XXXV -

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Mio fratello iniziò a camminare verso Peter con una calma terrificante, passandosi una mano tra la chioma candida.

- Quindi le voci su di te sono vere - disse come se fosse una battuta divertente.

- Tu... tu sei.. ! - 

- Xander, facciamola finita - tuonò Simon da dietro le mie spalle. Insieme aiutammo Isaiah ad alzarsi, ma la mia attenzione era tutta per quell'uomo che credevo non avrei mai più rivisto. Non l'avrei lasciato andare di nuovo.

- Lo so Simon, ma prima fammi mettere in chiaro un paio di cose - 

Nessuno lo vide muoversi, dopotutto era la furia bianca. Neanche Peter vide il calcio che atterrò sul suo ginocchio torcendolo con un suono raccapricciante. Il Demone Lupo lanciò un grido disumano mentre cadeva a terra.

- Questo è per avermi tolto il piacere di uccidere Kalar con le mie stesse mani - 

Alcune costole seguirono il ginocchio quando vennero colpite così velocemente dal palmo aperto di Xander.

- Questo è per Simon, Isaiah, Isabelle e tutti i compagni di mia sorella - 

Peter sgranò gli occhi senza fiato, piegato in due dal dolore, incapace di parlare.

- E questo, piccolo Omega senza dignità, è per la mia famiglia, per mia sorella Arianne -

Un orribile squarcio si aprì lungo la gola di Peter. Sangue cremisi prese a scendere ininterrottamente, mentre qualche rantolo spingeva per uscire. Gli occhi di Peter rimasero incollati su quelli di mio fratello fino all'ultimo istante di vita.

- Il mio nome è Xander Morgenstern, la Furia Bianca. Ricordalo, è il nome dell'uomo che ha posto fine alle tue manie di protagonismo - 

E Peter morì. Senza ultime parole, senza il tempo di realizzare cosa stesse succedendo, con gli occhi sorpresi tanto quanto quelli di Kalar prima che lo uccidesse senza pensarci due volte. Il karma era proprio bastardo.

Jade e gli altri si scambiarono un'occhiata spaesata, poi come in sincronia si riunirono attorno a ma e mio fratello. Isaiah trovò equilibrio appoggiandosi alla spalla di Simon, il quale sorrise al vecchio amico lasciandolo senza parole.

- Quando tutto questo sarà finito io e te dovremo parlare - sussurrò Simon. 

- Quando tutto questo sarà finito..? - Isaiah spostò lo sguardo su di me, che intanto mi ero avvicinata a mio fratello.

Xander abbozzò un sorriso nostalgico mentre con la mano mi accarezzò la guancia - te l'avevo detto che ci saremmo riuniti - 

Le incertezze caddero come petali mentre mi fiondavo tra le braccia di Xander come tre anni fa, prima che tutto quell'enorme casino ci stravolgesse la vite. Lacrime cristalline mi bagnarono le guance, ma non provavo vergogna, non questa volta.

- Fratello, io... - provai, ma le parole si mescolarono con il pianto

- Shh, lo so piccola, anche tu mi sei mancata - mi strinse con tutte le forze che aveva, quasi stritolandomi, ma non mi importava. Era Xander ed era vivo. Era con me.

- Ti voglio bene - riuscii a dire finalmente - Grazie di essere tornato da me - 

- Anche io ti voglio bene - Xander si scostò un istante per guardarmi negli occhi - Ed è per questo che spero che un giorno mi perdonerai per non aver mantenuto la promessa - 

Non capii subito cosa intendesse. Quando il suo corpo cominciò a brillare e a smaterializzarsi in piccoli fiocchi di luce, la verità mi colpì in faccia come il peggiore dei pugni.

- No..ti pergo... - cercai di riacciuffare i frammenti di mio fratello ma questi non facevano altro che scivolarmi tra le dita.

- Perdonami, era una scelta... che non volevo lasciarti fare, così l'ho fatta io per te. Sono stato un fratello egoista -

Non riuscivo a concentrarmi sulle sue parole, riuscivo solo a vedere che mio fratello stava scomparendo e che io lo stavo lasciando andare... di nuovo.

- Xander, ti prego! Non puoi lasciarmi, non ancora! - cominciai a tempestargli il petto di pugni senza volerlo colpire veramente, finchè non mi prese i polsi costringendomi a guardarlo negli occhi.

- So che non sono la persona adatta a parlare di promesse, ma te ne devo chiedere una, l'ultima. Promettimi che non ti lascerai andare al passato, che penserai al futuro, che camminerai in avanti senza avere mai rimpianti. Sei un Alpha, hai un bel branco unito, devi essere la loro guida. Me lo prometti? Lo prometti al tuo fratellone? - 

- Si, certo, ma io... - 

- Ti prego Arianne - 

Solo un'altra volta Xander mi aveva pregato: quando mi aveva chiesto di essere la sua sostituta. Xander non pregava mai nessuno. Nessuno, tranne me.

- Xander... sì, lo prometto - 

Lui ridacchiò - Sono sollevato, ora - 

Il suo corpo  esplose in migliaia di frammenti di luce prima che potessi anche solo pensare di fermarlo.

Il suo sorriso fu l'ultima cosa che vidi. Questa volta per sempre.


The Alpha's WarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora