troppo spaventati per guardarci, timorosi di quello che avremmo potuto vedere.
Adesso invece voglio vedere tutto. Guardarlo negli occhi la prima volta che entra dentro di me e non distogliere lo sguardo neanche quando mi fa venire. Voglio sentirlo sussurrare il mio nome mentre io faccio venire lui...
Traccio la linea delle sue spalle, giù lungo le braccia, indugiando sui bicipiti duri come rocce e scorrendo le dita sui peli chiari che gli coprono l'avambraccio. Lui rimane immobile, ma sento il suo sguardo bollente su di me, che mi divora mentre io esploro la sua pelle centimetro per centimetro. Gli passo le mani sul petto, scorrendo le dita sui capezzoli, e lui sussulta facendomi sorridere.
Ma il mio sorriso si affievolisce mentre mi lascio rapire da ogni sporgenza e solco sui suoi addominali scolpiti. Rallento la ricerca, mappando gli addominali e sentendo ogni muscolo fremere al mio passaggio.
Luke mi guarda, le sopracciglia inarcate, le labbra atteggiate a un mezzo sorriso. Non lo vedevo così felice dal giorno in cui mi ha portata fuori a pranzo e mi ha baciata in quel vicolo da favola mentre pioveva, con le lucine bianche che scintillavano tutt'intorno a noi.
Senza una parola, premo le labbra sulle sue tenendo gli occhi aperti finche non si chiudono i suoi, e mi perdo nel suo incantesimo. Questo bacio è più affamato, più insistente, e lascio che sia lui a prendere il comando, felice quando mi appoggia una mano sul petto prima di farla scivolare verso la gola in un gesto possessivo che mi fa girare la testa.
Quella stessa mano ora scorre verso il basso, le dita che si infilano sotto il morbido tessuto del reggiseno sollevando una spallina. Fa lo stesso con l'altra, sfilandomi magicamente il reggiseno nel giro di un secondo e i miei seni nudi si scontrano con il suo petto, i capezzoli induriti dal calore del suo corpo.
«Ti voglio», mi sussurra all'orecchio. «Non resisto più, Fable».
Adoro che dica il mio nome nello stesso respiro in cui dichiara di volermi. Anzichè perdersi nel buio o essere accecato dal passato, è qui con me. È qui adesso, mi tocca e mi bacia, strofinando la sua erezione contro di me.
Mi afferra per la vita e mi spinge sotto di lui, le mani da una parte e dall'altra della mia testa, mentre si abbassa su di me, la bocca che non abbandona mai la mia. In questa posizione non è vicino quanto vorrei, e lo avvolgo con le gambe, desiderosa di sentirlo vicino.
Interrompe il bacio e scivola lungo il mio corpo, le mani sull'elastico dei leggings mentre con pazienza li abbassa, portandoli via con se. Respiro con affanno, e fisso il soffitto mordendomi l'interno delle guance quando con le dita mi sfiora le cosce, le ginocchia, i polpacci. Sento il suo respiro sulle parti più intime di me e chiudo gli occhi, e mi gira la testa quando mi apre le gambe con le sue mani grandi.
Mi sta studiando e non so cosa pensare, cosa dire. Lascia andare un sospiro rauco afferrandomi i fianchi e poi mi bacia il petto, facendomi scorrere le labbra sulla pelle finchè con la lingua non lecca prima un capezzolo, poi l'altro.
Non resisto più. Non sono il tipo che a letto rimane passivo – non lo sono mai stato, non che sia una che grida. Ma la sensazione del suo tocco, delle sue labbra sulla pelle, è incredibile, e mi inarco lasciando andare un gemito. Sono sovraccarica di sensazioni, nuda e vulnerabile, e non mi sono mai sentita così amata.
Così viva.
«Sei bellissima», sussurra contro i miei seni mentre gli dedica tutte le sue attenzioni. Gli affondo le mani nei capelli e lo stringo a me, contorcendomi sotto la sua lingua impegnata. Sono ancora frastornata, non so come siamo arrivati a questo punto. L'ho odiato a prima vista e ho accettato questa situazione solo per i soldi.
Credevo che la sua vita fosse un macello e non ho certo cambiato idea.
Ma in fondo lo è anche la mia. Ed è così bello, premuroso, vulnerabile. Voglio provare a guarirlo. Sono sicura che posso farcela.
Questa unione dei nostri corpi è il primo passo.
«Aspetta», mormora. Apro gli occhi e me lo trovo davanti. Ruba un bacio veloce e poi salta giù dal letto.
Mentre si allontana mi copro gli occhi con un braccio, cercando di calmare il cuore che batte all'impazzata e il respiro accelerato. Sono così eccitata che non ci vorrà molto perchè superi il limite. Sto tremando, così piena di adrenalina e desiderio e di qualunque altra emozione misteriosa turbini nel mio corpo. Non mi sono mai sentita così prima. Mai.
Rendermene conto mi lascia senza fiato.
Luke si infila nella stanza qualche minuto dopo, chiudendo la porta e girando la serratura. Si avvicina a letto e appoggia una confezione di preservativi sul comodino. Alza un sopracciglio e sorride.
«Colpo di fortuna. C'è una scatola in bagno, sotto il lavandino. Sono sempre lì, come le salviette, lo shampo e il sapone. Questo posto è come un hotel a volte. Mio papà ci ospita sempre dei clienti».
Be', devo dire che gli Hemmings offrono ai propri ospiti un piccolo paradiso sicuro.
Non posso riflettere troppo a lungo sulla questione profilattici, però. Non mentre Luke è impegnato slacciarsi la cerniera dei jeans, facendoli scivolare a terra, per poi liberarsene con un calcio. Mi si secca la bocca alla vista del suo corpo, di come riempie i boxer di cotone nero alla perfezione.
E poi si toglie anche quelli, e io lo fisso sfrontata, meravigliandomi di come sia e di come mi sentirò quando il suo corpo so unirà al mio.
Forse mi farà male? All'improvviso sono spaventata. Sono sicura che avverte il cambiamento d'umore e cerca di rassicurarmi. Mi stringe fra le sue braccia forti, tenendomi vicina. Chiudo gli occhi e appoggio la testa sul suo petto duro, respirando il suo profumo pulito e unico. È dolce, tenero, ma è anche tenace e subito torniamo a baciarci, a esplorare i nostri corpi con le mani, rotolando sul materasso come una coppia di bambini impegnati in un incontro di wrestling.
Ma non c'è nulla di giocoso in quest'uomo tutto muscoli che mi inchioda al letto e mi blocca i polsi mentre mi studia con quei bellissimi occhi blu.
Si è infilato il preservativo qualche attimo fa. So che è pronto e anch'io lo sono. Ma sono ancora nervosa. È un momento cruciale nella nostra relazione, poi tornare indietro sarà impossibile. Non mi dimenticherò di lui e di questa notte. Sta per scrivere il suo nome nella mia storia personale per sempre.
«Non potremo tornare indietro», sussurra, come se mi leggesse nel pensiero.
Annuisco piano, troppo sopraffatta per parlare.
«Una volta che entrerò dentro di te, sarai mia». oh, non avrei mai pensato che sentire queste parole da parte di un ragazzo mi avrebbe eccitata tanto, e invece è così. Mi sono sempre considerata una persona indipendente. Io non appartengo a nessuno.
Ma l'idea di appartenere a Luke mi riempie così tanto di gioia che temo di scoppiare.
«Voglio che tu sia mia, Fable». Allenta la presa sui miei polsi, china la testa e si strofina contro le mie guance, il mio naso. È un gesto dolcissimo, gemo di piacere mentre con le dita gli accarezzo il collo.
«Voglio essere tua», rispondo in un sussurro. «Voglio appartenere a te, Luke. Solo a te».
Mi bacia, e in quel preciso istante scivola dentro di me. Centimetro per spesso centimetro, togliendomi il fiato con la sua grandezza, e mi irrigidisco, trattenendo il respiro mentre lui affonda sempre di più.
«Ti sto facendo male». Mi copre la faccia di piccoli baci veloci. «Rilassati. Respira».
Faccio come mi ordina, cercando di alleggerire la tensione dall'addome, e diventa più facile. Luke è teso perchè si sta trattenendo, la pelle imperlata da goccioline di sudore, e io muovo i fianchi avanti e indietro, aprendo le gambe un po' di più, permettendogli di entrare più a fondo.
Poi iniziamo a muoverci. Insieme. All'inizio timidamente, imparando il ritmo dell'altro, volgendo i nostri corpi finchè non si sciolgono in un solo movimento sincrono. Spinge più forte, facendomi perdere la testa a ogni colpo. Mi sto perdendo, i pensieri annebbiati, distanti. L'onda incredibile mi minaccia, so che sto per immergermi, ma poi Luke mi sorprende. Mi fa sedere su di lui, la sua schiena appoggiata alla testiera del letto, le mie gambe attorno alla sua vita, nella stessa posizione in cui eravamo qualche attimo prima, quando ancora eravamo vestiti. Solo ora siamo nudi, fisicamente ed emotivamente, i nostri corpi uniti, la sua carne affondata nella mia, ed è come se fossimo una cosa sola.
«Ti stavo perdendo». Mi conosce così bene. «E non volevo che ti scordassi con chi sei. Chi sta per farti venire». Parla con voce profonda, come è profondo dentro di me, e fremo attorno a lui. Eccitata dal suo tono possessivo, elettrizzata dalle sue parole dolci.
Luke mi scioglie completamente: con uno sguado, con una parola, con una spinta del corpo, con la lingua. Ogni singola cosa che mi fa è devastante. Mi intossica. Mi fa rinascere.
«Non dimenticherò mai con chi sono», mormoro contro le sue labbra prima di baciarlo. Con le mani mi afferra i fianchi spingendomi verso il basso, e io lavoro con lui, desiderosa di esplodere, ma anche che duri un po' più a lungo.
Curva la mano intorno alla mia nuca, le dita intrecciate ai miei capelli in una presa che non mi lascia scampo. Ma io assaporo il dolore, quanto mi fa sentire viva.
Sono preziosa. Amata.
Sussurra il mio nome e so che è vicino. E anch'io. Mi piego un po', strofinandomi contro di lui, oscillo e poi mi perdo in un gemito, il mio intero corpo scosso da fremiti. Lui mi raggiunge poco dopo, il corpo che si muove in una squisita agonia, le braccia strette così forte intorno a me che quasi non riesco a respirare. Restiamo aggrappati l'uno all'altra per lunghi minuti, i corpi ancora vibranti, i respiri che si calmano piano. Non voglio lasciarlo andare, sentirlo uscire dal mio corpo, e so che sono ridicola.
Ma non posso farci niente. Luke Hemmings mi ha cambiata per sempre, e questa consapevolezza mi rafforza e mi spaventa allo stesso tempo. Ci sono ancora così tante cose che non so di lui.
Periodi brutti della sua vita che temo di conoscere. Ma la verità... Non dicono forse che la verità rende liberi?
Voglio liberare Luke dalla prigione in cui il suo passato l'ha chiuso. E l'unico modo per farlo è sapere cos e successo.
E domani sono determinata a scoprirlo.
Devo farlo.Namelesshaley:
Scusatemi se trovate mille errori ma non ho tempo di controllarlo, piango. A presto! Xx
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One Week Girlfriend - Luke Hemmings
Fanfiction"Torneremo ciascuno alla propria vita. Dove tu mi odi e io odio te. Sarà una bugia. Forse prima di tutto questo ti odiavo, ora però credo di amarti."