Il vento si era alzato e la notte stava per calare. La figura avvolta nell'ombra attraversò il parcheggio ed entrò nel magazzino abbandonato controllando di non essere seguito. Con passo tremolante salì le scale e raggiunse il pianerottolo dove l'Alpha stava discutendo con una ragazza che riconobbe subito: Angel. Avanzò cercando di non far rumore, ma l'uomo si accorse subito della sua presenza.
- Sei in ritardo - tuonò.
- Ho avuto un contrattempo. Di cosa stavate parlando?-
- Del fatto che sta tutto procedendo come avevamo predetto. Probabilmente ora Cecily starà affrontando Isaiah - sorrise soddisfatta Angel. Il ragazzo annuì e poi rivolse la sua attenzione all'uomo.
- Qual è il prossimo passo? -
- Per la notte di Halloween Cecily dovrà essere totalmente innamorata di Isaiah. Il nostro problema ora è Simon: il suo odio per Isaiah potrebbe rendere le cose difficili. Dovi fare in modo che ne rimanga fuori. -
- E io? - chiese Angel impaziente.
- Hai detto che Isaiah e Jade stanno facendo ricerche sullo sterminio di tre anni fa giusto? Beh, vedi di fermarli: potrei perdere la lealtà di Isaiah -
- Capo, perché hai attaccato la Fenice oggi?-
Gli occhi dell'uomo ebbero un improvviso scatto di rabbia, na nessuno dei due presenti se ne accorse.
- Avevo mandato quei due idioti ad attaccare i due Alpha direttamente, ma hanno fatto a modo loro e ne hanno pagato le conseguenze. Comunque è successo esattamente ciò che doveva succedere: ora Cecily si sentirà legata a Isaiah perché conosce il suo segreto e perché pensa che io non lo sappia. Potete andare adesso, non ho più bisogno di voi. -
Angel fece una smorfia, mentre il ragazzo non vedeva l'ora di uscire da quel posto lugubre. Prima che potesse varcare la porta però, il capo aggiunse - Ho bisogno che manteniate la vostra copertura fino alla luna piena,quindi vedete di agire più discretamente possibile. Parlo soprattutto per te, Noah -
Il ragazzo annuì e poi uscì.CECILY
Con un calcio Isaiah aprì la porta e si lanciò verso le scale, tenendo in braccio Sophie. Lo seguii con il braccio di Chester sopra le spalle fino al piano di sopra, dove fece sdraiare la ragazza sul suo letto. Sophie respirava faticosamente e sudava nonostante il freddo. Appena lo mollai, Chester si lanciò disperato accanto a lei trattenendo dei singhiozzi. Isaiah si era spostato ma gli occhi continuavano a fissare la piccola fenice; non capivo se era più addolorato per lei o incazzato con me, ma quando i nostri sguardi si incrociarono, capii subito che tutti quei progressi che avevamo fatto erano svaniti nel momento in cui i miei occhi erano diventati rossi.
Senza dire una parola si voltò e scese le scale furioso, lasciandomi lì a fissargli la schiena.
- Arianne? - una fitta al petto mi travolse all'udire quel nome. Chester mi guardava con occhi tra l'implorante e lo sconvolto.
- No, Cecily. Ne parleremo dopo, ora ho una faccenda da sbrigare -
Corsi per le scale e mi fiondai in cucina, dove trovai Isaiah seduto sopra il tavolo con le mani sul viso. Istintivamente mi venne da sfiorargli la spalla, ma era meglio evitare qualsiasi contatto.
- Non vuoi stare con Sophie? - chiesi mettendomi davanti a lui. Quando alzò la testa, i segni di quello che era successo erano evidenti nel suo volto, a cominciare dalle piccole rughe d'espressione e gli occhi stanchi.
- È un licantropo, guarirà da sola - rispose freddo guardandomi con quegli occhi azzurri un po' spenti.
- Non mi sembravi della stessa opinione prima - la necessità di reagire malamente era una risposta a cui non potevo fare a meno, soprattutto dopo che lui aveva visto ciò che ero veramente. Mi sentivo vulnerabile, eppure quello arrabbiato era lui. E questo mi faceva imbestialire.
- Veramente in quel momento avevo più paura per te, ma a quanto pare te la sei cavata egregiamente - sputò acido.
- Avevi paura... per me? - Il grande Isaiah aveva... paura?
- Cazzo, sì - rispose alzando il tono di voce e scendendo dal tavolo - ho visto quell'uomo che ti picchiava e il tuo sangue sgorgare a litri, certoche avevo paura di perderti! -
Rimasi ammutolita. Lui aveva avuto paura di perdermi.
- Ma evidentemente mi sono spaventato per niente. Era questo vero che Sophie aveva visto? I tuoi occhi rossi tanto quantoi miei e quelli di Simon... dovevo aspettarmelo, tu sei diversa dagli altri - rise amaramente.
- Diversa? -
- Sei più coraggiosa, più forte, più astuta... tu sei un Alpha -
Avevo passato talmente tanto tempo a nascondere quella parte di me che sentire la verità ad alta voce mi fece tremare. Come se il passato tornasse a prendermi a bastonate. Isaiah non aveva idea di che informazioni aveva in tasca, informazioni che nelle mani della persona sbagliata mi avrebbero ucciso.
- Alpha o no,rimango la stessa persona che hai baciato alla festa o la stessa che all'inizio detestavi. Non vedo come il colore dei miei occhi possa cambiare le cose -
- Non è solo il colore dei tuoi occhi! I tuoi capelli sono grigi ora, le tue barriere sono risalite e mi sembra di avere un'altra persona davanti! - sbottò,ma poi evitò il mio sguardo,come se avesse detto troppo involontariamente.
-Tu hai scoperto uno dei miei segreti più grandi e cosa pretendi? Che ti baci per farmi perdonare? Ma dai! Non doveva succedere, tu eri l'ultima persona che doveva scoprirlo! -
- Simon lo sa vero? È per questo che non vuole che tu mi stia vicino, perché quando un lupo si eccita rivela il colore dei suoi occhi! -
Non solo, mi disse una vicina in testa, ma non erano affari suoi.
Senza neanche accorgemene, Isaiah mi strise a se e si impossessò delle mie labbra, facendomi tremare. Neanche il tempo di realizzarlo che si staccò subito e sorrise malizioso. Capii subito che i miei occhi stavano brillando perché non avevo fatto in tempo a chiuderli.
- Sei uno stronzo! - urlai chiudendoli - pensavo fossi diverso ma invece sei solo un coglione! Tu giochi con le persone, ti piace che siano vulnerabili sotto il tuo controllo e ti arrabbi quando non hai la situazione sotto controllo! - sbraitai sotto il suo sguardo che da divertito diventava irritato.
- Ma sai cosa ti dico? Forse è meglio che provi tu stesso cosa vuol dire essere vulnerabile davanti alla persona sbagliata -
Fare questo era ciò che mi riusciva meglio. Una tecnica antica che mi aveva insegnato mio padre, potente quanto pericolosa. Con i pollici allungati dagli artigli tracciai una linea sotto ciascun occhio di Isaiah, facendolo sanguindare. Intorno a noi la stanza prese a cambiare, deformata dallo scorrere del tempo.
Eravamo a Columbia, otto anni prima.
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The Alpha's War
Hombres LoboDue branchi, due storie, due Alpha. Isaiah vuole solo spassarsela con gli amici, godersi la vita come se non ci fosse un domani e imporre il proprio potere nella cittadina di Columbia. Ma quando il branco di Cecily, guidato dall'Alpha Simon com...