IV - Shadow of the Girl

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ISAIAH
Cazzo, non sapevo che fare. La guardavo respirare affannosamente e sudare mentre si dimenava e stringeva con forza il lenzuolo. Era successo tutto troppo in fretta, mi ero fatto guidare dall'istinto.

Quando mi accorsi anche io delle parole incise sulla carne di quel povero animale era troppo tardi. L'urlo che lanciò Ombra fu come una spada affilata di paura allo stato puro. Feci appena in tempo a vedere lo strato di terrore vhe copriva i suoi occhi scuri che svenne con ancora il cervo addosso. Spaesato e ancora sotto shock le misi una mano sotto la schiena e una dietro le ginocchia e la issai verso il mio petto; sudavo e lei tremava. D'istinto la portai a casa mia, non lontano da lì e di corsa la feci sdraiare sul mio letto.

Era da un'ora che la guardavo aspettando che si svegliasse, ma non dava cenno di ripresa. Inconsciamente si dimenava e gridava, mentre io non sapevo che fare. Vederla così mi distruggeva: così fragile, così vulnerabile, così distrutta. Quella era solo l'ombra di quella che era realmente: una ragazza forte, intelligente e astuta. Quella era l'ombra della mia Ombra.
Mi allontanai per prendere un bicchiere d'acqua e una boccata di aria fresca. Non avevo intenzione di chiamare Simon, avrebbe dato sicuramente la colpa a me come il resto del suo branco. Neanche Jade sarebbe stato di aiuto, per non parlare di Angel. Sbuffai esasperato: cosa cavolo mi era saltato in mente? Perché portarla qui e non lasciarla davanti la porta di Simon e andare via?
Un urlo più forte degli altri mi fece sobbalzare. Corsi verso la camera, saltando la sedia che avevo messo affianco al letto e rimasi pietrificato accanto lei.

- Aiuto! Qualcuno mi aiuti! Lasciami andare, ti prego! - gridò mettendosi a sedere, sempre in uno stato di dormiveglia. Istintivamente mi infilai a letto con lei e allungai le mani per stringerla e farla stendere affinché si addormentasse, ma ricevetti in risposta un graffio lungo tutto l'avambraccio. Trattenni lo sfoggio di linguaggio colorito mentre lei sbraitava e menava gli artigli. Cazzo, se andava avanti così mi avrebbe cavato un occhio sicuramente.

- Non toccarmi, togli quelle mani da me! - no, non stava andando proprio bene.

- Hey, lupetta, ritira gli artigli che finisce male -

Niente. Pensa Isaiah, pensa. Sei o non sei l'Alpha? Oh, al diavolo, non mi sarei fatto sconfiggere da una ragazzina in crisi isterica. Così, feci la cosa più naturale che mi venne in quel momento.

On a dark desert highway, cool wind in my hai

Warm smell of colitas, rising up through the air

Non seppi come o perché, ma Ombra appena sentì le prime parole sembrò fermarsi. Convinto che se mi fossi fermato avrebbe ricominciato, continuai.

Up ahead in the distance, I saw a shimmering light

My head grew heavy and my sight grew dim

I had to stop for the night


- Xander? - sussurrò. Chi? - Xander sei tu? Sei qui? -

Si sdraiò e mi cercò a tentoni con la mano, trovando il gomito con cui mi reggevo. Lo strinse forte, come se non volesse lasciarmi andare. Come se fossi la sua ragione di vita.

Rimasi un po' interdetto: certo, non era la prima volta che una donna mi toccava, ma c'era qualcosa di così disperato nella sua presa che mi scombussolò completamente.

There she stood in the doorway;
I heard the mission bell
And I was thinking to myself,
"This could be Heaven or this could be Hell"
Then she lit up a candle and she showed me the way
There were voices down the corridor,
I thought I heard them say...

The Alpha's WarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora