Hope - Quando la speranza è tutto ciò che ci rimane. ( z.m. )

CAPITOLO 25 - HOPE

Apro gli occhi sbattendoli un paio di volte prima di mettere bene a fuoco la visuale. Non so dove sono. Intono a me alberi altissimi e neri si fanno spazio in un luogo tetro e scuro. La nebbia è fitta e il cielo tende ad avere un colore verdognolo che mi mette i brividi. Sopra di me alcuni corvi neri e gracchianti volano in cerchio. Mi sollevo di scatto, quasi spaventata, e inizio a correre, ma dopo alcuni giri capisco di tornare sempre al punto di partenza. Inizia a mancarmi l'aria. Dove sono? Perché mi trovo qui? Prima ancora che riesca a finire di chiedermi ciò, una luce pura e biancastra si fa largo fra gli alberi. La seguo d'istinto, senza pensare se sia giusto o sbagliato. Ad un tratto entro completamente nel suo bagliore lasciandomici inghiottire. Giusto pochi istanti dopo mi ritrovo in un enorme campo di grano con papaveri rossi e un sole tramontante a illuminare tutto. Mi volto confusa, e a quel punto li vedo. I miei genitori.

Mio padre, gli occhi chiari coperti da un enorme paio di occhiali neri e i capelli brizzolati mentre stringe un braccio attorno alle piccole spalle di mia madre, bellissima come sempre. I lunghi capelli tinti di un color castano cioccolato sono arricciati e portati davanti. Indossa un bellissimo abito bianco che le illumina il viso, facendola sembrare un angelo. Il rumore del mio cuore che inizia a battere all'impazzata fa eco in quest'enorme campo, quando mia madre allunga la mano incitandola a raggiungerla. Non aspetto oltre. Comincio a correre all'impazzata fino a che non mi fiondo fra le sue braccia e scoppio a piangere. Lei mi stringe e mi accarezza i capelli mentre mio padre ci abbraccia entrambe e mi afferra un polso, quello sinistro con più cicatrici dell'altro, e lo bacia. Sto singhiozzando mentre mi stringo fra le braccia dei miei genitori.

" Non andatevene più! " piango. Ma loro non parlano. Sorridono. Perché non mi dicono qualcosa? Il cielo si fa più scuro e una figura scura e coperta in viso punta una pistola e colpisce mio padre. Lui si sta dissolvendo, ma sorride.

" Papà! Papà ti prego non mi lasciare! " piagnucolo e lascio mia madre per correre ad abbracciare lui, ma si sta dissolvendo troppo velocemente. Quando un altro colpo viene sparato in fronte a mia madre l'uomo sparisce e con lui mio padre. Anche lei inizia a dissolversi. Chiude gli occhi e sembra quasi prendere un respiro mentre scompare con loro nel nulla.

" Mamma, ti prego. Mamma non te ne andare! Restati qui! " piango, ma lei non reagisce, si dissolve ne nulla mentre un forte e lancinante dolore al petto mi fa urlare e piangere.

" No! No! Non mi abbandonate no! " urlo e singhiozzo. Mi fa malissimo il cuore. Perché? Perché di nuovo? Non possono lasciarmi. Ho bisogno di loro. Voglio andare con loro. Cado continuando a piangere disperatamente finché di quel luogo non resta più niente.

" Hope! Hope merda svegliati! Scricciolo apri gli occhi! " rimbomba la voce di Isaac. Mi manca l'aria, sto annaspando col respiro per rubare la poca aria che sembra essere rimasta attorno a me.

" Alex! Alex! " grida chiamando mia sorella.

" Cazzo! Hope guardami, apri gli occhi! " mormora al mio fianco. Spalanco gli occhi strizzandoli poco dopo per il bagliore della luce che ha acceso Isaac. Mi sorella di fionda al seguito di Nate e Yuki in camera.

" Che succede? "

" Non lo so! Stavamo dormendo e... Merda ha iniziato ad urlare e cazzo, Alex non respira. Cristo santo aiutala! " esplode Isaac con le mani nei capelli. Mia sorella si fionda su di me sedendosi sul letto e facendomi alzare col busto. Nate tiene ferma Yuki che comincia ad abbaiare ininterrottamente.

" Teddy guardami. Piano. Con calma, cerca di fare respiri profondi... Guardami! Così... Brava. " dice mettendosi davanti a me ed accarezzandomi i capelli. Isaac è completamente frastornato e in panico mentre guarda mia sorella calmarmi. Indossa dei boxer neri.