«Sicuro di stare bene? Sei strano» gli disse accarezzandogli i capelli.
Dopo che tutti furono andati via, Rebekah e Isaac salirono al piano di sopra, in camera della ragazza. Erano abbracciati e sdraiati sul suo letto, ancora vestiti.
Non sapeva il motivo, forse se lo stava solo immaginando, ma Isaac sembrava strano, come se fosse triste e preoccupato.
«Sono solo stanco, tranquilla» disse guardandola e sorridendole.
«A me non sembra la tua faccia stanca, sembra più quella triste. C'è qualcosa che devi dirmi?»
«In realtà sì... ma prima c'è una cosa che devo farti vedere» disse facendo scomparire per un po' quella faccia preoccupata per lasciare spazio a quella felice e sorridente che Rebekah tanto amava. Sì giro al lato del comodino e prese un foglietto.
«Me lo sono ritrovato tra le mani all'improvviso. Sai per caso come abbia fatto ad apparire magicamente?» le chiese, calcando sulla parola "magicamente".
«Credo sia opera mia, colpevole» confessò la ragazza.
«E per la cronaca, ti amo anche io. Qualunque cosa succeda ricordalo» disse stringendola ancora di più.
«Cosa dovrebbe succedere?»
«Rebekah, io...»
Perché le sembrava che Isaac avesse timore a dirle qualcosa? Cominciò a preoccuparsi sul serio e a pensare che fosse successo qualcosa.
«C'è decisamente qualcosa che devi dirmi, non è così?» disse, sciogliendo quell'abbraccio paradisiaco e mettendosi seduta nel mezzo del letto.
«Ehi, sai che puoi dirmi tutto» continuò, non ricevendo nessuna risposta.
«Credo che dovremmo finirla qui, intendo tra di noi» disse tutto d'un fiato e tenendo la testa bassa.
«Tutto tranne questo, ovviamente» disse delusa e pronta a piangere di nuovo.
«Non so che altro fare, io... »cercò di giustificarsi lui.
«Non sai che altro fare?! Non ci provare Isaac, non provare nemmeno a parlare!» gli urlò praticamente in faccia.
«Ascoltami...»
«Sta' zitto!» disse lei con la voce rotta dal pianto, alzandosi dal letto e andando a posizionarsi nel centro della stanza, immobile.#Pov Isaac#
Lui che odiava vederla piangere, adesso ne era proprio la ragione. Era solo uno stupido! Non poteva vederla così, mentre piangeva e probabilmente si chiedeva il perché o cosa avesse fatto di sbagliato o perché proprio in quel momento. Ma lei non sapeva che lo stava facendo per lei, solo per il suo bene. Si dice che se ami una persona dovresti lasciarla andare, chi cavolo l'aveva inventata sta' frase del cavolo?
Isaac aveva avuto seriamente paura quando Ethan aveva minacciato di ucciderla se non l'avesse lasciata, non doveva accaderle niente e soprattutto non per colpa sua.
Ma poi? Anche messo il caso che loro due avrebbero messo fine alla loro storia, non era detto che Aiden l'avrebbe lasciata in pace, anzi. Avrebbe sicuramente cominciato a renderle la vita un vero e proprio inferno. E lui non poteva proprio lasciarla nelle mani di quel verme, non poteva. Strano a dirlo, ma credeva davvero che Rebekah fosse quella giusta per lui, non l'avrebbe lasciata andare così facilmente.
E così aveva preso la sua decisione: al diavolo le minacce di Aiden! L'avrebbe protetta lui, non potevo perderla! Sarebbero stati entrambi uno schifo.
Lentamente si alzò e si avvicinò, mettendosi di fronte a lei e cercando di abbracciarla.
All'inizio Rebekah cercò di spostarsi, ma poi Isaac le bloccò i polsi e la costrinse ad abbracciarlo mentre le accarezzava i capelli.
«Scusami» le sussurrò.
«Scusami un corno! Hai detto che volevi lasciarmi? Bene, vattene» rispose con la voce spenta, ma non sciogliendo quell'abbraccio.
«No, non voglio. Sono solo uno stupido» disse, poggiandole le mani sulle guance e costringendola a guardarlo.
«Prima dici che vuoi lasciarmi, poi dici di no. Prendi una decisione, cosa vuoi Isaac?»
Odiava quelle lacrime che scendevano dai suoi occhi, odiava quell'espressione spenta, odiava vederla stare male e per giunta per colpa sua! Lei era diventata la persona più importante per lui, quella persona che gli aveva fatto riscoprire come poteva essere affezionarsi a qualcuno, come amare di nuovo.
«Voglio te» le rispose guardandola dritta negli occhi, mentre sentiva il suo cuore mancare un battito.
Fu in quel momento che la baciò. Le baciò quelle dolci labbra, tutto mentre le sue mani scivolavano sotto la sua maglietta. Onestamente, Isaac pensava che si sarebbe allontanata, ma non lo fece. Anzi, cominciò lentamente a sbottonargli la camicia, come se avesse timore a farlo.
