Sta esitando e non so perchè. La trepidazione mi scorre nelle vene mentre aspetto una risposta. Non so cosa mi è preso, eppure qualunque cosa sia sembra aver preso anche lei perche stiamo flirtando.
E non perchè dobbiamo, ma perchè lo vogliamo.
Il che aiuta a mitigare l'atmosfera tesa che aleggia in questa macchina. Non so per quale motivo i miei stiano litigando, ma non gli permetterò di rovinarmi l'umore. C'è una fantastica ragazza seduta accanto a me nel buio, con addosso il vestito più sexy che abbia mai visto. Le copre praticamente tutta la parte davanti ma le modella le curve, e la gonna è cosi corta che non mi ci vorrebbe niente a infilare la mano là sotto e toccarla.
Ma è il dietro del vestito che mi eccita, che mi fa venire voglia di strapparglielo per vederla nella sua gloriosa nudità. Quella scollatura bassa e il modo in cui scende verso il basso, la sua pelle liscia e setosa, il pizzo delicato appoggiato alla sua pelle. Dannazione, ogni volta che la guardo sento che sono in trappola, spacciato. Le dita mi prudono dalla voglia di accarezzarla.
Accarezzarla dappertutto.
«Voglio che mi baci», dice alla fine, la voce cosi bassa che a malapena riesco a sentirla. A dire il vero, per un attimo di follia mi chiedo se non ho le allucinazioni, perche non posso credere che mi abbia appena chiesto di baciarla.
Do un'occhiata ai sedili anteriori e mi accorgo che non fanno caso a noi. La radio è accesa, suona qualche canzone jazz, e i miei si parlano con brusii cupi e bassi. Sembrano arrabbiati, chissà se a causa mia.
Ma ora non mi interessa. Non dovrebbe interessarmi mai. I motivi dei loro litigi non sono affar mio.
«Luke». Fable mi riporta alla realtà e la guardo, ritrovandomi perso nei suoi occhi verdi. «Mi hai sentito?»
«Si», sussurro. Merda, ci sono i miei in macchina! Basta che Adele volti la testa di pochi gradi e ci vedrà.
Se bacio Fable davanti a lei non le piacerà di certo. Forse potrebbe andare fuori di testa, non so se me la di correre questo rischio.
Non essere un codardo. Baciala, stronzo. BACIALA!
Mi chino sopra il vano portaoggetti, allungo le dira e le sfioro la guancia. Ha la pelle cosi liscia. Ha gli occhi chiusi e apre leggermente le labbra. Con la lingua si bagna il labbro superiore. Basta quello a farmi venire un'erezione immediata, e senza pensarci appoggio la bocca sulla sua.
Una volta. Piano, come un battito d'ali di farfalla, e le mie labbra indugiano per qualche secondo rubato prima che io mi stacchi.
Apre le palpebre e mi guarda con quell'aria attenta, che mi fa pensare che possa vedere tutto quello che ho dentro. Il buono e il cattivo. Il bello e il brutto.
«È sta il massimo che puoi fare?».
Mi sta provocando. Lo leggo nella luce dei suoi occhi, delle labbra. Maledizione, voglio baciarla di nuovo, e allora lo faccio.
Stavolta mi fa scivolare una mano dietro la testa così non posso sfuggirle. E non voglio. Con le dita mi accarezza i capelli mentre le nostre labbra si uniscono ancora e ancora. Il suo tocco mi fa stare così bene. Mi sfugge un gemito, e le passo la lingua sul labbro superiore, gustando il suo sapore appiccicoso e dolce. Socchiude le labbra aprendosi a me, e io ne approfitto.
Piano, esploro la sua bocca con la lingua. A fondo.
Ha un sapore incredibile e all'improvviso mi sento soffocare: sto bruciando dentro. Sono così eccitato che mi fa male, e non ricordo di essermi mai acceso tanto e così in fretta in vita mia. La nostra divertente sessione di baci sta sfuggendo di controllo troppo in fretta, e temo che i miei si infurieranno quando ci beccheranno l'uno sull'altra a pomiciare come due adolescenti.
Nel giro di due secondi dimentico le mie ansie. Sono catturato dal suo tocco, dal modo in cui il suo corpo si strofina sul mio, dal suo sapore, dal suono del suo respiro.
Le tengo una mano appoggiata alla vita, le dita che massaggiano il tessuto setoso del suo vestito. La strada verso Pebble Beach è piena di curve e mio padre sta guidando abbastanza in fretta, quindi oscilliamo uno contro l'altro sul sedile. La avvicino a me, e adoro quanto sta al gioco. Mi avvolge le braccia intorno collo e mi divora, la sua piccola lingua che si attorciglia alla mia.
Questo bacio non è una performance per impressionare qualcuno. Ci stiamo baciando perche lo vogliamo. E non abbiamo intenzione di fermarci. Siamo in questa finta relazione da soli due giorni ed eccoci qui, attorcigliati come un brezel, ad augurarci che duri il più a lungo possibile. O almeno, cosi mi sento io. La macchina devia bruscamente a sinistra, facendomi cadere su Fable.
«Andrew!», strilla Adele, e mio padre brontola delle scuse poco convinte mentre rallenta.
Mi stacco dal bacio per primo, e quando apro occhi Fable mi sta guardando. Sembra meravigliata: ha le labbra umide e le guance rosse. È anche più carina di com'era prima in bagno, e già mi aveva lasciato a bocca aperta per quanto era sexy.
È più carina perchè sono io quello che le ha illuminato gli occhi e l'ha fatta arrossire.
«Noi...», deglutisce a fatica, il respiro accelerato, e si inumidisce di nuovo le labbra. Appoggio la fronte sulla sua, chiudo gli occhi e conto fino a cinque prima di riaprirli, sforzandomi di raccogliere i pensieri per non fare la figura dello scemo quando finalmente recupero la voce.
«Noi cosa?», chiedo, staccandomi solo un po'. Non voglio lasciarla andare. Mi piace tenerla stretta fra le braccia, le sue curve che mi riempiono i palmi, le labbra fuse alle mie.
Merda, non penso mai queste cose! Di solito scappo a gambe levate. Baciarsi, fare sesso e tutte le altre stronzate portano solo... Non riesco a spiegarlo. Il sesso è fonte di cose brutte. Ti comporti come non vorresti. Per un attimo ti senti bene, ma sai che non durerà. Il sesso per me è sempre stato imbarazzante.
Lo odio. Odio sentirmi in colpa per qualcosa che dovrebbe essere qualcosa bellissimo. Odio essere rimasto coinvolto con persone sbagliate, che hanno rovinato tutto.
Ecco cosa detesto di più. Cosa non sopporto. Sono cosi pieno di risentimento che quasi vorrei consigliare Fable non attaccarsi a uno come me, neanche per una relazione falsa.
Specialmente se è falsa.
«Dovremmo farlo ancora. Che ne pensi?». Mi passa di nuovo le dita fra i capelli e chiudo gli occhi, godendomi la sensazione. All'improvviso desidero. Il tocco umano. Il tocco di Fable.
«Intendi baciarci?», chiedo, perchè sono confuso. Sono troppo distratto dalle sue dita, dal suono della sua voce.
«Si. Dobbiamo mettere in scena una recita perfetta stasera, no?».
Aspetta un secondo. Una recita? Quindi questa era solo una specie di sessione di pratica? «Uh, certo».
«Sai, per i tuoi vicini, i genitori dei tuoi amici e magari anche alcuni amici. Forse dovremmo dargli qualcosa di forte per fargli credere che siamo davvero coinvolti?». Si stacca dal mio abbraccio e subito mi sento vuoto. Si sistema. sul sedile, il respiro ancora accelerato. Almeno so che ho sortito qualche effetto.
«Forse». Mi sento come se fossi stato usato. È ridicolo.
«Perfetto», il suo sorriso mi fa impazzire. Una settimana fa non mi sembrava cosi bella. Non la conosco eppure inizia a piacermi. Un sacco. Voglio saperne di più di lei.
È ancora un mistero, ma anch'io lo sono. Però non posso rivelare i miei segreti.
Scapperebbe a gambe legate.Namelesshaley:
Ehi ehi, ecco un altro capitolo! Finalmente il bacio è arrivato.
Vorrei scusarmi per il ritardo, e vorrei dirvi che capiterà più spesso perchè oggi mi è iniziata la scuola, (Sì, un po' presto), e quindi sarò meno libera. Comunque sia cercherò di aggiornare il più presto possibile!
Alla prossima, xx
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One Week Girlfriend - Luke Hemmings
Fanfiction"Torneremo ciascuno alla propria vita. Dove tu mi odi e io odio te. Sarà una bugia. Forse prima di tutto questo ti odiavo, ora però credo di amarti."