20. Drink.

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È il mio cuore il paese più straziato.
-Giuseppe Ungaretti

***

Non ho più avuto notizie da parte di Mercedes in merito alla storia di Niall né io ho più chiesto a lei che fine avesse fatto. È trascorsa più di una settimana e alla fine ho lasciato correre per il momento, rendendomi conto che sarebbe un'assurda pazzia impelagarmi in una situazione più grande di me, ora come ora. Alle volte credo di essere solo trasportata dagli eventi attorno e che le mie scelte, il più delle volte, siano spinte dal fervore che scaturisce un'emozione forte.
Che poi sono davvero forti emozioni? Non lo so.
Amo davvero Niall? Credevo di sì.
È tutto un continuo domandarmi se è giusto o sbagliato, se è reale oppure no, se ne vale la pena o è meglio mollare la presa. Se Niall mi avesse voluta davvero avrebbe fatto sì che la storia tra noi non terminasse, avrebbe fatto di tutto pur di non allontanarmi. Invece l'ha fatto, mi ha ferita e umiliata. A questo punto inizio a credere che davvero sia giusto voltare pagina per sempre.
<<Ti va se stasera andiamo a fare un giro?>>
Liam alza lo sguardo dal giornale, oggi la caffetteria è chiusa ergo noi abbiamo una giornata di riposo.
<<Sarebbe bello fare qualcosa, uscire a prendere da bere, come qualsiasi altro ragazzo o ragazza della nostra età>>

Con Mercedes le serate non mancavano mai, era lei l'anima della festa. Io, Zayn e Liam assecondavamo solo le sue improvvise pazzie. Erano divertenti.

Mi guarda distrattamente sfogliando una nuova pagina.
<<Si... Sarebbe bello>>
<<Davvero?>> Esulto.
<<Si>>
<<Ok>>

Corro in camera recuperando il mio telefono e scrivendo un messaggio immediatamente a Harry avvisandolo della serata, non è invitato ovviamente però avvisarlo sembra il minimo. Chiederò anche a Martha di venire con noi, sono certa non vede l'ora di trascorrere un po' di tempo con Liam anche se lui non sarebbe molto d'accordo. Non ho ancora ben chiaro quale siano le sue intenzioni con quella ragazza: alle volte credo ci tenga, altre sembra non la guardi nemmeno e noto come lei, invece, cerchi continuamente le sue attenzioni indossando una maglietta nuova o sollevando i capelli come piace a lui. È strano. Ho già detto a Liam che dovrebbe buttarsi, ma alla fine ignora anche me e cambia argomento.

Viviamo in un mondo con gente dalle idee bizzarre per la testa: mai nessuno che possa pensarla allo stesso modo, mai nessuno che ricambi il sentimento senza girarci troppo attorno; hanno tutti un incommensurabile paura di amare che non capisco mai per quale ragione allora Dio abbia inventato un sentimento tale, perché far sì che la gente ami se poi alla fine non è disposta a farlo? Preferiscono soffrire. Che stupidata. Soffrire d'amore non è da idioti? Si soffre per mille mali nel mondo, metterci anche l'amore sembra un'assurdità che stento a credere possa davvero essere reale, eppure la gente lo fa di continuo.

A Martha: Stasera usciamo
Da Martha : Wow.. Si!
A Martha: per locali a spaccarci!!
Da Martha: Viene anche Liam?
A Martha: perché non lo domandi a lui?
Da Martha: Pff.. Non rompere! A dopo

Dicevamo? La gente vuole farsi del male, poi la masochista sono io che inseguo un amore non corrisposto di sicuro. Afferro il mio telo da bagno e le mie creme decisa a farmi bella per questa sera; apro l'acqua in doccia, calda ma non troppo, Los Angeles è una città calda a differenza di Londra, i bagni caldi o i the non sono sicuramente per la meglio qui.

Mi spoglio del pigiama indossato per tutta la mattina, intingo il primo piede poggiandolo sulla piastra in ceramica bianca e poi velocemente entro anche il secondo chiudendo la porta a soffietto di plastica della doccia. Bagno prima le mani a modi coppa, poi lentamente mi immergo del tutto.

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