CAPITOLO 22 - HOPE

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La TV sta completamente parlando da sola mentre io sono intenta a disegnare con le dita il contorno dei tatuaggi sul corpo nudo di Isaac. La mia stanza è un totale macello. Cartoni della pizza e vestiti sparsi ovunque rivestono il pavimento. La scrivania è tutta in disordine. Sul comodino c'è un posa cenere con dentro tre o quattro mozziconi delle Marlboro rosse di Isaac. Abbiamo fatto l'amore tutto il giorno. Lui mi ha detto che mi ama, e il mondo non potrebbe andare meglio di così.

Sono come in estasi. Come se avessi appena aperto le porte del paradiso e ci fossi entrata. Ma so che non possiamo stare tranquilli per molto. So che devo delle spiegazioni ad Isaac sulla mia situazione fisica e so che devo parlargli di domani e del mio esame di venerdì. Così punto il gomito sinistro a lato della sua testa per sorreggere la mia mentre con la mano sinistra non smetto di disegnare sulla sua pelle ambrata. Mi guarda sorridendo e mi ruba un bacio. Mi mordo il labbro e prendo un bel respiro pronta a dirgli tutto. Anche se prima devo sapere che cosa sa.

" Credo dovremmo parlarne, no? " accenno e so che sa a cosa alludo, perché il suo viso si incupisce di colpo.

" Ora? " sdrammatizza alzando gli occhi al cielo e io ridacchio.

" Che cosa sai? " gli chiedo dolcemente mentre lui inizia ad accarezzarmi la schiena nuda delicatamente. Mi mette i brividi.

" So che hai un fottuto buco in una valvola e che ti danno cinque anni di vita, e che ti devono operare. " quasi sputa cercando di nascondere il dolore.

" Mi avevano detto che non avrei superato i cinque anni dopo che me lo avevano diagnosticato, ma questo problema mi è stato diagnosticato a quattro anni e io ne ho diciotto. " gli sorrido. Lui mi guarda confuso.

" Sono tipo, sai, uno di quei casi clinici particolari... " ridacchio per sdrammatizzare la conversazione che altrimenti sarebbe insostenibile.

" Venerdì devo fare un'esame importate per vedere la mia situazione e quanto si sta aggravando, o se è stabile. " spiego cercando di rendere tutto il più semplice e comprensibile possibile.

" Il cateterismo cardiaco vero? Quella cosa lì... L'ho letto su un tuo foglio dentro quella teca, e non mi piace per niente. " borbotta.

" È tipo... Come dire... Mi faranno passare una sonda dal linguine e la faranno risalire dall'arteria fino al cuore per studiarlo. Sarò anestetizzata, quindi non sentirò nulla. E poi ormai so come funziona, ci sono abituata. La faccio spesso, almeno una volta all'anno. " dico facendo spallucce.

" E così questo è il tuo semplice weekend fra donne, eh? " scherza. Arrossisco un po'.

" Mi ricoverano domani pomeriggio, per farmi delle analisi e poi mi faranno l'esame venerdì. " spiego.

" Io vengo con te. Voglio esserci. " dice in tono impassibile. No ho nulla in contrario. Se lui sarà lì con me mi trasmetterà la forza di cui ho davvero bisogno.

" Ma non scapperai se daranno brutte notizie, vero? "

" No. Io non vado da nessuna parte senza te Hope. Sei l'unica ragione per cui voglio vivere e cambiare la mia vita. Nulla mi allontanerà da te scricciolo. " sorride e mi bacia. Appoggio il viso sul suo petto muscoloso e mi rilasso, mentre osservo le immagini scorrere sulla televisione.

" Non ci sono altri rimedi oltre ad un intervento chirurgico? " chiede stringendomi.

" Ho provato il trattamento farmaceutico con la nifedipina, ma non ha funzionato. Operarmi è l'unica soluzione. " spiego mentre lui mi stringe di più e io strofino il viso sul suo collo. Poco dopo il cellulare di Isaac inizia a squillare. Lui lo afferra. Sul display compare il nome di Matt.

Hope - Quando la speranza è tutto ciò che ci rimane. ( z.m. )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora