CAPITOLO 35 - DAL DIARIO DI HOPE

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" 26 Dicembre

Sono una persona infelice, lo si può vedere dal mio continuo voler stare nel letto, dal mio non voler uscire di casa, dai miei polsi, che non mi bastano più e sono dovuta salire più in alto, dal mio sorriso ormai svanito, dai miei occhi spenti. Lo si può vedere dal mio non voler più vivere come prima.

Mi manchi. Mi manca tutto di te. E mi manca casa. Quella casa così piena di ricordi dolci e aspri.

Mi sono trasferita qui solo pochi giorni fa. E ciò non mi piace per niente. Alexa ha preso questi due appartamenti vicini di un nuovo palazzo, posti allo stesso piano perché potessimo stare vicine, ma non ha senso. Passo le mie intere giornate nel suo, in compagnia sua e di Nathan, ma mi sento di troppo e a volte, mentre magari guardiamo un film sul divano insieme, vorrei sparire. Loro praticamente mi impongono di rimanere dove i loro occhi possono controllarmi e la cosa mi da noia. Ho il permesso di andare a casa mia solo per andare a dormire, e non ci vado di certo per quello. Ovviamente non riesco a dormire per più di una o due ore a notte, così mi sono buttata nel fumo. Vado nel mio appartamento solo per guardare la TV, scrivere su questo stupido diario, tagliarmi e fumare di nascosto. Sono arrivata alla sciocca conclusione che se continuo così, e tu avrai la pazienza di aspettarmi amore mio, nel giro di pochi anni potrei raggiungerti e resteremo insieme per sempre. Nessuno, la morte compresa, potrebbe più dividerci.

Come ho iniziato a fumare? Semplice. Nel taschino interno alla tua giacca hai dimenticato un pacchetto mal ridotto delle tue Marlboro. C'erano dentro circa sette o otto sigarette, e un accendino di colore azzurro di quelli che compri per pochi spiccioli in un tabacchino. Una sera, la mia prima sera qui in questa nuova casa, ti ho sognato. Eri così bello. Stavi fumando, in piedi, e mi stavi guardando. I tuoi occhi mi stavano letteralmente mangiando viva e la tua bocca sorrideva con quel vizio di mordere appena la punta della lingua. Hai aspirato un lungo tiro dalla tua sigaretta e io ho pensato che non ci fosse cosa più bella e sensuale di te mentre fumavi. Mi sono avvicinata, e tu hai sbuffato un alone di fumo grigiastro prima di salutarmi e baciarmi. E quando mi sono svegliata un dolore forte e lancinante mi ha colpita al petto. Allora mi sono alzata, ho preso quel pacchetto e mi sono accesa una sigaretta. Ho tossito per qualche tiro, non abituata a quel forte gusto di tabacco, ma poi è stato strano. Come se la nicotina contenente in quella sigaretta potesse avere il potere di tranquillizzarmi, calmarmi, e in un certo modo reggere il mio muro.  Forse è per questo che fumavi anche tu. Così ci ho preso il vizio. Nulla che sia dipendenza, ma mi piace farlo.

Mi piace distruggermi.

Hai presente quando scopri di essere arrivato al limite? Quando un giorno, per una stupidaggine, ti vengono le lacrime agli occhi? Quando una parola di troppo, un gesto insignificante ti colpiscono a fondo? Bene. Ho capito che non significa esser fragili o deboli, ma aver sopportato troppe cose, per troppo tempo. E la tua assenza è una di queste.

Hanno detto che l'amore è qualcosa che o ti salva o ti distrugge. E per un periodo credevo che la prima opzione fosse possibile. Anche se breve, ogni istante passato con te mi ha salvato e lo sai. E ti ringrazio per non aver usato mai mezzi termini per dirmi che la mia vita faceva schifo e che dovevo alzarmi e cambiarla da sola, ma che se avessi avuto bisogno, o fossi caduta, tu ci saresti stato e mi avresti aiutato a rialzarmi, perché è stato questo a salvarmi. Ma poi te ne sei andato, e allora ho capito che nel mio caso, la seconda opzione si addiceva meglio.
L' amore mi ha solo distrutto.

Lana verrà qui ogni weekend, lo ha promesso. Il prossimo verrà con le ragazze. Nemmeno loro vogliono che io stia troppo sola. Sanno che fumo, e mi hanno rimproverato, ma ho chiesto loro di non sbandierarlo ai quattro venti... sai come sono Becca e Naomi, no? Se Alex venisse a scoprirlo ne farebbe una storia assurda.

Hope - Quando la speranza è tutto ciò che ci rimane. ( z.m. )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora