XIV - The White Fury

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ISAIAH

- Isaiah che cazzo è successo qui! -

Non mi ero accorto che Jade era rientrato con Rox al suo fianco. Lanciai un'occhiata verso il mio beta, incazzato come poche volte in vita sua. Rox tentava di calmarlo ma Jade non voleva sentire ragioni.

- Cecily - mi limitai a dire, alzando le spalle.

Rox mi guardò cercando di nascondere un sorriso, mentre Jade sgranò gli occhi: - Cosa? -

Gli raccontai quello che era successo, omettendo la parte in cui stavo per far sesso con Cecily in palestra e come aveva fatto a scavare nei miei ricordi. Il volto di Jade passò dalla rabbia alla preoccupazione, poi di nuovo alla rabbia ceca.

Appoggiai il bicchiere d'acqua e feci strada ai due al piano di sopra, verso la stanza dove riposava Sophie.

- Isaiah - mi fermò Rox, guardandomi così intensamente che credetti di venir trafitto da parte a parte - cos'è successo veramente qui? -

Cos'era successo? Non ne avevo idea. L'attimo prima volevo nascondermi da ciò che aveva visto, poi avrei di gran lunga preferito toglierle i vestiti e farla mia là. Dio, magari l'avessi fatto!

- Non lo so, Rox. Non lo so - sussurrai passandomi una mano tra i capelli.

Quando arrivammo, Sophie era sveglia anche se un po' intontita. Corsi subito da lei e le lasciai un bacio sulla fronte.

- Ciao anche a te - sussurrò sorridendo.

- Mi hai fatto prendere un colpo - sospirai.

- Hai idea di chi possano essere quei due? - chiese Jade incrociando le braccia.

- Dicevano che il loro capo era anche il mio e sembravano conoscere Cecily -

- Che è un'Alpha. Non so perché ma c'era da aspettarselo: è un leader nato. Quello che non capisco è perché l'abbia tenuto nascosto e abbia finto di essere la Fenice di Simon, o qualunque cosa fosse -

- Perché è più sicuro - disse Rox, sedendosi vicino a Sophie.

- Sicuro? - non capivo. Onestamente, non mi ero neanche chiesto perché l'avesse nascosto. Era il minore dei miei problemi.

- L'hai capito anche tu che Simon è innamorato perso di lei. Quei due hanno un legame molto profondo, al di là dei loro sentimenti. Rimanere all'ombra di Simon avrebbe permesso a Cecily di nascondersi e non farsi notare. Il punto è da cosa, o da chi -

L'immagine del cervo con il messaggio inciso col sangue mi tornò in mente. Qualcuno la stava cercando. Qualcuno molto incazzato. Qualcuno che non deve sapere della sua vera natura.

- Come hai detto che è iniziato lo scontro in salotto? -

- Non l'ho detto infatti. So che mi prenderete per pazzo ma... -

- Ma? -

- Ha appoggiato gli artigli sotto i miei occhi e ha tagliato di netto, ma non in modo profondo. Da quel momento ha avuto libero accesso ai miei ricordi - Jade era l'unico a sapere la verità, era il mio migliore amico e mi fidavo di lui e Rox - Ha visto tutto: le botte, i bulli, Simon...-
Dirlo ad alta voce faceva un male cane. Quello che Cecily aveva visto era tutto ciò che volevo dimenticare del passato, eliminare ogni ricordo, ma a quanto pareva non ci ero riuscito. Ne avevo prese tante quegli anni, più di una volta ero finito in ospedale e quando mi chiedevano cosa fosse successo ripetevo continuamente di essere caduto dalle scale. I miei erano sempre in viaggio per lavoro e mi uccideva non averli accanto in quei momenti. Per quanto detestavo ammetterlo, Simon era stato la mia ancora. Finchè c'era lui, non ero solo. Poi quando scoprii cosa era in grado di fare, preferii non averlo mai conosciuto.
- Tutto - sospirai.
Ero cosciente che anche Sophie stava ascoltando, ma pregai che fosse distratta o assonnata.
- Praticamente è entrata con la forza nella tua mente? È sbalorditivo - disse Jade a bocca aperta. Rox continuava a guardarmi, come se capisse che c'era qualcosa in più. Sapeva l'effetto che mi faceva Cecily, ma non ero pronto ad affrontare la cosa.
- Hai mai sentito di una tecnica simile? -
- Sì, qualcosa. Ne aveva parlato Peter da sbronzo durante la festa a casa sua. A quanto pare è una dote che solo pochi locantropi hanno e ci vuole molta pratica per saperla gestire. Peter stava blaterando su quanto volesse una figata del genere e accennò a un licantropo di Columbia che era in grado di usarla - rispose Jade cercando di ricordare i dettagli della conversazione.
- Parlava di Cecily? - chiese Rox.
- Non lo so, non l'ha chiamato per nome... vediamo... qualcosa a che fare col bianco -
- La Furia Bianca -
Ci girammo tutti verso Sophie che si alzò a sedere stringendo i denti. Il suo sguardo scivolò su di me, come se sapessi già cosa stava per dire.
- La Furia Bianca era l'Alpha del branco che è stato sterminato tre anni fa. Il suo vero nome è Xander Morgenstern -
Xander Morgenstern.
Sobbalzai quando disse quel nome.
Lui tornava sempre. Era come una chiave per aprire tutte le porte.
- Ne sei sicura? - chiesi con la gola secca.
- Sì. La sorella di Chester era la sua fidanzata, me l'ha detto lui prima che venissimo aggrediti -
E Cecily conosceva Chester, me l'aveva provato. In qualche modo, tutto tornava, ma mancava ugualmente qualcosa.
- Dici che Cecily e questo Xander siano in qualche modo legati? -
- Nonsolo lo penso, ma ne sono anche certo. Quando era svenuta giorni fa, nel sonno delirava urlando il nome di Xander. In più, conosce Chester e non dimentichiamoci che è un Alpha -
Era come se la folta nebbia che copriva Cecily si stesse diradando, spingendomi a fare passi verso di lei.
- Ciò non spiega perché quei due in qualche modo abbiano in comune quel l'abilità -

Era vero, non lo giustificava.

All'improvviso, il tassello mancante si accese come una lampadina.
- Jade, questa abilità può essere ereditaria? -
- Beh, credo proprio di sì -
- E secondo te perché Xander veniva chiamato la Furia Bianca? -
- Perché era forte? - ipotizzò.
- Perché aveva i capelli bianchi - affermò Sophie, tentando di seguire il mio ragionamento - L'ho visto sulla foto attaccata alla lapide. Mi avevano colpito, sembravano così innaturali -
- Quando Cecily ha liberato la sua vera natura di Alpha, non solo i suoi occhi sono diventati rossi, ma i suoi capelli si sono schiariti di una tonalità, quindi il nero è solo una copertura che scivola via quando usa i suoi poteri a pieno per la capacità di autorigenerarsi tipica dei licantropi -
Rox aveva capito, si vedeva dallo sguardo.
- Quindi lei in realtà avrebbe i capelli
... bianchi? -
Annuii. Ma non avevo ancora finito.
- Se è vero che l'abilità è trasmissibile, per forza di cose Xander e Cecily devono essere parenti. Visto che Xander aveva 19 anni alla sua morte e Cecily 15, dubito che fosse suo padre, quindi... -
- Quindi Xander Morgenstern è suo fratello - concluse Rox per me.
- Era - specificai, avvertendo una fitta allo stomaco.

Angolo Autrice
Bam! Scusate il ritardo, la scuola mi sta uccidendo. Allora? Che ne pensate? Finalmente questo Xander ha un ruolo... ma è tutto qui?

The Alpha's WarDove le storie prendono vita. Scoprilo ora