14. Odio Harry.

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"Le cose più belle nascondo all'improvviso. E' inutile dannarsi, è inutile programmarsi gli amori, le giornate, le cose da fare. Le cose più belle ti colpiscono quanto meno te lo aspetti."

-Live is Life

***

<<Grazie dottore, grazie infinite!>> Con le lacrime agli occhi per la gioia, sono commossa.

<<Signorina, per favore, la smetta>>

<<Lei non capisce: è la prima cosa che inizia ad andare per il verso giusto dopo settimane, è importante!>>

Sinceramente non credevo alle sue parole quando diceva che trascorsa una settimana mi avrebbe finalmente tolto questo coso, eppure ha mantenuto la promessa.

<<Dovrà fare un paio di esercizi con questa pallina, preferirei che fossero giornalieri ma non esageri>>

<<Va bene>> Prendo la pallina di gomma, sembra più una pallina anti stress. Mi ci vorrebbe proprio.

<<Adesso sparisca!>> Scherza, ma so che in fondo lo pensa per davvero.

<<Potrei sempre rompermi qualche altro arto e tornare presto da lei, in fondo è stata una bella esperienza...>>

<<La prego signorina Simpson, se ne vada!>>

In questo momento mi sento molto Liam e nel dottore rivedo me stessa: è la scena di routine tra noi e trascorrendo molto del mio tempo con l'unico amico rimastomi inizio a comportarmi allo stesso modo.

Con la mia pallina anti stress in mano, allegramente, cammino senza una meta; potrei andare a lavoro, ma oggi non ne ho voglia e ho bisogno di una pausa anche da quello. Max dice che sta procedendo tutto bene e per quello che riguarda prenotazioni o rifornitori posso tranquillamente fare tutto da casa. Non potrebbe andare meglio.

E sono le ultime parole famose...

Perché il meglio è solo un finto travestimento che si aggira nei panni di un giovane ragazzo di nome Harry; mi ha gentilmente chiesto di raggiungere il suo ufficio con una certa urgenza. Non ne capisco la ragione, ma faccio come mi dice preoccupata che possa rendere la situazione più complicata. Sarebbe da sciocchi rovinare una giornata cominciata per il verso giusto, soprattutto quando non ricordo più a quando risale l'ultima.

<<Ciao Harry>>

E' seduto con le gambe poggiate sulla scrivania intento a leggere alcune delle sue solite cartelle colorate, che tanto sembra adorare, e l'espressione corrucciata.

<<Ciao Zoe, siediti>>

La sua espressione non cambia neanche quando tento un enorme sorriso mostrando la mano finalmente libera e neppure quando tento di raccontare una barzelletta che ovviamente non capisce.

Non ha molto senso dell'umorismo il ragazzo.

<<Come mai mi hai chiesto di venir qui?>>

Sospira poggiandosi alla sua poltrona osservandomi serio con i suoi occhi verdi, profondi. Quei due occhi incutono timore, li ho sempre odiati. Non che Harry si possa odiare, ma credo voglia essere preso sul serio dagli altri per questa ragione tiene sempre il muso o dice e fa cose solo da persona matura.

<<Stai continuando a frequentare quel tipo?>> Domanda di getto.

<<Intendi Niall? Si, ci stiamo ancora frequentando>>

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