Quando riaprì gli occhi, Rebekah si rese conto che si trovava in camera sua. Annaspò in cerca d'aria, proprio come se si fosse svegliata nel bel mezzo della notte dopo un bruttissimo incubo. Fu allora che si ricordò tutto, e quello che temeva di più era proprio che quello non fosse stato solo un incubo, ma la dura realtà.
«Ehi, come ti senti?»
Isaac. Era seduto sul bordo del letto e le stava passando una mano sulla gamba, quasi accarezzandola. La sua voce era dolce, la solita voce delle persone che ti dicono "mi dispiace che sia successo". Il suo viso era stanco, si vedeva chiaramente che non aveva dormito per tutta la notte. E il suo tocco era... diverso, quasi come se si aspettasse di lì a poco una reazione negativa da parte sua.
Velocemente, Rebekah si tolse le coperte di dosso e si mise di fronte allo specchio, alzò di poco la maglia per scoprire il fianco.Quello che vide le fece perdere qualche battito: un enorme cerotto bianco.
Cominciò a sperare con tutta se stessa che quel dolore lancinante provato la sera precedente non fosse dovuto al morso, ma a un semplice squarcio con gli artigli. Non le importava che sarebbe rimasto il segno per tutto il resto della sua vita, ma i quel momento desiderava fosse così.
Prese coraggio e strappò via quel cerotto. Niente, non c'era niente.
Si lasciò cader a terra sulle ginocchia, con le lacrime che cominciavano a scendere copiosamente sulle sue guance. Isaac corse immediatamente vicino a lei, mentre cercava di consolarla.
Isaac stava parlando, stava cercando di dirle qualcosa. Rebekah riusciva a vedere che muoveva le labbra, ma non riusciva a sentirlo. Riusciva solo a sentire una voce nella sua testa che le ripeteva: "Sei un lupo mannaro adesso, rassegnati".
Cominciò a piangere ancora più forte, a urlare, a dimenarsi: era sul serio sull'orlo di una crisi di nervi bella e buona. Faceva male! Faceva male pensare che in parte era morta e che in lei c'era una bestia, un mostro, pronto a nascere alla prossima luna piena.
«Ti prego calmati!» continuava a ripeterle Isaac, ma lei non ci riusciva. La sua voce era... non lo sapeva dire com'era, le sensazioni che percepiva erano diverse, ma si stava preoccupando per la sua reazione.
All'improvviso Rebekah sentì la porta spalancarsi e vide entrare Derek e suo zio Alan. Di colpo Isaac la lasciò e lei si ritrovò di fronte Derek che le teneva il viso, anche lui provando a fare un tentativo per calmarla. Ma non serviva a niente, niente serviva. Fu solo allora che Derek la prese per le spalle e la costrinse ad alzarsi.
«Scusa» le disse.
Era quasi un sussurro il suo, e Rebekah non capiva prorpio cosa dovesse significare.
Solo quando sentì un dolore fortissimo allo stomaco capì, Derek le aveva appena dato una ginocchiata.
Fu così che chiuse gli occhi e svenne, di nuovo.
#Pov Isaac#
Come avevano potuto farle una cosa del genere? Erano solo dei vigliacchi!
Isaac era per l'ennesima volta seduto sul suo letto ad osservarla, aspettando che si risvegliasse. Sapevo benissimo cosa gli sarebbe aspettato non appena Rebekah avrebbe aperto gli occhi e si sarebbe resa conto di quello che era successo la sera prima. Avrebbe pianto. Non appena si sarebbe tolta quel cerotto si sarebbe resa conto. Però lei non aveva visto ciò che aveva visto lui, non aveva provato tutta la paura che aveva provato lui nel vederla lì a terra, con la maglietta inzuppata di sangue e con la faccia bianca come quella di un cadavere. Alla prossima luna piena si sarebbe trasformata, sarebbe diventata quello che più odiava: un lupo mannaro.
Da una parte, Isaac aspettava solo che Rebekah si svegliasse, ma dall'altra sperava che lo avrebbe fatto più tardi possibile semplicemente perché non sapeva cosa fare, cosa dirle. Come poteva guardarla e dirle "andrà tutto bene" se nemmeno lui ci credeva? Come?
All'improvviso la sentì muoversi e poi pian piano aprire gli occhi. Annaspò, si guardò intorno per un po', poi lo fissò.
«Ehi, come ti senti?» le chiese.
Se ne pentì quasi subito, però, era più che normale che non stesse bene. Come si aspettava, Rebekah non rispose; si alzò velocemente e si mise di fronte allo specchio. Si scoprì il fianco e si tolse il cerotto. Isaac poteva immaginare benissimo a cosa stesse pensando, alla stesa cosa che pensò lui la mattina dopo che Derek lo morse: non c'era più niente, nemmeno un minuscolo graffio. La differenza era che Isaac era contento, era più forte e le ferite che suo padre gli avrebbe inflitto da quel momento in poi non avrebbero più fatto male. A Rebekah, però, faceva male solo il pensiero di non avere nemmeno più un graffio e soprattutto di essere diventata un licantropo.
Pian piano si lasciò cadere sulle ginocchia, mentre continuava a piangere, urlare e dimenarsi. Lui si inginocchiò vicino a lei e l'abbracciò, ma lei non ricambiò l'abbraccio, continuava solamente ad urlare e piangere. Era come se non si fosse accorta che lui fosse lì vicino a lei.
Isaac ebbe di nuovo quella sensazione, non sapeva cosa cavolo dirle. Era il suo ragazzo, doveva fare qualcosa!
«Ti prego calmati!»
Riuscì a dirle solamente questo più e più volte, ma non serviva a niente. Di colpo la porta si aprì ed entrarono Derek e il dottor Deaton. Il suo Aplha gli fece cenno di lasciarla andare, Isaac lo fece e lui si avvicinò portandole le mani sul viso. Cercò anche lui di calmarla, invano, dopodiché la prese per le spalle e la fece alzare.
Nemmeno il tempo di sbattere le palpebre e Rebekah era svenuta di nuovo. Derek le aveva appena dato una ginocchiata in pieno stomaco.
«Ma che diamine fai?» lo attaccò, mentre Derek stesso la prendeva tra le braccia e la stendeva sul letto. D'istinto si avvicinò a lei e le accarezzò il viso.
«Era l'unico modo per calmarla» gli disse mentre guardava Rebekah.
«Le hai dato una ginocchiata nello stomaco!» gli urlò contro.
«Si riprenderà! Credi davvero che mi abbia fatto piacere?» urlò Derek di rimando.
«Ha fatto la cosa giusta, Isaac. Rebekah aveva bisogno di calmarsi» si intromise il dottor Deaton.
«Cosa facciamo quando si sveglierà?» chiese rassegnato e cominciando a pensare che fosse davvero stata la migliore cosa da fare.
«Io non lo so. So solamente che dobbiamo starle vicino» fu la risposta di Derek.
«Mettetele questo in una tazza di tè se dovesse ancora agitarsi in quel modo, io devo andare. Ho lasciato la gestione della clinica a Scott»
Sia lui che Derek annuirono alle parole del dottor Deaton, mentre dava questa fiala a Derek e sia avvicinava a Rebekah per lasciarle un bacio sulla fronte. Uscirono dalla stanza per lasciare riposare Rebekah e si recarono al piano di sotto; Deaton se ne andò.
«Vado anche io» disse semplicemente a Derek.
«Dove?» gli chiese, meravigliato.
«Non lo so. Devo solo prendere un po' d'aria»
«Quando si sveglierà ti vorrà vicino» disse Derek.
«Ma io non so che dirle, come comportarmi!» disse esasperato, mentre si sedeva sul divano.
«Dobbiamo essere forti per lei, se ci lasciamo andare anche noi sarà solo peggio» gli rispose mentre gli metteva una mano sulla spalla, cercando di calmarlo.
«Lo so, ma non ci riesco va bene? Non ce la faccio a vederla così e sapere che starà male! Che si odierà per quello che è diventata!»
Derek sospirò, ma non disse niente. Isaac semplicemente si alzò ed uscì da quella casa, addentrandosi nel bosco."Cimitero di Beacon Hills". Isaac era arrivato fin qui e non sapeva nemmeno il perché. Era come se le sue gambe avessero camminato da sole. Doveva sfogarsi, far fuoriuscire tutta la rabbia che aveva dentro da tempo, troppo tempo ormai. Arrivò di fronte la tomba di suo padre, fissò per un po' quella foto e cominciò a parlare.
«E' colpa tua. Tutta colpa tua. E' cominciato tutto da te! Se tu non avessi cominciato a picchiarmi, io non avrei accettato il morso di Derek, sarei rimasto umano e io e Rebekah saremmo stati una coppia normale come le altre. Non ci sarebbero stati lupi mannari di mezzo, non mi sarei catapultato in questo modo assurdo e adesso lei non ne farebbe parte! E guardati, mentre io ti do la colpa di tutto tu ridi. Ridi pure, ma sappi una cosa: ti odio! Con tutto me stesso. Sei stato tu la causa di tutto» disse tutto d'un fiato.
Quando finì aveva il fiatone, rimase a fissare ancora una volta quella lapide e se ne andò lontano da lì.Emme's corner:
Mamma mia che dolore scrivere questo capitolo ç-ç
Allora, secondo voi che cosa succederà adesso? Ci sarà un punto di totale rottura tra Rebekah e Isaac per mezzo del morso? Come si sentirà lei adesso e che cosa farà per accettare la cosa? Io non vi dico niente, mi farebbe piacere che mi scriveste i vostri pensieri qui sotto, e vedere poi nei capitoli successivi se ci avete preso oppure no :3 Ho bisogno di sapere che quello che sto scrivendo vi piace, o se devo chiudere la baracca... quindi mi raccomando un commentino :D
Per il resto, avete visto Teen Wolf? asdfghjkl, aiuto che stagione che ci aspetta *^*
Alla prossima, un abbraccio!
#Emme#
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You are strong, you can do it.
FanfictionNuovo misterioso personaggio a Beacon Hills. E lo sappiamo, questa cittadina i suoi misteri già ce li ha. Licantropi, cacciatori e umani vivono tutti insieme, chi in serena tranquillità e chi con qualche battibecco. Cosa potrà succedere con un nuovo...