Capitolo 3

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Rebekah decise di fare come il ragazzo seduto sulle scale: godersi la scena.
A quanto pareva erano nel bel mezzo di un allenamento. Un ragazzo riccio si faceva strada in un percorso ad ostacoli per poi arrivare di fronte a Derek, che lo buttava sempre a terra. Quante volte l'avranno fatto da quando era lì, dieci? Ma non si stancavano per niente?
Ad un tratto una bionda saltò addosso a Derek dall'alto per cercare di prenderlo di sorpresa, ma fece la stessa fine del riccio.
‪«Qualcuno può cercare di non essere del tutto prevedibile?»
Si, era decisamente lo stesso Derek che allenava lei una volta.
Inaspettatamente la bionda saltò letteralmente addosso a Derek e lo baciò. Stettero lì a pomiciare per qualche attimo, poi Derek la buttò a terra dicendole "Non farlo mai più!". Beh, devo dire che la ragazza se ne intende... e non poco.
«Posso andare adesso? Ho un centinaio di ossa rotte a cui servono ore per guarire» disse il riccio.
No, troppo scontroso per i gusti di Derek! Infatti lui gli si avvicinò, gli prese il braccio e glielo ruppe. Rebekah potè sentire perfettamente il crack dell'osso da dov'era.
«Adesso sono centouno! » disse soddisfatto Derek.
«C'è qualcuno qui...» disse a un tratto la bionda . «Ho sentito un rumore!»
«Finalmente qualcuno che si accorge di me! Brava!»
Rebekah guardò Derek, che sorrideva soddisfatto, per poi riprendere quell'acidità che lo distingueva.
«Ti ringrazio!» le rispose la bionda.
"Se li era scelti proprio bene, eh?" pensò Rebekah.
«Allora... Hai intenzione di venire qua giù o di restare lì per sempre? Sai vorrei capirci qualcosa anch'io!» disse il riccio, che fino a quel momento era stato impegnato a sistemarsi il braccio.
«Sono già qui» gli dissi, piombando alle sue spalle e facendolo sobbalzare.
Poi si concentrò su Derek, che la stava decisamente fissando.
«Beh? Che hai da guardare, grande Alpha?»
«Non cominciare con questi nomi stupidi Rebekah! Ti prendo a schiaffi»
«Quanta violenza!» scherzò lei.
Detto questo gli saltò addosso come aveva fatto la bionda poco prima, ma lei al contrario lo abbracciò forte. Dopo un po', accorgendosi che Derek non ricambiava l'abbraccio, decise di buttarla sul sarcastico.
«Oh, andiamo! Se mi abbracci i tuoi lupi non si ingelosiscono mica, sai?»
Niente da fare, non ricambiava. Però, infondo Rebekah sapeva che aveva una voglia matta di farlo, solo non lì davanti a tutti.
«Uff! E va bene, ho capito! Me ne vado!»
Sciolse l'abbraccio e si girò, cominciando ad andare via. Derek, però, la prese per un braccio, quello buono per fortuna. Rebekah colse l'occasione al volo: mise una gamba dietro quella di Derek e in pochi secondi era al tappeto.
«Mai abbassare la guardia, grande Alpha!»
«Va bene! Questa te la do vinta, ma è la prima e l'ultima!»
«Va bene capo!» lo prese in giro.
«Si può sapere chi sei?» sbottò la bionda piuttosto infastidita.
«Si chiama Rebekah» disse il riccio.
«Sul serio Isaac? Ti sei messo a fare lo stalker adesso?»
Fu l'altro a parlare, quello che fino ad ora si era goduto la scena.
«Ma sta' zitto!»
«No, ha ragione! Come fai a sapere il mio nome?»
«Eri a chimica stamattina, no? Harris ti ha fatta sedere vicino a Jackson»
"Ah, grande osservatore il ragazzo", pensò Rebekah.
«Cosa? Jackson? No!» sbottò Derek. «Stammi bene a sentire...»
La prese per il braccio per girarla faccia a faccia con lui, il braccio ferito questa volta, e Rebekah fece una smorfia di dolore. Derek la guardò alquanto preoccupato.
«Che ti è successo?» le chiese con i denti serrati.
«Diciamo che gli Argent mi hanno dato il "benvenuto"» rispose lei, mimando le virgolette.
«Cosa?» Ok, Derek si stava decisamente arrabbiando!
«Nessuno mi ha detto di non andare in quella che adesso è diventata la residenza degli Argent! Sono entrata e ho schivato una freccia che mi sarebbe altrimenti arrivata proprio qui» gli mise un dito sulla fronte. «Poi ne ha lanciata un'altra che mi ha presa di striscio e poi boh, ho preferito andarmene, sai...»
«Chi? Descrivimelo»
«Ok... lo faccio se tu ti calmi grande Alpha!»
«Dimmelo!»
«Wo, wo ok! Emm... non lo so, so solo che era una ragazza! Si, ne sono sicura»
Rebekah sapeva di non avere paura di Derek, ma quando vide i suoi occhi diventare rosso fuoco ebbe un po' di timore. Non per lei, quanto per quella ragazza!
«Tu la conosci, non è vero?» chiese a Derek.
«Credi sia Allison?» chiese il riccio.
Derek gli rivolse uno sguardo di assenso e dentro di sé sapeva che se avessero continuato su quella falsa riga quella ragazza l'avrebbe uccisa davvero! Quindi decise di cambiare totalmente il discorso.
«Quindi... perché ti sei così infuriato quando lui ha nominato Jackson?»
«Perché è diventato pericoloso!»
«Jackson non è mai stato tranquillo da piccolo, figurati adesso!» disse divertita.
«Non sto scherzando Rebekah! Non ti ci avvicinare per nessun motivo, chiaro?»
«E' un licantropo anche lui?» chiese.
«E' un errore...»
«Un... errore? Che intendi?»
«E' un Kanima»
«Un che? Che diamine è un Kanima?»
«E' un mutaforma come noi, ma un po' diverso...»
«Dio Derek! Ti odio quando fai il vago, parla una volta per tutte!»
«Si trasforma quando pare a lui, uccide la gente, è controllato da qualcuno che gli dice chi uccidere, che per la cronaca non sappiamo ancora chi è, ha un liquido negli artigli che paralizza la gente ed è pericoloso! Ti va bene così?»
Ok, lo aveva punzecchiato parecchio per adesso. Le aveva messo paura...
«Calma i tuoi battiti ragazza!» disse d'improvviso il ragazzo riccio, piuttosto divertito.
«Tu sta' zitto!» gli disse, ancora a pensare come potesse aver fatto Jackson a diventare quella cosa. «Che forma ha?»
«E' una specie di serpente, ha la coda e le squame, cammina su quattro zampe e ha gli artigli...» la informò Derek.
«Una specie di incrocio tra un serpente e un licantropo» ipotizzò lei.
«Non ci avevo mai riflettuto, ma si è così»
«Ok beh, come ha fatto a diventare così?»
Vide un po' di esitazione in Derek, che poi si decise a risponderla.
«L'ho morso io»
«Tu hai fatto cosa?»
«Mi serviva un branco, ok? Lui voleva il morso e io l'ho accontentato!»
«Oh beh, questo spiega tutto! Ma come hai fatto poi a diventare Alpha?»
«Ti spiegherò tutto domani, adesso hai sonno»
«Ma non è vero...» riuscì a dire tra uno sbadiglio e l'altro.
«Sempre la solita bugiarda. Ok, per oggi ne ho abbastanza. Tu e tu potete andarvene, ci vediamo domani alla stessa ora, e sapete che vi tocca se fate soltanto un secondo di ritardo!» comandò alla bionda e a quello che aveva spiccicato si e no tre parole da quando era lì. Erica e Boyd, capì successivamente.
«E lui?» chiese guardando il biondo.
«Isaac resta qua con noi, non lo lascio di certo chissà dove e con chissà chi»
Rebekah stavo per domandare "e perché mai, scusa?", ma Derek la precedette. «Jackon ha ucciso suo padre» disse.
«Oh, scusa io...»
«Tranquilla, non potevi saperlo. E comunque sono Isaac» disse sorridendo.
"Però, che occhi azzurri che ha! E che sorriso! Ok, Rebekah non cominciare eh!"
«Con noi? E chi ti ha detto che rimango in questa specie di... cos'è? E chi cavolo ce l'ha messo un vagone del treno qui?»
«Andiamo, smettila di fare l'idiota!» la sgridò Derek.
«Solo se mi abbracci! Dai, i tuoi lupi se ne sono andati. E tranquillo che Isaac non dice niente a nessuno!»
Disse divertita. Sapeva che era solo perché qualcuno potesse pensare che anche Derek Hale avesse dei sentimenti che non lo faceva. Non voleva far cadere il suo scudo contro il mondo. Lo vide sorridere e avvicinarsi a lei, per poi abbracciarla forte. Rebekah chiuse gli occhi, godendosi a pieno quell'abbraccio. Cavolo, quanto le era mancato!
«Mi sei mancato lupo» le sussurrò all'orecchio.
«Mi sei mancata anche tu Bekah»


Emme's corner: 

Non so che dire di questo capitolo. C'è un Derek tutto carino e coccoloso, chi non lo vorrebbe? Su, fatemi sapere che ne pensate fino ad ora. Lo so che non c'è ancora niente della storia vera e propria... Arriverà un po' di verità nei prossimi capitoli ;D Spero che vi stia piacendo fin ora. 

#Emme.



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