42th; Bomba.

5K 291 66
                                    

Andrew osserva il cielo, girando su se stesso, come per imprimere nella sua mente tutto ciò che lo circonda.

Come se stesse osservando tutto ciò per l'ultima volta.

"Pensi che sopravvivremo?" Mi chiede, portando lo sguardo su di me. Lasciò cadere i lacci del giubbotto antiproiettile lungo i fianchi, mentre lo guardo negli occhi.

Occhi dove non leggo più la sicurezza di una volta. Scuoto la testa, facendo un piccolo sorriso. "Non lo so."

Lui ride, lasciandomi interdetta. Come fa a ridere ora? Siamo ad un passo dalla morte. "È buffo. Ho sempre pensato che saremmo sopravvissuti a tutto, io e te. Riuscivo ad immaginare me e te da vecchi, in due case vicine." Dice sorridendo, guardando il vuoto, mentre si lascia cadere contro il muro del capannone. "Io avrei trovato l'uomo della mia vita; probabilmente sarebbe stato Harry, perché sappiamo tutti che in fondo gli piace prenderlo in culo, e tu avresti trovato l'uomo perfetto. Entrambi avremmo avuto due figli, e me li sono sempre immaginati mentre giocano insieme nel giardino. Li avremmo protetti. Sarebbero stati lontano da questo mondo."

"E sarà così. Avremo i nostri splendidi bambini, e li vedremo giocare insieme nel cortile. Ti ci vedi? Me e te con i capelli bianchi!" Una risata, per quanto possibile in questo momento, lascia le mie labbra, perdendosi nell'aria.

"Io e te saremo dei nonnetti fighi!" I suoi occhi si fanno lucidi mentre porta lo sguardo su di me, cercando di sorridere.

Mi inginocchio davanti a lui, prendendogli le mani e stringendole forti. "Lo saremo. Te lo prometto, Andrew."

Le sue mani mi attirano verso il suo corpo, mentre mi abbraccia come non aveva mai fatto. Il suo volto si appoggia sulla mia spalla, mentre le sue mani spingono la mia schiena contro il suo petto.

"Ti voglio bene, Natasha." Dice, staccandosi di poco e guardandomi negli occhi. "Voglio che tu lo sappia, qualunque cosa succeda dentro a questo capannone. Prometti che te lo ricorderai, che ti ricorderai di me per sempre." I miei occhi si appannano leggermente mentre annuisco.

Restiamo abbracciati ancora qualche minuto, mentre il contatto con i nostri corpi ci trasmette a vicenda tutto quello che non diciamo. Le nostre bocche restano sigillate, perché entrambi sappiamo che non abbiamo bisogno di altre conferme se non questa. Abbiamo bisogno di sapere che l'altro c'è, e che ci sarà.

"Andiamo." Mormora Andrew, allontanandomi dal suo corpo.

Lo guardo, non del tutto convinta. "Sei sicuro? Possiamo anche rimandare. Magari di qualche minuto, o ora.. Magari anche anno."

Lui scoppia a ridere. "Non eri te quella che voleva che tutto finisse?"

"Si, ma non voglio perderti. Non voglio neanche avvicinarmi ad un eventuale rischio. Se tu muori, a me non rimane più nessuno."

"Noi sopravvivremo." Mi dice, guardandomi negli occhi. "Pensa solo a questo. E quando tutto questa merda sarà finalmente finta, andremo a riprenderci Harry. Okay?"

"Okay, andiamo!"

Insieme ci avviamo verso l'entrata del capannone. Le armi già in mano, gli sguardi vigili e i riflessi pronti. Passo dopo passo arriviamo alla porta d'ingresso, la mia mano si avvicina alla maniglia e sto per aprirla, finché Andrew mi blocca.

"Aspetta," Dice, posandomi una mano sulla spalla. "Non possiamo entrare dall'ingresso principale, sembra una presa per il culo! Ci sarà sicuramente qualche bomba, o qualcuno pronto a spararci."

Alzzo gli occhi al cielo. "Non stiamo andando contro l'Isis, Andrew. É Kyle, e per quanto sadico possa essere, a lui piacciono gli scontri faccia a faccia."

Their secret bodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora