Cercavo tra la folla di gente che lo acclamava qualcuno che potesse dirmi che tutto quello fosse solo un incredibile sogno. La canzone era la mia, il nome da lui pronunciato è il mio. Cosa significa?
"Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni" vorrà dire qualcosa? I nostri sogni possono avere la meglio su di noi a tal punto che ciò non è reale ci appaia invece reale? Sono confusa. Lo ammetto.Una delle guardie mi fissa attentamente, percepisce il mio stato confuso ignaro del motivo. Ma ha anche lui sentito quel nome?
Una ragazza piange di gioia, continua a ripetere quanto quello sia il giorno più importante della sua vita e non smette di ringraziare la madre che le ha permesso di realizzare il suo sogno.
È felice.
Anche io lo sarei, se quell'unica parola non fosse stata pronunciata. Sempre che sia così.<<Avete sentito qualcosa? Mi sembra di aver capito che alla fine dell'ultima strofa abbia pronunciato il nome di una ragazza. Possibile?>> Chiedo ad uno dei gruppettoi al mio fianco.
Una delle ragazze mi guarda stranita scuotendo la testa ignorante su ciò che le chiedo. Un'altra sogghigna prendendomi in giro. L'altra ancora non bada neanche a me.
<<Siete certe?>>
<<Se Niall avesse pronunciato il nome di una qualche ragazza lo avremmo sentito>> sputa velenosa una di loro storcendo il naso per la mia insistenza.
<<Ti sarai sbagliata>> Aggiunge.
In risposta sorrido educata, certa però che qualcosa abbia detto, che non me lo sono sognata.Niall parla con le fans, ride e saluta alcune di loro che perfino da qui si sentono urlare.
Ricordo che uno di quei tanti sorrisi è stato solo per me fino a non molto tempo fa, ingenua e illusa.
Lo sono anche adesso, quando ho deciso di prendere parte a questo concerto insistendo con tutta me stessa andando in lotta con Harry, mai sicuro delle scelte che decido di compiere.
<<Ragazze siete fantastiche>> Parla al femminile, sa anche lui che la stragrande maggioranza del pubblico è al femminile, gli unici ragazzi sono quei poveretti obbligati e solo una piccola percentuale è qui realmente per lui. Eppure Niall fa della musica adatta a tutti, lo stesso Liam ha ammesso la sua bravura e più volte l'ho beccato ad ascoltare qualcuna delle sue canzoni.Sono frastornata è preoccupata che sappia io sia qui. Non volevo sapesse: sarei stata una delle tante, una delle tante ragazze urlanti e sarei andata via come tutte quante una volta finito il concerto. Ma ora, ora più che mai, ho voglia di vederlo, di sapere se quel nome pronunciato sia stato reale o frutto della mia ingenua immaginazione ancora una volta illusa. Quando ami, quando sei incondizionatamente legata ad un'altra persona, tutto ciò che lo riguarda pensi sia anche affare tuo; non lo fai certamente per convinzione, lo fai più per illusione, speranza, di essere la donna speciale tanto quanto lui lo è per te.
Sorrido.
Non sono ancora guarita, forse non ho nemmeno provato a dimenticarlo per davvero. Ho solo finto. Se lui mi avesse cercata, chiamata, sarei corsa, la debolezza insita nell'amore in se ti fa dimenticare cosa sia l'orgoglio. Diventi un'illusa, in ogni istante della tua vita speri.
Non vorrei farlo, ma lo faccio. Stolta. L'ho sempre pensato, ad oggi ne ho anche una certezza.<<Signorina va tutto bene?>> Una delle mie guardie si avvicina sfiorandomi ad un braccio, non così chiaro da farlo notare agli altri ma abbastanza da accorgermene.
<<Si..si, grazie>> rispondo incerta.
<<Dobbiamo Andare via, tra poco qui ci sarà una gran confusione. Non vorremmo succedesse qualcosa..>>
<<Cosa vuole che mi accada ad un concerto per ragazzine!?>>
Storce il naso, spostando la sua attenzione nel restante gruppo avvisando del cambio di direttive. Harry sa bene che non sarei mai andata via prima che il concerto finisse, ma ci ha comunque provato. Vuole sempre avere l'ultima parola, gestire le mie scelte in funzione della scusante.Voglio godermi ogni singolo momento di questa serata e sto ingenuamente sperando in un finale diverso. Perché mentire: voglio vederlo.
Quando le luci si abbassano il cuore mi inizia a battere forte, sempre più forte, cerco di captare ogni informazione che possano farmi giungere a lui, alcune delle stesse ragazze di prima dicono che Niall uscirà da dietro il teatro raggiungendo la sua auto pronta ad attenderlo come ad ogni fine concerto. Dicono che se riescono a fare in fretta potrebbero anche incontrarlo. Devo essere anche io li.Mi spingo tra la folla avanzando con forza raggiungendo l'uscita; alle mie spalle le guardie chiamano ripetutamente il mio nome, così corro veloce con il fiato spezzato dall'ansia di rivederlo. Ho paura. Anche altre ragazze corrono come me e tutte allo stesso modo sperano di incontrarlo. La borsa mi è di intralcio, la prendo in braccio continuando a correre, mentre sento continuamente alle mie spalle il mio nome. Una sbarra di ferro mi separa da Niall, sono secondi, attimi di attesa mentre esce fuori dalla porta di emergenza e aiutato da alcuni suoi uomini tira via una delle sue chitarre in spalla.
<<Niall!>> Urlo, ma non sono la sola a farlo. <<Niall!!>> Ancora più forte.
Saltello sul posto sperando si accorga di me e le guardie sono più vicine, ormai troppo.
<<Cazzo Niall, girati!>>
Si volta.
Non che abbia sentito la mia voce, ma è sufficiente.
Due occhi azzurri fissano le ragazze, fissano me. Un secondo, un instante. Ho come l'impressione che tutto sia ancora come è sempre stato tra noi: il mondo si assenta.
<<Niall>> Chiamo ma con voce pacata, con la presunzione di credere e sperare che possa finalmente sentirmi.
Non accade nulla.
Continua a salutare alcune ragazze. I suoi uomini lo spingono in auto e le mie guardie mi tirano per un braccio.
<<Signorina..!>> Lo stesso uomo mi tira via. Stavolta ha meno tatto, è sicuramente nervoso a causa della mia caparbietà a non mollare la presa alla ringhiera di ferro.
<<Aspetti un momento, solo un momento..>> Lo supplico.
Agitandomi.
<<Niall, cazzo, guardami...!!>>
Ed è quello, il momento esatto nel quale i nostri occhi si incontrano per una frazione di secondo. Il suo sorriso svanisce, il suo stupore è visibile sul suo volto raggelato. Non si aspettava sicuramente di rivedermi, di trovarmi qui questa sera dopo tutto questo tempo.
<<Zoe>> Mi chiama a sua volta e ne sono felice.
<<Niall>>
Supera due delle guardie e si spinge fin vicino a me. <<Zoe, cosa ci fai qui?>> È preoccupato, felice, scontento?
Non lo capisco, non ho modo di farlo perché la guardia continua a tirarmi via e io, allo stesso modo, nel verso opposto. Una lotta, come tutte le altre volte lotto.
<<Zoe, ti prego rimani>>
<<Niall chiamami, devo andare, ma tu chiamami>>
<<Come posso...?>>
<<Chiama Mercedes>> Sono le mie ultime parole, dopo di che lo vedo sparire tra la folla di ragazze impazzite.<<Lei è un'incosciente, si rende conto di quello che ha fatto!?>> L'uomo urla, ma figurati se lo ascolterò. Niall era lì, io l'ho visto, lui vuole vedermi.
Sono così felice, così speranzosa. Lo amo, lo amo così tanto che il resto non conta.Non ho una frase adatta a questo capitolo. Mi aiuterete voi? Grazie.
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Me.
RomanceLa vita di qualcuno può improvvisamente cambiare: un nuovo nome, un nuovo paese, dei nuovi amici. Affrontarla metterà > di fronte a molte difficoltà, fino al punto in cui la sua Me non sarà più riconoscibile. Amore, amicizia, inganno, vite e cambi...