Capitolo 31

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«Lahey, se continui così ti supero anche in chimica» esordì Rebekah poco distante da casa, ricordandogli della sua A alla verifica di inglese e della sua B+ in chimica.
«Deaton, come faccio a studiare con una splendida ragazza che mi gira per casa tutta la giornata?» rispose lui, cingendole i fianchi e baciandola dolcemente.
«Tutte scuse» disse lei mettendogli le braccia attorno al collo.
«Mi distrai» riprese lui, facendo una buffissima faccia che doveva equipararne una col labbro inferiore sporto in avanti.
«Beh, anche io ho la tentazione di saltare addosso al mio ragazzo ogni minuto, ma come vedi mi metto a studiare»
«Vuoi un consiglio? Dai sfogo alle tue tentazioni» le disse, cominciando a lasciare tanti dolci baci sul suo collo.
«Non provocarmi» gli disse, parlando lentamente e rimanendo però impassibile, senza riuscire più a dire o fare niente.
Ogni volta che Isaac le si avvicinava succedeva la stessa cosa, la mandava completamente fuori, in un altro mondo, e non sapeva proprio come uscirne.
Fu un millesimo di secondo, successe tutto così all'improvviso, e la rabbia di Rebekah crebbe fino ad arrivare al culmine.
Isaac cadde sulle ginocchia, colpito da un coltello alla schiena.
«Isaac!» urlò lei, spaventandosi a morte.
Velocemente alzò lo sguardo di fronte a lei, ancora lui!
«Aiden, sei un lupo morto!» gli ringhiò contro, estraendo il coltello dalla schiena di Isaac, innescando così il processo di guarigione, e scagliandosi a grandi passi contro di lui. Dal nulla comparvero Deucalion, Ethan e altri che non conosceva, che non aveva mai visto, ma che di sicuro facevano parte del branco di Alpha e Rebekah arrestò la sua corsa.
Aveva ancora quel coltello in mano, pronto ad usarlo contro qualcuno se fosse stato necessario. Stava per cominciare una battaglia? Beh, cosa altro potevano volere?
«Ma guarda un po', la neo Beta. Com'è la vita senza incantesimi?» la stuzzicò il loro leader, Deucalion. Rebekah sorrise amaramente, mentre Isaac, Derek e Peter prendevano le loro posizioni.
«Cosa sei venuto a fare?» chiese Peter da gentiluomo qual'era.
«Oh, sta tranquillo non sono venuto per combattere»
«Ah no? Ma certo, sei venuto a farti una bella passeggiata nella radura» continuò, schioccando le dita nel momento del "ma certo".
«Sono venuto per lei» disse, non ascoltando quasi il sarcasmo nella risposta di Peter. «In fondo sono stato io a morderla, è di mia proprietà» continuò lui.
«Certo, certo. E tu credi davvero che io venga con te? Sai, ti facevo più intelligente Deucalion» disse Rebekah, non potendo più trattenere una piccola risata.
«Come sospettavo. Ti piace stare nei bassifondi a quanto vedo, sappi solo che con noi avrai il potere» cercò di convincerla lui.
«Non mi interessa il potere! Io non volevo nemmeno diventare un lupo mannaro se ti è sfuggito!»
Tutta quella tensione fu smorzata solo per un attimo dall'arrivo di Erica e Boyd, che erano lì per gli allenamenti, e di Scott che doveva passare per degli appunti esordendo con un "che succede?".
«Ci prepariamo alla lotta» fu la risposta secca di Derek.
«Beh, se proprio ci tenete a farvi male» esordì Aiden, sicuro di sè al cento per cento.
Tutti presero le proprie posizioni, anche Scott si unì a loro, e così si scagliarono ognuno contro uno degli Alpha. Lei finì contro Aiden, ovviamente.
Si scagliarono a vicenda pugni e calci abbastanza forti e più volte lui la mise al tappeto, ma lei si rialzava sempre. Era forte, questo Rebekah non poteva di certo negarlo, ma lei ero molto arrabbiata e questo era un punto a suo favore.
"Deve smetterla di fare del male ad Isaac!" Era quello che si ripeteva in mente e che faceva crescere la sua rabbia sempre di più, che le permetteva di sferrare colpi sempre più forti e coglierlo anche di sorpresa.
«Il tuo amato è contro mio fratello, non credo lo rivedrai vivo» la informò quel verme. Stava cercando di farle abbassare la guardia, ma io non desisteva.
Però l'altra parte di lei voleva farlo, perché sentiva perfettamente Isaac urlare dal dolore perché chissà cosa gli stesse facendo Ethan. Un'altra parte ancora, quella che aveva ereditato da Derek e che conteneva tutta la sua rabbia, esplose quando Rebekah udì l'ennesimo urlo di Isaac.
«Te lo dicevo anche quando stavamo insieme che non devi provocarmi, Aiden» disse lei prima di piantargli gli artigli nell'addome, arrivando quasi al cuore.
Non riusciva nemmeno a capire da dove avessi preso tutta quella forza.
Tutti intorno si fermarono e posarono i loro occhi su di lei che teneva la vita di Aiden nelle sue mani, nel senso letterale della cosa.
«Rebekah...»
«No, Derek! Adesso tocca a me fare la cattiva della situazione!»
«Tanto il coraggio non l'avrà mai!» disse convinto di sé Deucalion.
«Che strano, la stessa cosa che mi disse Ethan tempo fa. Ricordi come andò a finire?» gli chiese, guardandolo dritto negli occhi mentre soffriva.
«Il coraggio ce l'ha eccome» l'appoggiò lui, tra uno sforzo e l'altro.
Rebekah potè perfettamente vedere il viso di Deucalion farsi buio quando si girò a guardarlo, quasi pensò che avesse timore di quello che potesse fare.
«Sentiamo...» disse poi.
«Voi fate le valigie e ve ne andate» annunciò lei senza esitazioni.
«Starai scherzando spero, tu minacci me?»
«Beh, penso di essere nella migliore posizione per farlo. Ho la vita di uno dei tuoi Alpha tra le mani»
«Perché sei così sicura che lo farò?»
«Perché punto primo è il migliore che hai e secondo il potere. Lo hai detto prima che cerci solamente quello e, dunque, cosa ci fai qui a Beacon Hills dove il potere è l'ultima cosa che trovi? Facile, soddisfi troppo i capricci del tuo branco. Se te ne vai non hai niente da perdere, se resti perdi Aiden. A te la scelta» concluse lei.
Era certa, sicura, che se ne sarebbero andati e che tutto sarebbe tornato alla normalità, senza più rischi e pericoli quotidiani. Per convincerlo andò ancora più a fondo con gli artigli nel petto di Aiden, voleva davvero che tutto quello finisse il più presto possibile.
«E va bene! Ce ne andiamo!» disse il capobranco Alpha, accettando la clamorosa sconfitta.
Rebekah lasciò all'istante Ethan, che prese un grosso respiro, e si allontanò, avvicinandosi al suo branco.
«Ti credo sulla parola. Sei come Peter, un uomo d'onore, mantieni sempre la parola data»
Nessuno osò più dire niente, se ne andarono e basta.
Fu solo allora che Rebekah si riprese totalmente e si lasciò cadere sulle ginocchia. L'aveva fatto sul serio? Non riusciva a crederci.
«Stai bene?» le chiese Isaac una volta inginocchiatosi di fronte a lei e abbracciandola forte.
«Sì, io... sto bene»
«Sono fiero di te» si sentì dire da Derek, mentre le metteva una mano sulla spalla.
Anche lei era fiera. Fiera di essere riuscita a fare la dura per una volta, fiera di essere stata proprio lei a cacciare gli Alpha, fiera che grazie a lei tutto sarebbe tornato alla normalità. Potevano finalmente viversi a pieno le loro vite.

Emme's corner: 

Chi non muore si rivede ed eccomi qui! Due minuti e vi carico anche l'ultimissimo capitolo per farmi perdonare. Ci vediamo di là con il discorso finale strappalacrime LOL. 

#Emme

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