A quanto pare il mal di pancia non vuole passare, quindi mi ritrovo sveglia a mezzanotte, intenta a fissare un interessantissimo soffitto bianco. Continuo a girarmi di lato, poi a pancia in su, e poi di nuovo di lato, senza però trovare una posizione comoda.
Un mugolio al mio fianco mi distrae, e voltandomi mi accorgo della presenza del biondo, che mi fissa ancora mezzo addormentato. Ieri sera dovevo essere talmente stanca da non essermi neanche accorta della sua presenza.
"E' tutto a posto?"
Ti sembra che sia tutto a posto? ...Genio.
Annuisco, e torno a fissare il soffitto.
"Ti fa ancora male la pancia?"
"Un po'."
Lui annuisce, e si alza, trascinandomi con lui. "Cosa stai facendo?"
"So di cosa hai bisogno." Dice, e sorridendo inizia a trascinarmi per i corridoi, non prima di essersi assicurato di aver fatto sbattere la porta per dare fastidio a Cara.
Quando sono rientrata in camera me la sono trovata in bagno, e appena mi ha visto ha iniziato a urlare, raccontandomi di quanto Harry sia stato romantico, di quanto sia stato tenero e cazzate varie.
Andiamo, io ho visto un video dove le chiudeva la porta della macchina in faccia; non dico di essere un esperta in appuntamenti, ma questo non è il massimo del romanticismo.
A quanto pare però non siamo della stessa opinione.
Dopo pochi minuti arriviamo davanti alla porta numero 352, e Niall bussa tre volte, senza preoccuparsi di essere delicato.
Harry apre la porta, con un'espressione scocciata in viso. "Ma che caz- Oh, ciao Avril."
Io sorrido di risposta, guardandolo negli occhi.
"Ciao anche a te Harry, sto bene grazie, e te?" Borbotta il biondo, facendomi ridere.
"Cosa ti serve alle.." Inizia Harry, guardando all'interno della camera e riportando poi lo sguardo su di noi, iniziando a urlare. "A mezzanotte? Ma sei coglione?!"
"Avril non sta molto bene." Dice, facendomi arrossire sotto lo sguardo del riccio. "Quindi ho bisogno del tuo aiuto."
Harry sospira, guardandomi preoccupato. "Cos'hai?"
"Ha male alla pancia." Mi blocca il biondo, e ringrazio il cielo che non abbia specificato il vero motivo. "E ora, andiamo!"
Niall inizia a trascinarci in giro per corridoi infiniti, a cui non avevo fatto nemmeno caso.
Harry mi guarda preoccupato, con un sopracciglio alzato. "Ma cos'ha questo?" chiede.
Io ridacchio, alzando le spalle e continuando a seguirlo, finché non arriviamo ad una grande porta bianca, con su scritto cucina.
...Ora capisco tutta la fretta.
"Non possiamo entrare qui!" Sussurra il riccio, cercando di trascinarci verso la porta da cui siamo entrati.
Niall ride. "Tranquillo, ho parlato con John e ha dett-"
"Chi è John?" Chiedo.
"Il capo-chef di questo hotel, ma non è questo il punto! Gli ho parlato e potrei averlo convinto a lasciarmi entrare in cucina liberamente," Spiega. "A patto che non faccia danni."
"Ma siamo qui da mezza giornata!" Dice Harry ridendo.
Niall sorride imbarazzato, e accende le luci di tutta la stanza.
"Ora che si fa?" Chiedo, e appena mi giro a guardarli non riesco a trattenermi dallo scoppiare a ridere.
Entrambi indossano dei ridicoli grembiuli da cucina, e dei cappelli da chef.
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Their secret bodyguard
Fanfiction"Io li ho lasciati per dimenticare, non può chiedermi questo!" Urlo contro il capo dell'FBI. "Me ne sono andata per salvare la loro vita!" Lui mi guarda apatico, come se non gli avessi appena urlato contro tutta la rabbia che reprimo dentro di me...