37th; Margherite.

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Qualcuno bussa alla porta, facendomi distogliere lo sguardo dalla mia immagine riflessa allo specchio. Il vestito azzurro mi circonda dolcemente, senza evidenziare eccessivamente le curve. I capelli, sistemati in una coda leggermente disordinata, cadono lunghi sul retro della schiena, facendomi solletico a causa della profonda scollatura sul retro del vestito.

"Si?" Urlo, sperando di farmi sentire.

"Sono Harry."

Dopo essermi data un'ultima occhiata mi avvio verso la porta, sentendomi leggermente instabile sui tacchi alti che indosso. Quando apro la porta mi scontro con due occhi verdi e luminosi, contornati da splendidi ricci e un sorriso smagliante.

Harry mi abbraccia, e avvicinandosi al mio orecchio mi sussurra un "Sei bellissima." a voce bassa, come se avesse paura di farlo sentire a qualcun'altra che non sia io.

"Lo sei anche tu." Mormoro, sentendo un calore familiare incendiarmi le guance. "Dove andiamo?"

"Non te lo posso dire."

Alzo gli occhi al cielo. "Dai, dimmelo!" Mi imbroncio, sbuffando e incrociando le braccia al petto.

"Lo scoprirai quando saremo arrivati."

Dopo dieci minuti di macchina finalmente ci fermiamo, e quando mi guardo intorno noto che siamo arrivati al mare.

"Cosa ci facciamo qui?" Chiedo, sorridendo verso il riccio.

Lui sbuffa. "Quanto sei impaziente, oggi."

Io ridacchio, abbassando la testa per nascondere le guance leggermente arrossate.

Harry mi prende la mano, iniziando a strofinare il pollice sul palmo della mia mano, facendomi salire i brividi lungo tutta la schiena.

Improvvisamente si ferma, e solo ora mi rendo conto che siamo arrivati davanti ad un porto, dove sono attraccate numerose barche illuminate. Il mio sguardo oscilla fra tutte quelle, quando finalmente si sposta sul viso di Harry, che mi rivolge un'occhiata ansiosa.

"Non ti piace?" Inizia lui, passandosi nervosamente una mano sul retro del collo. "Io.. Uhm, mi dispiace. Possiamo andare da qualche altra parte, dove vuoi te--"

Lo interrompo, posando dolcemente un dito sulle sue labbra, e quando finalmente smette di parlare gli sorrido, rassicurandolo. "Forse, se mi dici quello che hai in programma di fare, potrei esprimere la mia idea."

Lui ridacchia nervosamente. "Giusto.  Uhm, pensavo ad una cena in barca, e poi restare lì a guardare le stelle."

"E' perfetto, Harry."

"Davvero?" Chiede, guardandomi sospettoso.

Annuisco, sorridendogli. "Sarà una bella serata, Riccio. Rilassati."

Lui annuisce, non molto convinto. "Voglio solo che sia tutto perfetto, non voglio rovinare niente.."

"Non rovinerai niente. Okay?" Gli sussurro, passandogli delicatamente una mano sulla guancia. "Siamo sempre io e te. Harry e Natasha. Non rovinerai niente."

Harry annuisce, ma riesco ancora a leggere il timore nel suo sguardo. "Andiamo."

La sua mano cerca la mia, e quando la trova la stringe forte. Il tremore della sua mano non mi passa inosservato, ma decido di non dirgli niente per evitare di aumentare l'agitazione in lui.

Iniziamo a camminare sul molo, fino ad arrivare ad uno yacht bianco, illuminato da diverse luci situate attorno al ponte.

"E' questa qui." Annuncia il riccio, invitandomi a salire sulla barca. Appena siamo entrambi su ci raggiunge un cameriere, che ci sorride calorosamente.

Their secret bodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora