Capitolo 21

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I raggi che penetravano dalla finestra erano così forti che Rebekah dovette alzarsi per forza. Si fece una doccia veloce, si cambiò e scese al piano di sotto. Erica, Boyd e Scott erano già lì. Erica corse subito ad abbracciarla, cercando di consolarla.
«Su, andiamo a cercare Isaac» disse dopo un po'.
«Da dove partiamo?» le chiese Scott, sembrava scocciato.
«Scott, se non vuoi farlo puoi benissimo tornartene a casa» rispose infastidita.
«Non è che non voglio, ma noi non sentiamo più il suo odore Rebekah. E'... inutile»
Seguì un attimo di silenzio, nessuno osava fiatare.
«Tu cosa faresti se fossi al posto mio, se al posto di Isaac ci fosse Allison e se io ti dicessi che non sento più il suo odore? Ti arrenderesti così?»
«Certo che no! La cercherei finché non la trovo»
«E perché dovrebbe essere diverso per me? Se per voi Isaac è morto bene! Ma per me non lo è. Lo troverò»
Stava per uscire, quando Derek e Peter la bloccarono.
«Lasciatemi uscire» ordinò ai due.
«Ho trovato un incantesimo che fa al caso nostro, ma ci vorranno dei giorni per impararlo» la informò Peter.
«Quale incantesimo?» chiese curiosa.
«Incantesimo localizzatore, potremmo trovare così Isaac»
«E allora muoviamoci, devo impararlo il più in fretta possibile!»
Aveva una speranza adesso, una in più. Poteva trovarlo e lo avrebbe fatto, lo avrebbe finalmente riabbracciato.
Lei e Peter si misero subito al lavoro, mentre Derek approfittava della riunione del suo branco per allenarli ancora e ancora.

#Pov Isaac#
Quella stanza era orribile, sembrava quasi uno sgabuzzino date le dimensioni. Gli ricordava tanto il freezer in cui lo chiudeva suo padre quando voleva punirlo. Una sola cosa ancora non aveva capito: che cosa voleva Aiden da lui? Non gli aveva fatto niente, beh almeno per ora.
Non sapeva esattamente quanto tempo fosse passato da quando era chiuso lì dentro, ma sembrava un'eternità. Non era nemmeno legato o lo stava torturando per estrapolare qualche informazione di qualsiasi tipo, non gli stava facendo niente! Lo teneva lì chiuso e basta. Aveva notato solamente una cosa: ogni tanto da una fessura nel muro, in alto, fuoriusciva una specie di gas. Essenza di strozza lupo, per tenerlo buono. Se ne era accorto perché si sentiva stranamente sempre più debole, come se stesse per svenire da un momento all'altro.
E non poteva far altro che pensare a Rebekah, sicuramente quel verme schifoso era andato da lei a dirle chissà cosa.
"Chissà se mi stanno cercando", pensò tra sé e sè. "Ma certo che lo stanno facendo, idiota!" Rebekah, Derek, Erica, Boyd, persino Peter, non lo avrebbero mai lasciato lì a marcire.
«Stai pensando a quale sia la morte più adatta a te? Perché io lo stavo facendo»
Eccolo, quel verme. Isaac sarebbe stato molto più contento se lo avesse lasciato lì a morire senza degnarsi di farsi vedere. Decise di non rispondergli.
«Ma come ha fatto a cadere così in basso?» disse, inginocchiandosi di fronte a lui.
«Me lo sono chiesto anche io la prima volta che ti ho visto, sai?» rispose mentre rideva.
Aiden fece fuoriuscire gli artigli e lo graffiò in pieno petto. Era abituato ai graffi di un Alpha e sapeva che non guarivano tanto in fretta, se ne procurava un bel po' ogni giorno durante gli allenamenti con Derek.
«Oh andiamo, credi davvero che non verranno a cercarmi?» sbottò.
«Credimi, lo so. E so che la prima sarà proprio lei» disse guardandosi gli artigli. «Il nostro obiettivo è quello di dare un piccolo avvertimento alla piccola strega, gioca un po' troppo con i suoi poteri»
«Lasciala stare» ringhiò Isaac.
«Beh, credo che dipenda da lei... e da te» disse Aiden, spostando lo sguardo dai suoi artigli al riccio di fronte a lui.
«Che vuoi dire?» chiese.
«Mollala. Dille che non la ami più, che non ti soddisfa, decidi tu, ma lasciala»
«Perché dovrei? Lei ti ha lasciato, hai cercato di morderla! Non tornerà mai da te!»
«Vedo che conosci la storia, bravo. Beh, non si sa mai... magari con una buona motivazione potrebbe»
«Ti ho detto di lasciarla stare!»
Aiden si alzò e andò verso quella sottospecie di porta; prima di uscire gli disse un'ultima cosa.
«Lasciala e lei vivrà. Non farlo e noi le faremo una bella visitina»

#Pov Rebekah#
Erano ormai due giorni che studiava quell'incantesimo, era davvero difficile, ma ormai lo aveva assimilato bene.
«Perfetto, adesso devi solo riposarti e nel pomeriggio lo faremo» le disse Peter fiero di lei.
«Perché non posso farlo adesso?» chiese lei sbadigliando.
«Perché sei esausta, se lo fai adesso rischiamo di perdere anche te oltre che Isaac»
«Va bene, mi riposo. Però voglio provare con un'altra cosa, posso?»
Peter le fece segno di fare ciò che voleva e allora Rebekah riprese a sfogliare le pagine del grimorio. Cercò l'incantesimo per mandare un messaggio, lo memorizzò per bene e prese tutto il necessario.
«Cosa vuoi fare?» le chiese Stiles, che fino a quel momento era rimasto stranamente buono e zitto.
«Voglio provare a mandare un messaggio ad Isaac» disse, mentre prendeva un foglio e ci scriveva sopra.
«'Entro stasera sarai a casa, resisti ancora un po'. Ti amo'. Aww, che cosa carina!» disse Stiles sbucando da dietro e leggendo ciò che aveva scritto. Rebekah gli sorrise e corse di sopra a prendere un po' di capelli dalla spazzola di Isaac, le serviva qualcosa di suo e non riuscì a pensare a qualcosa di meglio. Appallottolò il foglio e lo tenne sul palmo della mano, chiuse gli occhi e cominciò a recitare la formula dell'incantesimo. Dopo un po' il foglio prese fuoco e nel palmo della mano di Rebekah rimase solo un po' di cenere.
«Ha funzionato?» le chiese curioso Stiles.
«Non lo so, lo spero» rispose lei sospirando.
«Certo che deve essere una figata questa cosa dei poteri, eh?»
«Da un lato sì, ma dall'altro quando esagero sono sempre stanca. Come adesso tra l'altro, scusa devo andare a riposare un po'» disse, sbadigliando ancora una volta.
«Certo, vai» disse sorridendole.
Non andò in camera sua, ma in quella di Isaac. Si mise sul suo letto e respirò a pieni polmoni il profumo delle sue lenzuola, il suo profumo. Abbracciò il cuscino facendo finta di star abbracciando lui e si addormentò. Quando si svegliò e si rese conto che erano le quattro del pomeriggio scese al piano di sotto, dove c'erano già tutti.
«Pronta?» le chiese Peter.
Rebekah annuì e si sedette affianco a lui, davanti a una cartina.
«Comincia, forza» la incoraggiò Peter. Prese un grosso respiro e cominciò.
«Derek, mi serve il tuo sangue» gli disse.
«Perché il mio?» chiese dubbioso lui.
«Perché sei il suo Alpha, rafforzerà l'incantesimo»
Derek annuì e avvicinò la mano alla cartina, tagliandosi e facendo cadere il sangue su di essa. Rebekah chiuse gli occhi e cominciò a ripetere la formula più volte.
«Caspita! Si sta muovendo, il sangue si muove!» esclamò Stiles in preda all'entusiasmo.
«Sta' zitto!» lo ammonirono tutti i presenti in un solo coro.
Quando riaprì gli occhi, le gocce di sangue si erano fermate su un casolare appena fuori da Beacon Hills. Era soddisfatta di se stessa, lo aveva trovato!
«Bene, andiamo» ordinò Derek al suo branco.
Dentro si lei, Rebekah sapeva già che non l'avrebbe inclusa, che sarebbe dovuta rimanere lì ed aspettare ansiosamente il loro ritorno, ma non avrebbe fatto obbiezioni per il solo motivo che era stanchissima.
«Io e Stiles rimaniamo qui ad aspettarvi» disse guardando Derek, che annuì, come per ringraziarla di non aver fatto troppe storie.

Erano ormai le otto, erano passare ben quattro ore e loro non tornavano, Rebekah sperava solo che non fosse successo niente di niente. All'improvviso la porta si spalancò e ne entrarono Peter, Erica, Boyd, Scott e alla fine Derek e Isaac. Scattò in piedi e corse verso Isaac abbracciandolo così forte da strozzarlo, e lui era un licantropo mentre lei solo umana. Finalmente aveva il suo Isaac di nuovo tra le braccia.

Emme's corner: 

Isaac salvato, tutti contenti u.u Nuovo capitolo tutto per voi, spero vi piaccia! Manca poco alla fine, vi avverto... credo una decina di capitoli. Grazie a tutti voi che continuate a leggere e commentare questa storia ^^ E buone feste a tutti! 

#Emme


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