4. Cinema e Liam.

150 15 4
                                    


"Non vale accorgersi di quanto vale
qualcosa solo quando li ha persa.
Bisogna rendersene conto subito e fare
qualsiasi cosa per tenersela."

***

Liam è uno dei ragazzi più cari che io abbia mai conosciuto in vita mia.

Non si è mai tirato indietro quando qualcuno di noi ha avuto bisogno del suo aiuto ed è presente anche adesso, quando questa sera in preda alla disperazione, l'ho chiamato per chiedergli di venire al cinema con me.

Così abbiamo preso i pop- corn, ci siamo seduti nei posti centrali delle ultime file come piace a me e commentato ogni singola scena come ci piace fare. Liam ne ha visti parecchi, ama guardarli e apprezza solo quel genere di film che abbiano determinate caratteristiche che puntualmente cambia, il resto è tutta spazzatura. Per questa ragione e per molte altra ancora, guardare un film con lui diventa sempre una lezione scolastica, che apprezzi i primi venti minuti divenendo solo noiosa e terrificante minuti dopo.

<<Senti Liam, non puoi dire sia stato uno schifo di film perché non è così! >> La cosa che più mi diverte è contraddirlo. Gli si forma una leggere ruga in mezzo agli occhi tanto carina che potrei rimanere li ad osservarla per ore senza smettere mai di amarla; ma soprattutto, adoro quando scuote la testa come un bambino.

<<No, no, Zoe per favore smettila>> e scuote la testa. <<Sono venuto al cinema con te, ho acconsentito a guardare quel film di Green qualcosa che odio, ma non dirmi che non possa esprimere il mio disprezzo!>> dice.

<<Aaah>> sollevò gli occhi al cielo delirante. <<Sei insopportabile!>>

Non lo credo veramente, ma quando ci sono di mezzo film lo detesto. <<Hai i paraocchi, ragazzo mio!>>

<<Non è vero!>>

<<Adesso ho anche fame>>

<<Lavori in un ristorante e non hai mangiato nulla prima di venire al cinema?>> Mi prende in giro, ma so che lo sta facendo solo per farmi arrabbiare. La sua espressione maliziosa non lo nasconde.

<<Senti bello, non farmi arrabbiare. Altrimenti niente più cibo gratis per te e i tuoi amici sotto stress, sfigati, mezzi artisti e nullafacenti!>>

<<Oh andiamo, non puoi farci questo!>>

<<Si che posso>> dico con un sorriso minaccioso.

Quando Liam ha bisogno di studiare lo aiuto come posso e l'unico mio mezzo a disposizione è il cibo del McFly preparato da Max, che puntualmente consegno in casa sua quando inizia la sessione di esami. Credo stia preparando la tesi anche lui, ma dice che non ha ancora in chiaro cosa vorrebbe fare dopo perciò preferisce cullarsi sulle spalle dei genitori Payne ancora per un po'.

Sorride dolcemente afferrandomi per la vita e portandomi così vicina a lui che i nostri visi si sfiorano per una manciata di secondi. Le mie mani fredde sentono il calore del suo petto coperto da una semplice t-shirt di cotone bianca. <<Lasciami>>

<<Se mi giuri che non mi priverai mai della cucina di Max>>

<<Altrimenti?>> rispondo con aria di sfida spostando la paletta del suo cappellino nero da baseball. Ci fissiamo intensamente, mentre fermi sul marciapiede la gente guarda sorridendo di sottecchi, attendendo che qualcuno dei due dica qualcosa all'altro. Penso che la cosa possa sembrare parecchio ambigua se non sapessi che siamo solo amici e che questo modo di fare così espansivo faccia parte del suo essere se stesso; gli piace avere un contatto diretto con le persone, toccarle, guardarle intensamente, sentire il loro calore e dimostrarlo nel momento che l'occasione si presenta.

Liam è tutto il contrario di Zayn, questo è certo. Ammetto di apprezzare la sua timidezza.

<<Altrimenti niente più film in preda alla pazzia, dopo una lunga giornata di lavoro!>>

Mi allontano con una mossa veloce chiudendo gli occhi in due piccole fessure. <<Non ne saresti capace>> sibilo con un tono piuttosto enfatizzato, come se fossimo in un film West e lui fosse il mio nemico con la sua pistola in mano pronto a sparare quando meno me lo aspetto.

<<Non sfidarmi allora!>> Ci guardiamo per qualche secondo ancora facendo calare il silenzio tra noi, ma senza che questo si trasformi in imbarazzo. Sarebbe impossibile poter esserlo, visto che fin da subito abbiamo avuto un'alchimia che con pochi amici riusciresti ad avere.

Vedo in lui il fratello mai avuto, il ragazzo buono e caro che ogni donna su questa terra dovrebbe conoscere per sapere che esiste anche altro. Ma qui il problema maggiore è che se non è bello e dannato non ci proviamo nemmeno.

<<Zayn?>> chiedo, mettendo fine al nostro stupido gioco di potere.

Avrei voluto scrivergli o chiamarlo, ma non sono esattamente la persona giusta in questo momento della sua vita. So quanto possa essere fragile e lo sono anche io, non sono brava in questo genere di cose. Ha bisogno di qualcuno più intraprendente come Liam o Mercedes, io potrei solo consigliargli di lasciare Rosmary. <<Lo hai sentito dopo mercoledì?>>

Annuisce facendosi improvvisamente serio. <<Gli ho suggerito di partire, lasciare Londra per un po', magari potrebbe tornare a casa sua, a Bradford!>>

<<Come a Bradford?! Ti sei ammattito pure tu>> Zayn non può tornare a casa e lo urlo a gran voce in mezzo alla gente che cammina al nostro fianco indifferente del fatto che gli occhi di tutti siano rivolti a me. Il solo pensiero che non potrei rivederlo per mesi mi fa star male.

<<Ha bisogno di capire cosa vuole fare da grande, abbiamo ventidue anni e nulla di certo. Capisci che non può vivere in questo modo?>>

<<Si, ma con Rosmary come farebbe?>>

La mia domanda per quanto sia stupida lo fa ridere, farebbe ridere anche me se non fossi cosi disperata dalla semplice idea di Zayn lontano da Londra . <<Zoe ma cosa dici? Lasciare Londra significherebbe lasciare finalmente anche lei>>

Non mi piace. <<Non sono d'accordo, parlerò con lui>>

Uno dei miei maggiori difetti (e io ho molti, fisici e non) è  quello di non sapere ascoltare; quando qualcosa non va per come io vorrei mi chiudo e ne sono così consapevole che so per certo Liam abbia deciso di proposito di non rispondere più perché finirebbe tutto per diventare un grande litigio rovinando la nostra serata insieme questa sera.

Siamo ormai sotto casa mia e Liam sale come è sua abitudine fare, ogni tanto è rimasto anche a dormire quando era troppo ubriaco o disperato per fare anche solo un passo. Continuando a ridere e commentare il film facciamo le scale fino al terzo piano e rubandomi le chiavi di casa mi obbliga ad urlare di smetterla se non vuole mettere fine alla nostra amicizia per sempre, ma quando finalmente apriamo la porta tutto mi sarei aspettata di trovare tranne quello che i miei occhi vedono. Sono pietrificata.

<<Oddio>>

<<Mercedes!>>

<<Zoe, Liam!>> I volti di tutti sono sconvolti.

Dedico questo capitolo alle mia amica, che molte di voi conoscono come Moonlight92.

Grazie per la copertina donna <3

Me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora