CAPITOLO 47 - ISAAC

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Affondo per l'ennesima volta in lei dolcemente. Le sue snelle gambe mi circondano i fianchi mentre le sue labbra gemono e torturano le mie. Mi muovo aumentando gradualmente il ritmo delle mie spinte, facendo attenzione a non farle del male. I miei gomiti sono posti ai lati della sua testa mentre le sue mani vagano sulla mia schiena accarezzandola e graffiandola. Ne afferro una e la trascino proprio lì, dove i nostri corpi si fondo. La sento sorridere sulle mie labbra, le stesse che poco dopo stacco mentre appoggio la fronte sulla sua, colpendola nel suo punto più sensibile. Geme forte e inarca la schiena, facendo sì che i nostri petti si incontrino. La colpisco ancora li, e lei conficca le unghie nella mia carne, travolta dalle sensazioni che le provoco, graffiandomi e facendomi rabbrividire. Spingo qualche altra volta prima che le sue pareti si stringano attorno a me e io, preso dai suoi stessi spasmi di piacere, mi riversi nel preservativo gemendo il suo nome mentre lei geme il mio all'unisono.

Poso la fronte sul suo petto inarcando la schiena completamente travolto da questo orgasmo mentre lei infila le dita nei miei capelli. Stringo la sua mano nella mia, ancora vicine al nostro punto di fusione. La pelle di entrambi è imperlata di sudore e l'aria intorno è calda e soffocante. Non voglio abbandonare il suo corpo. Voglio rimanere dentro di lei sempre, maso che non è possibile. Riprendo fiato e poco dopo, di malavoglia, esco da lei e mi sollevo per togliermi il preservativo.

Abbiamo chiuso la piccola Yuki in bagno, ed è proprio da lì che proviene qualche abbaio. Mi affretto a liberarla prima di prendere una sigaretta e l'accendino dal comodino. Poco dopo sono sotto le coperte, completamente nudo e col busto sollevato mentre fumo e la mia ragazza si rannicchia fra le mie braccia. Le ho sciolto i capelli prima. Mi piace fare l'amore con lei con i capelli sciolti, ma soprattutto mi piace vederla dopo il sesso con i suoi lunghi capelli rossicci tutti arruffati per causa mia. Prendo un lungo tiro dalla mia sigaretta facendo rigirare il tossico fumo dentro i miei polmoni prima di espellerlo dalla bocca. Col braccio libero le accarezzo la morbida pelle di pesca completamente nuda. Non si copre nemmeno. Le coperte coprono appena sopra il mio ombelico, lasciando il suo ventre e i suoi seni scoperti e in bella vista per me. La sua gamba è avvinghiata al mio fianco. Si stringe al mio petto mentre con una mano disegna il contorno dei miei tatuaggi. Per un momento rabbrividisco. Questo contatto con lei mi era mancato. Non parla, e questa volta non perché non ci serva, ma solo perché non sa come affrontare un discorso per non litigare di nuovo. La capisco. È lo stesso per me. Forse questa volta sono io a doverle delle spiegazioni, delle scuse. Reagisco troppo impulsivamente alle cose. Devo cercare di trattenermi. Rifletto qualche secondo prima di trovare le giuste parole da proferire.

" Non voglio dei figli perché sono troppo sbagliato per pensare di averne uno. Non avrei niente da offrirgli o insegnargli. " dico prendendo un altro tiro dalla mia sigaretta. La sua mano si blocca sul mio petto, lo risale e si ferma sulla mia mascella. Il suo viso si solleva scrutandomi e leggendomi dentro tramite gli occhi.

" Tu saresti un padre perfetto. " mormora dolcemente. Un sorriso dolce amaro mi macchia il viso.

" Non puoi saperlo. " dico guardandola. Lei si morde il labbro.

" Si invece. Io conosco il vero te. " mormora senza mai distogliere gli occhi dai miei, mentre mi accarezza il viso. Spengo la sigaretta sulla copertina di un libro che era sul comodino, in assenza di posacenere e mantengo lo sguardo basso. Non so nemmeno io come sono realmente, come può saperlo lei?

" Guardami. " mormora bisognosa, come se vivesse dei miei sguardi e non di ossigeno.

" Un bambino ti amerà incondizionatamente a prescindere da cosa fai e chi sei. " mormora e per un secondo riesco a vederci. Io e lei, felici con un neonato fra le braccia. Reprimo subito il pensiero.

Hope - Quando la speranza è tutto ciò che ci rimane. ( z.m. )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora