"Devi fare qualcosa, Natasha." Louis attira la mia attenzione con queste poche parole, e subito capisco a cosa si riferisce.
E' passata una settimana da quando io ed Harry abbiamo avuto il nostro appuntamento, e da una settimana Niall e Harry non si parlano. Sul palco fanno finta di niente, cercando di scherzare tutti insieme, ma le fans si sono accorte che qualcosa non va. Si sono accorte della sottile linea che divide i ragazzi, ma fortunatamente non sono riuscite a risalire alla causa di tutto ciò.
In casa la situazione è anche peggio. Io ed Harry abbiamo deciso di andare per qualche giorno nella casa dei 5 Seconds of Summer, che è vuota dato che loro sono in America per promuovere il nuovo album. Anche se ce ne siamo andati, però, nella casa degli One Direction non c'è più quell'armonia che c'era prima di tutto questo casino.
"Cosa posso fare, Louis?" Mormoro, stanca di quella situazione. "Sai anche te che se Harry si fissa su una cosa rimane di quella idea, e Niall si è offeso per le supposizioni di Harry. Noi non possiamo farci niente, né io, né te, né nessuno degli altri ragazzi. Queste sono cose loro."
Louis sbuffa. "Allora chiudiamoli in una stanza finché non chiariscono."
"Certo, ma probabilmente prima di chiarire si prenderanno a schiaffi. Niall non sembra molto tranquillo, ultimamente. E' sempre più irritabile."
"Allora trova la spia." Risponde lui, alzando le spalle.
Mi lascio andare ad una risata ironica, che lo fa rimanere confuso. "Secondo te non ci ho già provato? E' una settimana che provo a scoprire qualcosa, e mi sta aiutando gran parte dell'FBI, ma è come se non ci fosse niente. Non c'è nessuno oltre voi che entra ed esce di qui, e dai vostri cellulari non è partita nessuna informazione."
Lui mi guarda scandalizzato. "Controlli i nostri telefoni?" Urla, la voce più alta di due note.
"Mi sembra piuttosto ovvio." Dico, ridacchiando. "Ora, mi vuoi spiegare chi è Sarah?"
Lui arrossisce. "Uhm, nessuno."
Rido. "Sicuro? Le foto che vi scambiate dovrebbero essere vietate ai bimbi come te." Dico, scompigliandogli i capelli con una mano.
Lui mi allontana la mano, guardandomi con gli occhi socchiusi. Improvvisamente scuote la testa, mostrandomi un sorriso malizioso. "Hai visto la foto, e quindi sai che sono tutt'altro che un bimbo."
"In realtà, mi sono fermata alle foto con i boxer dei minions."
"Questa cosa è oltraggiosa, non dovresti mettere cimici nei nostri telefoni. Non siamo noi quelli che devi controllare: non ci faremmo mai una cosa del genere, soprattutto non ad Harry."
"Perché soprattutto non a lui?"
Lui alza le spalle. "E' merito suo se siamo dove siamo ora. Lui ha unito il gruppo, ed è lui che ci tiene uniti. Se non sistemeremo questa cosa il gruppo inizierà a distruggersi."
Lo guardo confusa. "Distruggersi?"
"Non saremo più amici, e se non ci unirà l'amicizia allora possiamo dire addio agli One Direction, per sempre."
Scuoto la testa, come a voler cancellare quest'idea dalla testa. "Non lo permetterò, non arriveremo a questo punto."
Louis sta per replicare, ma lo sbattere della porta della villa a fianco ci fa bloccare, distraendoci. Zayn esce di fretta dalla porta, mentre quella viene riaperta da Niall. Entrambi sembrano furiosi. Non li ho mai visti arrabbiati tra loro, e questo mi spaventa.
"Come fai a non accorgertene, Zayn?" Urla il biondo, facendomi sobbalzare. "Harry ci sta distruggendo!"
"Sei così accecato dall'orgoglio da non vedere la verità, Horan!"
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Their secret bodyguard
Fanfiction"Io li ho lasciati per dimenticare, non può chiedermi questo!" Urlo contro il capo dell'FBI. "Me ne sono andata per salvare la loro vita!" Lui mi guarda apatico, come se non gli avessi appena urlato contro tutta la rabbia che reprimo dentro di me...