Capitolo 4

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‪«Sveglia dormigliona!»
«Mmm... No Derek, mi sa che oggi passo. Non ci vado a scuola»
«E chi ha detto che devi andare a scuola? Su, alzati!»
«No? Allora lasciami dormire...»
«Isaac, ci pensi tu?»
«Con immenso piacere Derek!»
"Ma che cavolo vogliono questi due da me, e di prima mattina per giunta? Se Rebekah ha sonno lasciatela dormire, cavolo!"
Nemmeno cinque minuti per realizzare che non era più a Los Angeles da quella famiglia viziata che l'aveva adottata, dove faceva praticamente tutto quello che le pareva, tanto chi se ne fregava, che si sentì bagnare da una cascata di acqua gelata. Sobbalzò da quella specie di letto, spaventata. Persino lei sentiva il suo cuore andare a mille!
«Io vi ammazzo!»
Derek se ne stava appoggiato al muro con un'aria da "te l'avevo detto io di alzarti!" e Isaac se la rideva come un matto. Cavolo quanto rideva!
«Questo ti sembra divertente?»
«Quando ero al posto tuo no, ma adesso si tanto!»
E continuava a ridere lui! Rideva di puro gusto e Rebekah pensò seriamente a mettergli due mani alla gola e strozzarlo, anche se non sarebbe servito a niente...
«Sta' buona Bekah! Cambiati e vieni fuori» le disse Derek.
«Dai, perché? Voglio vedere i suoi artigli. Per poi atterrarla» disse Isaac convinto di sé.
«Che razza di lupo mannaro sei? Non ti sei ancora accorto che io non sono come voi?»
«Cosa? Ma ieri mi sei piombata alle spalle senza fare il minimo rumore! Impossibile per un essere umano!»
«Anni e anni con Derek Hale e ce la farai anche tu»
Disse alzandosi e mettendosi di fronte a lui. Solo dopo si ricordò di essere alquanto bagnata e l'idea di ammazzarli entrambi le ritornò alla mente.
«Ti ho detto va' a cambiarti, e sbrigati!» li interruppe Derek con i suoi modi sempre gentili e cordiali.
«Agli ordini capo!» scimmiottò, e si avviò verso la borsa per prendere dei vestiti puliti. Quasi per sbaglio mise un dito sul suo cellulare e le comparve l'orario sott'occhio. Cominciò ad urlare come una matta.
«Non ci credo! Scherzi, vero Derek?»
«Riguardo a cosa?» disse lui.
"Certo, come se tu non avessi capito a che cosa mi stia riferendo!"
«SONO LE CINQUE DEL MATTINO!» urlò ancora più forte.
«Wow! Allora è vero che le femmine sono isteriche di prima mattina» commentò Isaac. Lo fulminò con un'occhiataccia, lui alzò le mani al cielo e se ne andò.
«Per quanto mi riguarda ti tratterò come tratto il mio branco, quindi se non ti piace trovati un altro posto dove vivere...»
«Beh, allora farò esattamente questo. Mi cerco un altro posto!»
Isaac aveva ragione, la mattina Rebekah era sempre isterica. Derek uscì dalla sua specie di stanza e lei cominciò a prepararsi. Si sentiva osservata però...
«Adesso, te ne vai che devo cambiarmi?»
«E se volessi rimanere?»
«In quel caso, Isaac, ti caverei gli occhi così potresti restare proprio tutto il tempo che vuoi!» gli rispise, con i suoi modi sempre gentili e cordiali, che aveva imparato da Derek per altro. Niente, Isaac non si smuoveva!
«Devo ricordarti che mi basta fare un cenno al tuo Alpha per farti tagliare la gola? Guarda che lui lo fa eh!»
«Gli faresti scegliere tra me e te? Sul serio?»
«E chi credi che sceglierebbe, te? Va' a farti un giro Isaac, va'!»
Se ne andò con la coda fra le gambe e lei, finalmente, potè cambiarsi. Se l'avevano svegliata a quell'ora beh, avrebbe fatto quello che Derek e il suo branco facevano di solito. Tutto al di fuori di lottare con loro, pensò poi, l'avrebbero fatta a pezzi!
«Ok, eccomi, che devo fare?»
Derek le lanciò un aggeggio che afferrò al volo, un i-pod. Non capiva...
«Ok, ho il cervello arrugginito... Che vuol dire?»
«Vuol dire che per oggi ti fai una bella e lunga corsa nei boschi, giusto per sgranchirti un po' le gambe»
«Ma che pensiero gentile Derek, grazie!» dissi lei, abbastanza pentita di essere tornata a Beacon Hills.
«Sbrigati! E Bekah...»
«Che c'è?»
«Alle canzoni ci ha pensato Isaac, prenditela con lui se non rispecchiano i tuoi gusti»
Fece un cenno con la testa e uscì da quella specie di magazzino abbandonato da chissà quanti anni. Si misi le cuffiette, accese l'i-pod e cominciò a correre. Backstreet Boys, Coldplay, Maroon 5. "Però, ha buoni gusti il ragazzo!"

Fece quello che le aveva detto Derek: si fece una bella corsetta nel bosco. Stava per tornarsene in quel magazzino quando passò davanti a un posto, si avvicinò e lesse il cartello che era posto sul cancello aperto. "Cimitero di Beacon Hills". Non sapeva che fare, entrare e scavare nel passato o fare finta di niente e ritornare da Derek?
Entrò. Probabilmente voleva farsi del male, ma aveva una voglia matta di andare di fronte alla tomba dei suoi genitori e dirgli ciao. Voleva vedere quelle foto sulle lapidi, foto che per altro aveva nel suo ciondolo e che non apriva quasi mai... forse per paura che potessero scappare anche da lì, questo non lo sapeva. Fatto stava che le mancavano i suoi genitori. Quando vedeva quelle famiglie felici, con genitori e figli, desiderava essere al posto di quei bambini. Aveva cinque anni quando i suoi morirono, non si ricordava molto. Si sedette a terra, di fronte a loro. "Mattew Deaton" e "Rose Michaelson", erano quelli i nomi che leggeva, quelli delle persone che più le mancavano. Fece un giro anche per la cappella degli Hale, erano tutti lì dove li aveva lasciati, ma un nome le saltò agli occhi: "Laura Hale". Cosa? Laura era morta? Ok, Derek le doveva decisamente una spiegazione, e anche in fretta!
«Signorina!» Una voce la riportò sulla terra. Si girò per guardarlo, non lo conosceva; doveva essere il custode del cimitero.
«Scusi, mi aiuterebbe gentilmente?»
«Certo! Cosa posso fare?» rispose gentilmente.
«Dovrebbe reggermi un secondo questa» disse porgendole una scatola. «Ma dov'è? Ah, ecco!» Stava frugando in quella scatola piena di foto per le lapidi, suppose, e aveva ragione. Infatti dopo aver preso la foto la incollò sulla lapide di un certo Lahey. Perché quel cognome le sembrava familiare?
«Ah, pover'uomo! Ha lasciato un figlio sedicenne tutto solo»
«Credo di conoscerlo...» Ma certo, Isaac! Era suo padre.
Quel simpatico signore la ringraziò e lei se ne andò da quel cimitero, sapendo però che ci sarebbe ritornata. Era l'unico posto dove poteva stare con i suoi genitori.


Emme's corner: 

Spero che vi piaccia finora questa piccola FF. Io ne ero orgogliosissima quando la scrissi, la mia Rebekah. La mia prima FF, il mio primo personaggio... forse è per questo che ho deciso di continuarla oggi. Dopo tre anni, wow. Comunque, sto andando avanti con la correzione dei capitoli... Dio, quante cose ho inventato per questa storia. E sto cominciando a scrivere la parte 2, che sarà un po' più 'matura' come scrittura credo... il mio modo di scrivere è cambiato molto. Anyway, fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo <3 

#Emme#


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