Dopo pochi minuti erano sul letto, mentre tutto quello che avevano addosso era sparpagliato chissà dove in giro per la stanza.#Pov Rebekah#
Tra le braccia di Isaac, ecco il miglior risveglio del mondo. Era felice. Felice come non lo era mai stata. E fare l'amore con Isaac poteva solo confermarlo. Non si era nemmeno accorta che lo stava fissando tanto che era incantata dalla sua bellezza. Con delicatezza gli diede un dolce bacio sulle labbra, non voleva svegliarlo.
«Mm... buongiorno» mugugnò lui.
«Scusa, ti ho svegliato» sussurrò lei.
«Non fa niente» disse sorridendole. «Possibile che tu sia perfetta anche appena sveglia?» continuò.
«Ma dico, ti sei visto?» rispose lei indicandolo.
«Ti amo» le disse all'improvviso.
«Ti amo anch'io, ma devo andare urgentemente in bagno adesso»
Scoppiarono entrambi in una fragorosa risata. Cavolo, Rebekah viveva del suo sorriso!
«Riesci sempre a rovinare tutto» le disse Isaac ancora ridendo.
«Scuusa»
Rebekah gli stampò un bel bacio a schiocco, indossò velocemente l'intimo e la camicia di Isaac e uscì dalla porta, per poi richiudersela alle spalle.
Non restò troppo tempo in bagno, voleva ritornare da lui. Quando stava per tornare in camera sua vide un'ombra. Cavolo, Derek! Si nascose velocemente dietro al muro, mossa inutile a quanto pareva.
«Guarda che ti ho visto»
"Cavolo, e adesso che gli dico? E ho persino la camicia di Isaac addosso" pensò.
«Ciaao Derek, dormito bene?» disse, cercando di sembrare più normale possibile.
«E' la camicia di Isaac quella?» le chiese.
«Questa? Noo. Nono è mia questa» dissi annuendo, convinta che Derek se la bevesse.
«Rebekah» disse sospirando, e aveva il suo solito tono da ramanzina. Fantastico.
«Che c'è?» chiese lei, scrollando le spalle.
«Lasciali in pace, sono ragazzi» disse Peter uscendo dalla cucina.
Un altro Hale? Di male in peggio.
«Non ho chiesto la tua opinione» ringhiò Derek a suo zio, che alzò le mani al cielo e se ne tornò da dove era venuto. Il suo sguardo tornò a posarsi su Rebekah.
«Ascoltami...» cominciò, ma lei bloccò quella conversazione sul nascere. Derek non poteva farle quel discorso proprio adesso.
«Ascoltami tu. Sta' tranquillo, non avrai piccoli lupetti in giro per casa, anche se sarebbero adorabili. Ora io andrei a cambiarmi perché sto morendo di freddo. Ciao, ti voglio bene, a dopo»
Si dileguò velocemente, chiudendosi la porta della camera di Isaac alle spalle.
«Piccoli lupetti in giro per casa, eh?» chiese divertito lui.
«Già. Perché ti sei rimesso la maglietta?» Isaac la guardò confuso. «Stavi meglio senza» continuò lei.
«Beh, in tal caso potremmo rimediare» disse, avvicinandosi pericolosamente e cingendole i fianchi.
«No, c'è Derek»
«E chi se ne frega»
«Se ne frega Derek! » urlò lui dal piano di sotto. «E sbrigatevi, altrimenti andrete a scuola a piedi»
Lei e Isaac risero pensando alla faccia di Derek in quel preciso momento, si baciarono e corsero a cambiarsi ognuno nelle proprie camere.L'auto di Derek si fermò davanti all'ingresso principale. Rebekah slacciò la cintura di sicurezza e aprì lo sportello, quando Derek prese a parlare.
«Isaac, da domani mattina riprenderemo con gli allenamenti mattutini. Rebekah, verrai anche tu»
«Davvero?» chiese incredula lei, le erano mancati gli allenamenti con Derek. Gli diede un bacio sulla guancia e scese dalla Camaro.
Intrecciò la mano di Isaac alla sua e insieme entrarono al suono della campanella.
Adesso che ci pensava, però, doveva ancora spiegarle che cosa gli fosse preso la sera precedente.
Emme's corner:
Eh beh, un po' di romanticherie non guastano mai. Io sono morta dalle risate a rileggere e correggere questo capitolo, ricordandomi di quando l'ho scritto xD Spero di aver rubato una risata anche a voi! Rebekah torna ad allenarsi con Dereeeek, yay! Ok, la metto di fangirlizzare e vi lascio. Al prossimo capitolo!
#Emme
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You are strong, you can do it.
FanfictionNuovo misterioso personaggio a Beacon Hills. E lo sappiamo, questa cittadina i suoi misteri già ce li ha. Licantropi, cacciatori e umani vivono tutti insieme, chi in serena tranquillità e chi con qualche battibecco. Cosa potrà succedere con un nuovo...