Capitolo 6

1.5K 68 5
                                    

Comunque Rebekah non si fidava di loro, prima di dire qualsiasi cosa a Derek voleva verificare che l'avessero fatta, che se ne fossero andati davvero. Si recò a quella che una volta in parte era anche casa sua ed entrò, non c'era nessuno. Quell'uomo aveva mantenuto la sua parola. Sobbalzò nell'udire qualcuno che la chiamava.
«Rebekah!» Era Derek.
«Hei!»
La prese per il braccio e la guardò negli occhi, era piuttosto arrabbiato.
«Sei matta? Vuoi farti ammazzare?»
«Ma di che parli? Non c'è nessuno Derek, se ne sono andati!»
«Non ti puoi fidare di loro!»
«Lo so e infatti non mi fido! Non mi fido di nessuno!»
Derek la fissò, come se avesse capito a che cosa si riferisse, come se capisse. Mollò la presa e le accarezzò la guancia.
«Come hai fatto a convincerli ad andarsene?»
«Come sai che sono stata io?»
«Oh andiamo, ti conosco da quando sei nata!»
Gli raccontò tutto quello che le aveva detto Chris; sembrava sorpreso anche lui, come se mai si sarebbe aspettato una cosa del genere.
«E smettila di seguirmi, non ho più 8 anni»
«Mi preoccupo per te»
«Lo apprezzo tanto. Ma so badare a me stessa, non puoi passare le tue giornate a pensare a me»
«Va bene, ma solo perché di te mi fido. Se hai detto che sai badare a te stessa ti credo»
Rebekah gli sorrise, era come un fratello per lei. Non riusciva a fidarsi di nessuno, era vero, ma Derek era l'unica persona di cui si fidasse ciecamente.
«Adesso che siamo soli, devi spiegarmi un po' di cose...»
«Cosa?»
«Sono stata al cimitero stamattina. Cosa.. cosa è successo a Laura?»
Vide un po' di esitazione nei suoi occhi, occhi che conosceva benissimo. Capì che gli faceva male parlarne, ma lei voleva sapere. Doveva sapere tutto se voleva dare una mano e aiutarli in tutta questa storia.
«L'hanno uccisa, usata come esca per farmi ritornare a Beacon Hills. All'inizio pensavo fossero stati gli Argent, ma poi ho scoperto che è stato zio Peter ad ucciderla»
«Un momento... zio Peter? Non era in ospedale in condizioni critiche?»
«Così pensavo anch'io. Non so come, Laura era riuscita a diventare Alpha e Peter lo sapeva. L'ha uccisa per questo, per il potere»
«Che bastardo! Se solo lo becco io lo strozzo!»
«Non c'è n'è bisogno, l'ho già fatto io»
«Che? Cosa hai fatto?»
«L'ho ucciso»
«Ah»
"Però, mi sono persa un bel po' di cose".
«E' per questo che sei un Alpha»
«Esatto»
Volse lo sguardo sulle mura di quella casa, erano bruciate e la casa cadeva decisamente a pezzi. Ebbe un flash back e la ricordò quando era ancora quella meravigliosa villa che faceva invidia a quelle più belle. Derek la riportò alla realtà.
«Tu sei sicura di voler rimanere così?»
«Così come?»
«Hai capito»
«Se intendi chiedermi se voglio il morso, no non lo voglio»
«Sai che diventeresti più forte»
«Lo so, ma non voglio. Non mi è mai piaciuto tutto questo, lo sai»
«Ma stai sempre in mezzo comunque»
Sorrise. Poteva sembrare strano, ma Rebekah amava il suo sorriso. Sorrideva raramente, ma quando lo faceva era uno spettacolo da non perdere. Buffo, a volte si chiedeva anche se ci fosse qualcosa di più fra di loro, oltre il bene che provavano l'uno per l'altra, ma non riusciva proprio ad immaginarsi insieme a lui, era come se fosse suo fratello!
«Come ti sei allenata in questi anni?»
«Emm... andavo in palestra tutti i giorni. A casa avevo un sacco da boxe appeso al soffitto e quando non avevo niente da fare me la prendevo con lui e correvo spesso nel parco, ma niente in confronto a quello che mi facevi fare tu»
«Sempre meglio di niente»
«A che pensi?» sapeva che stava pensando a qualcosa, la sua espressione glielo diceva.
«Che dovremmo avere un'arma alla pari con gli Argent»
«Che intendi con arma alla pari?»
«Sai che Allison si diverte a giocare con arco e frecce, le useranno spesso contro di noi. Devi imparare anche tu»
«Ad usare quelle cose? Figo!»
«Non è un gioco Bekah!»
«Lo so Derek! Pensavo solo che mi ci vedo a fare da arciera»
«Va bene. Direi che possiamo tornarcene a casa, andiamo al magazzino a prendere Isaac e le robe necessarie»
«Sai che gli prende? Gli ho nominato il padre e...»
«E' questo che hai fatto di male, glielo hai nominato. Non farlo più»
«Perché?»
«Questo non devo essere io a dirtelo, te lo dirà lui quando sarà pronto»
«E va bene! Andiamo?»
Uscirono fuori e Rebekah vide per la prima volta la macchina di Derek, cavolo!
«No ma, passerà in eredità a me vero?» Lui sorrise beffardo. «Che c'è?» gli domandò curiosa.
«Mi hai detto la stessa cosa di Isaac la prima volta che l'ha vista»
«Oh»
Perché tutti le nominavano Isaac? Che aveva di particolare quel ragazzo? Beh, oltre a quegli occhi di ghiaccio e quel sorriso smagliante... "Ok basta!"

«Davvero tornerete lì?» disse Boyd incredulo.
«Si, è casa mia non loro. E poi noi sappiamo difenderci bene»
«E lei?» domandò invece la bionda.
«Anche lei, credetemi. A proposito va' a controllare lì dietro, c'è una cosa per te» le disse indicandole un angolo. Rebekah andò e trovò un arco con delle frecce.
"Già sapeva che avrei accettato, incredibile"
«E se ti avessi detto di no?» non urlò per farmi sentire, sapeva che poteva farlo benissimo anche se stava parlando sottovoce.
«In quel caso le avrei usate contro di te»
«Ah ha! Ma che simpaticone grande Alpha!»
«Prova ad usarlo, vediamo se ci riesci» la sfidò lui, e Rebekah raccolse la sfida al volo. Si girò contro di loro e puntò la freccia verso... Isaac.
«Vuoi uccidermi, devo capire questo?» commentò lui.
«Può darsi...» fu la sua vaga risposta.
«Schivala. Prendilo come un allenamento» gli comandò Derek e lui accettò.
Gli puntò la freccia addosso, prese bene la mira e la lanciò. Isaac la afferrò, ma era comunque soddisfatta di se stessa, era la prima volta che usava quegli aggeggi e la freccia era arrivata a destinazione proprio dove voleva e non addosso a qualcun altro.
«Non mi hai ucciso»
«Non era questo il mio intento»
«E qual'era, sentiamo»
«Era quello di dimostrare di saperlo usare. La freccia è arrivata proprio dove volevo io ed è la prima volta che lo maneggio»
«Io avrei detto che lo usavi da anni e anni» commentò Boyd stupito.
«Quando mi metto in testa una cosa la faccio. Arrivo sempre al mio scopo»
E per adesso il suo scopo era quello di aiutare loro in tutta questa faccenda di Jackson. Prossima tappa: scoprire qualcosa in più sul Kanima. 


Emme's corner:

E si torna a casaaa! Non mi è mai piaciuto che Derek si nascondesse in quel magazzino abbandonato, lo rivolevo casa sua. Ecco fatto u.u Sono ancora troppo sconvolta per la fine della 5a, ma dalla stessa parte contenta perchè mi ha dato molti spunti per continuare questa storia. Spero che fino ad ora vi stia piacendo, ci ho messo il cuore a scriverla e vedere commenti positivi mi riempie di gioia :') Alla prossima!

#Emme


You are strong, you can do it.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora