7. Sogni.

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"Siamo al mondo per essere veri,

Non perfetti."

-Erich Linder

***

<<Buon giorno dormigliona!>> Mercedes compare in cucina con una faccia cadaverica spaventandomi. <<Wow>>

<<Cosa è quella faccia?>>

<<Non ho dormito molto bene>> Spiega sedendo su uno dei due sgabelli, rossi, in cucina.

Silenziosa prende del caffè americano,come piace a lei, mentre la guardo cercando di capire cosa l'abbia potuto disturbare.  In realtà da un paio di giorni sembra preoccupata ora che ci rifletto bene, come se qualcosa le stesse mettendo pressione.  Ma non me ne sono preoccupata sapendo che sta lavorando tutte le notti alla sua tesi perché ha voglia di concludere il prima possibile, ma non credevo potesse metterla a dura prova fino a questo punto.

<<Vuoi dei cereali?>>

<<No, voglio solo il mio caffè e sperare che questa...>> dice indicandosi il viso. <<Sparisca entro le prossime ore>>

<<Oggi hai solo il turno di sera>> Le rammento.  Ma anche questo la infastidisce, così finisco per consumare la mia colazione in silenzio. Mercedes nervosa non è uno di quei spettacoli per cui pagherei. Preferisco lasciare che le passi piuttosto che sorbirmela in preda all'agitazione.

Questa mattina ho un po' di tempo a disposizione che sfrutto per fare un giro per i negozi anche senza compare nulla, solo per il gusto di godermi del tempo libera da ogni impegno. Se Zayn fosse stato qui gli avrei chiesto di raggiungermi e avremo passato del tempo insieme e avremo parlato, magari del suo lavoro oppure del mio, o ancora meglio mi avrebbe raccontato dei suoi nuovi disegni e di quelli che non è riuscito a terminare. È  un bravo artista se solo avesse impiegato tutte le sue forze per realizzare il suo sogno, so che forse è anche colpa nostra che gli abbiamo sempre detto di pensare prima di tutto a qualcosa di più concreto lasciando i sogni in un secondo piano.

Il problema è che non volevo abbandonasse per sempre quello che gli piace fare, credevamo solo di fare il suo bene dicendo che prima di tutto gli sarebbero serviti dei soldi; ha solo colto il lato più semplice del nostro suggerimento. Abbandonando il  suo sogno non avrebbe dovuto fare i conti con se stesso se non avesse funzionato, in questo modo può sempre dare la colpa alla mancanza di soldi o di sostegno. Può prendersela con tutti tranne che con sé stesso.

Da Mercedes : Faccio tardi, posso prendermi tutto il pomeriggio libero?

Ecco un'altra persona che avrebbe bisogno di una bella ramanzina prima o poi.

A Mercedes: Potresti evitare? Lo sai che questo mi mette nei guai con gli altri.

Da Mercedes : Bella amica! Non ti chiedo mai nulla.

A Mercedes : Va bene.

Scrivo mal volentieri.

Così sono costretta ad iniziare la giornata prima del previsto per prendere il suo posto. In settimana cerco sempre di lasciarli liberi per permettergli di fare ciò che per loro è molto più importante che lavorare in un ristorante, ognuno ha un sogno e tentano ogni giorno di riuscire a realizzarli. Il mio è così banale a confronto che non ne parlo mai con nessuno per vergogna. Ma esiste e mi piace molto.

<<Buon giorno a tutti>>

<<Ben arrivata>> dicono in coro i ragazzi.

Il mio sogno è quello di poter essere un giorno padrone di questo posto. Il signor Brown mi ha promesso che venderà solo a me, anche se dovessero esserci offerte più vantaggiose terrebbe in considerazione solo la mia. Così mi impegno risparmiando ogni singolo centesimo per arrivare alla cifra che serve. So quanto vale il McFly e non lo pagherei mai meno del suo valore, nonostante il signor Brown accetterebbe qualsiasi cifra.

<<Abbiamo prenotazioni per questa sera?>> raggiungo il taccuino poggiato alla cassa, ma nulla che non possa essere risolto nel giro di qualche ora. In settimana succede che il lavoro scarseggi, ma non è una preoccupazione. Nel week end è tutta un'altra storia e riusciamo ad avere un incasso sufficiente per poterci permettere qualche cliente in meno durante la settimana.

<<Ciao Zoe>>

<<Ciao Max, come va?>>

<<In cucina calma piatta>> sorrido annuendo. A Max piace lavorare perché prima di ogni cosa quello è anche la sua passione; proprio come me si impegna affinché tutto vada sempre a buon fine. Più volte abbiamo anche pensato di diventare soci, ma lui ha una famiglia e sarebbe molto più dura affrontare un'impresa come quella di comprare un ristorante.

<<Mercedes?>>

<<Ha chiesto anche il pomeriggio libero, abbiamo poco lavoro quindi non penso sarà un problema lavorare con un cameriere in meno>> ovviamente Max non è del mio stesso parere, ma sa di non poter dire parola.

Quando si tratta di Mercedes prima di tutto entra in gioco la nostra amicizia e sanno che la difenderei comunque, anche di fronte all'evidenza. Il suo sogno è sicuramente un altro in fondo: tornare a casa sua con la tanto desiderata laurea per promettere un futuro migliore alla sua famiglia. Non sono ricchi, hanno bisogno che qualcuno li aiuti in qualunque modo possibile e vedo i sacrifici che compie ogni giorno per poterli aiutare in qualsiasi modo.

Nonostante i mille difetti è una ragazza d'oro.

<<Potremmo prendere un nuovo cameriere che ne pensi?>>

<<Perché?>> Non capisco questa necessità.

Max solleva le spalle come se non ci fosse una reale ragione, ma so che c'è. <<Pensavo potrebbe farci comodo quando qualcuno dei ragazzi manca>>

<<So cosa vuoi dire Max>> sospiro. <<Ma Mercedes avrà sicuramente avuto dei buoni motivi per non essere adesso qui>>

Per il resto del pomeriggio non succede nulla di che, fino a sera quando arriva qualche cliente. Ma anche li calma piatta.

Da Liam: Sei a casa?

A Liam: No, perché?

Da Liam: Nulla. Ci vediamo dopo?

A Liam: va bene.

Liam è uno scansafatiche negli ultimi tempi. Trascorre la maggior perte del suo tempo a ciondolare da casa nostra a casa sua passando per il market rifornendoci di ogni schifezza, piuttosto che concludere il suo percorso di studi. Quella sera, dopo il cinema, sapevo che la storia del non sapere cosa volere della vita fosse solo riferito a se stesso: Liam non ha ancora un sogno.

Quello che molti non vogliono capire è che i sogni esistono per tutti, ma non sono per tutti uguali né nascono allo stesso modo. Ci sono quei casi eccezionali dove i sogni nascono quando meno te lo aspetti, guardando un film, conoscendo qualcuno; non è facile, lo so, bisogna solo intraprendere più strade possibili e capire con il tempo quale sia più giusta da coltivare e quale invece lasciare in un angolo. Il trucco sta nel provarci. E lui non lo fa.

Sono le undici e abbiamo finito. Faccio come ogni sera tutte le mie cose, chiudo il locale, percorro la strada di casa, le scale fino al terzo piano e apro la porta....

Ma Mercedes non c'è!

Non badate all'orario però ci tenevo a spiegare che anche se molti punti risultano poco chiari presto lo saranno.

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