«Va bene, devi solo dirmi come ti chiami e ti consegno l'orario delle lezioni»
«Rebekah. Rebekah Deaton»
«Perfetto. Ecco e buona fortuna!»
Certo, cambiare scuola a metà semestre non era granché, ma doveva farlo. Rebekah era venuta a sapere che gli Argent erano ancora a Beacon Hills e probabilmente, anzi sicuramente, anche Derek e lei aveva una voglia matta di rivederlo.
Prima ora di chimica, si diresse in classe. Aveva notato un paio di posti liberi e ci stava andando, quando la voce del professore la fece sobbalzare. Da dove diamine era sbucato fuori?
«Non così in fretta signorina! Si sieda qui, al primo posto, accanto al signor Whittemore»
Fece un piccolo sorrisino di cortesia, il che significava che quel professore, Harris a quanto aveva capito, già le stava sulle scatole.
In ogni caso, fece quello che le disse e si sedette accanto a questo tizio. Notò le facce sconcertate di tutte le ragazze presenti, volevano tutte essere al suo posto a quanto pareva. Quel tizio doveva essere uno dei tanti figli di papà che se ne andava in giro con una macchina più costosa della sua casa e che faceva il galletto con tutti, il più bello e affascinante di tutti.
"Oh, cominciamo bene!" si disse tra sè e sè. Però poi lo osservò meglio e si meravigliò di lei e della descrizione che aveva fatto di quel ragazzo. Whittemore, ma certo!
«Non ti ricordi di me, vero?» gli disse.
«Dovrei?» le rispose con aria da "questa mi sta davvero rivolgendo la parola?"
«Oh beh, visto che quando avevamo 8 anni eri il mio migliore amico...» gli disse, mentre un sorriso spuntava sul suo volto.
Era girata a guardare il professore alla lavagna, ma sapeva comunque che aveva gli occhi di Jackson addosso.
«Beh, sei cresciuta Rebekah!» disse, guardandola meglio da capo a piedi.
«Si, sei diventato anche tu un bel ragazzo... ma con me non attacca Jackson! Torna a studiare chimica!»
Si concentrò meglio sulla spiegazione del professor Harris, aveva già fatto quelle cose nella vecchia scuola e non avrebbe avuto problemi.
Inglese, letteratura, matematica e storia proseguirono tranquille, mentre Rebekah faceva amicizia con alcuni e ne riconosceva altri.
«Ora devo andare, sai Jackson mi aspetta! » Danny non era cambiato per niente, sempre al seguito di Jackson come un cagnolino. Ok, forse il fatto di venire a sapere che fosse diventato gay la sorprese un po', ma l'importante era che lui fosse felice.
Non sapeva bene per quale motivo quella mattina le lezioni si conclusero prima, ma comunque non le interessava. Decise di andare a trovare suo zio. Se non si ricordava male, l'ultima volta che si erano visti lui le aveva detto di avere ancora quello studio veterinario a Beacon Hills.
Il cartello sulla porta diceva 'chiuso', ma lei sapeva per certo che suoo zio era lì dentro. Aprì la porta e il campanello suonò non appena arrivò a metà. D'un tratto, da lontano una voce le urlò "Siamo chiusi!". Lo sapeva che era lì!
«Lo so!» Rispose sorridendo. Chissà cos'altro stava combinando suo zio...
Comparvero dal nulla due tizi: uno era suo zio, l'altro un ragazzo che non conosceva e che probabilmente lavorava lì. Lo zio la squadrò per bene.
«Rebekah!» Disse. Rebekah gli sorrise, si avvicinò e lo abbracciò. Era il fratello di suo padre, il suo zio preferito!
«Ma che ci fai qui? Quando sei tornata? Dove...» Cominciò le sue domande a raffica.
«Wo, wo, wo, una domanda alla volta! Sono tornata per restare zio. Più o meno ieri sera e no, non so ancora dove starò... Qualche altra cosa?»
«Non ti chiedo di stare da me perché già immagino la tua risposta, vorrai stare con lui... Ma se lui non è disponibile sappi che le porte di casa mia sono aperte per te!»
«Grazie zio, sempre gentile con me»
«Tu non ti ricordi di me, vero?» le chiese il ragazzo.
Strano, aveva detto la stessa cosa a Jackson poche ore prima!
«Emm no, scusa...» farfugliò.
«Aspetta, allora... Apparecchio, occhialini orrendi, asma..»
«McCall! Dai, non ci credo!» Disse sorridente la ragazza, mentre lo abbracciava.
Era una delle persone da cercare sulla sua lunga lista. Da piccoli passavano intere giornate a giocare assieme anche a Stiles; chissà che fine aveva fatto e se stava ancora dietro a Lydia Martin. Ok, stava fantasticando troppo. Tornò alla realtà e dopo aver parlato un altro po' con Scott e lo zio Alan se ne andò.Era diretta a casa Hale, a cercare Derek. Lui era stata l'unica figura davvero importante per lei durante la sua infanzia. L'unico che la capiva anche solo con uno sguardo. E poi, lui era il suo lupastro preferito!
Quando arrivò davanti a quella che una volta era una splendida villa, le si formò un groppo in gola e alcune lacrime incontrollate caddero fino a sfracellarsi al suolo. Non aveva calcolato che le avrebbe fatto un certo effetto ritornare lì. Ma comunque sapeva che lì dentro ci avrebbe trovato la persona che cercava, che lo avrebbe finalmente riabbracciato e tutto si sarebbe calmato per un po'... O almeno così credeva. Non fece nemmeno in tempo a mettere piede dentro quella specie di casa che dovette schivare una freccia. Ringraziò mentalmente Derek per averle insegnato a difendersi e a combattere, altrimenti al momento sarebbe un tantino morta. Ma perché mai Derek doveva mettersi a scoccare frecce addosso a chiunque fosse entrato se era un licantropo forte e veloce? A meno che...
Non fece in tempo a mettere insieme tutti i pezzi che un'altra freccia andava verso di lei. Riuscì a spostarsi, ma questa la ferì di striscio al braccio sinistro.
«Merda!» imprecò, faceva male.
Guardò in alto, sulle scale, e vide la figura di una ragazza. Chi diavolo era adesso quella? Era evidente che lì non poteva restare e molto velocemente andò via. Conosceva molto bene quei boschi, quindi la sua ultima paura era quella di perdersi. Pensava solamente a in che caspita di guaio doveva essersi cacciato Derek e al braccio che le faceva male. Decise di tornare in clinica da suo zio, d'altro canto non sapeva dove altro andare...Era ancora lì anche Scott, e furono tutti e due molto sorpresi nel vederla lì di nuovo. Rebekah non sapeva come, ma Scott capì che si era ferita al braccio.
«Che ti sei fatta?» le chiese.
«Maledettissimi Argent!» disse lei, così a bassa voce che era umanamente impossibile capire che cosa avesse detto.
«Cosa? Come conosci gli Argent?» Fu la risposta di Scott. Ma come cavolo aveva fatto a sentirla?
«Lunga storia...» disse, sviando il discorso e chiedendo allo zio se potesse fare qualcosa per il suo braccio.
«Forse ho dimenticato di dirti che non dovevi recarti a casa Hale, non è più un posto sicuro...» disse lui mentre le medicava il braccio.
«Ma davvero? Sai, non me ne ero accorta! » rispose sarcastica.
«Casa Hale? Tu conosci Derek? Sei... Sei come lui?» le chiese Scott.
La incuriosiva sempre di più il fatto che lui sapesse, poi capì: anche lui era un licantropo!
«No, sono normale! Tu invece no, vero?» Scott scosse la testa da destra a sinistra.
«Si, ma dov'è Derek?» chiese tutto d'un tratto.
«Non è la persona più indicata per...» stava dicendo Scott, ma Rebekah lo zittì.
«Lo conosco sicuramente meglio di te, credimi!»
«Ti ci porterà Scott, adesso» gli comandò suo zio e così fece. Salì nella macchina con Scott e lui la portò in un altro posto abbandonato. Sul serio, in fondo cosa si aspettava da Derek Hale?
«Io non vengo...» le disse Scott.
Forse odiava Derek? Beh, probabile. Lui riusciva a farsi odiare quasi da tutti quelli che cercavano un approccio.
«Va bene lo stesso, grazie del passaggio»
E detto questo entrò in quella specie di magazzino abbandonato. Vide subito Derek, ma non era solo.. C'erano altre tre persone con lui, uno dei quali seduto sulle scale a godersi la scena. Realizzò una cosa solo osservando un altro po': Derek era riuscito, in qualche modo, a diventare un Alpha e quello doveva essere il suo nuovo branco.Emme's corner:
Allora, è così orribile come mi è sembrato rileggendo tutto? Vi avviso già da adesso, non ho mai trovato un prestavolto per Rebekah, ahahah. E non voglio nemmeno farlo, se devo essere sincera. Immaginetevela come volete... Magari con un po' di carattere degli Hale, un po' di Deaton, un'adolescente come le altre. Va bene, non vedo l'ora di leggere qualche commento, sperando che stia attirando l'attenzione di qualcuno ^^ E ringrazio di cuore quella cupcake di alysonmarvelous che mi ha fatto un po' di pubblicità :3
#Emme
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You are strong, you can do it.
FanfictionNuovo misterioso personaggio a Beacon Hills. E lo sappiamo, questa cittadina i suoi misteri già ce li ha. Licantropi, cacciatori e umani vivono tutti insieme, chi in serena tranquillità e chi con qualche battibecco. Cosa potrà succedere con un nuovo...