CAPITOLO 45 - HOPE

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Sbatto gli occhi un paio di volte per mettere bene a fuoco ciò che mi circonda. Non ho sognato. Sono davvero nella mia stanza. La sveglia sul comodino indica le undici del mattino, quindi suppongo di aver dormito quasi un giorno intero. Beh, ne avevo bisogno. Erano mesi che non mi facevo una bella dormita così, presa da incubi e solite paure che mi crescono nel vivere il buio della notte da sola. Mi sollevo col busto e mi sistemo una ciocca di capelli. Isaac non è qui. Sento il suo profumo impregnatosi nella stanza e sorrido, prima di decidere di alzarmi e scendere. La sua voce si sente e aumenta mano a mano che scendo le scale. Non è solo, con lui ci sono anche Lana e Matthew.

" Ha solo bisogno di tempo. È fatta così, ma non vi odia Lana, credimi. È troppo buona per sapere cosa sia l'odio. " dice Isaac.

" Lo so però... Dio. Quanto credi le ci vorrà? " mormora lei preoccupata.

" Non ne ho idea. " risponde il mio ragazzo.

Non sono arrabbiata con Matthew e Lana, ma delusa. Avrebbero dovuto dirmi la verità dall'ospedale, anche se Rebecca mi avevo già detto quelle bugie, ma non l'hanno fatto. E lo so che erano in buona fede, ma le bugie infondo non sono mai a fin di bene, sono sempre e solo bugie. Una volta scoperta la verità logorano, offendono, bruciano e devastano. Ed è questo che mi ha delusa più di tutto, ma non posso odiarli. Proprio no.

In questi mesi, anche prima che stessi male e di tutte queste bugie, quando Isaac mi aveva lasciata, loro c'erano. Si sono presi cura di me, di Isaac e non erano obbligati a farlo, volevano farlo e hanno sacrificato la loro relazione e se stessi. Nonostante siano stati complici di un malato e assurdo gioco, loro si sono presi cura di me, e non è stata un impresa facile, me ne rendo conto. Io sono disposta a perdonarli, perché tengo a loro, ma non voglio che mi nascondano più niente. Da qui in poi voglio ricominciare. Voglio una vita normale col mio ragazzo, la mia cagnolina e i miei migliori amici. Voglio serenità e tranquillità. Forse Isaac ha ragione. Partire e lasciarsi tutto questo schifoso male ci farà bene.
New York è la soluzione giusta.
Compaio sulla soglia della stanza sotto qualche abbaio di Yuki, e senza dire una parole vado ad abbracciare la mia migliore amica, che ricambia subito.

" Tu non hai la minima idea di quanto mi dispiaccia Hope. " piagnucola e io mi trattengo cercando di evitare di piangere, mentre sorrido e faccio spallucce.

" Possiamo solo ricominciare tutti e quattro? E niente più bugie, da nessuno. " dico ad alta voce, in modo che tutti mi sentano.

Tutti annuiscono. Matt ci viene incontro e abbraccia entrambe, scusandosi per quanto accaduto per l'ennesima volta. Non voglio perdere nessuno di loro, in nessun modo, mai più. L'amore di Isaac e l'affetto di Lana e Matthew sono tutto ciò che mi resta ormai. Mi libero dal loro abbraccio indietreggiando nelle braccia di Isaac, coprendomi la bocca mentre sbadiglio ancora assonnata.

" Dovresti vestirti, dobbiamo uscire. " mormora lui. Mi volto e lo guardo confusa.

" Uscire? " domando. Lui annuisce.

" I tuoi vestiti sono rimasti tutti a Manchester e a breve partiamo. Ieri pomeriggio abbiamo trovato due appartamenti a Manhattan e se l'affare va importo fra pochi giorni saremo nella nuova casa. " spiega. Resto qualche istante spiazzata dalla loro frenesia nel voler partire. So che vogliono andarsene il prima possibile, ma pensavo fosse una cosa meno rapida. Le labbra di Isaac si posano su una delle mie tempie baciandola mentre mi stringe di più.

" Abbiamo lavato i tuoi vestiti, sono sulla sedia in camera tua, quindi per oggi dovrai indossare ancora quelli. " sorride Lana fra le braccia di Matt. Sono un po' intontita da tutto questo ma non mi oppongo. Mi muovo a passo svelto verso la mia camera e afferro i vestiti proprio dove li ha messi Lana, infilandoli velocemente. Prendo portafoglio, sigarette e cellulare e getto tutto nelle tasche della giacca di Isaac prima di infilarmi le scarpe e scendere di sotto. Non ho trucchi né niente qui, quindi mi tocca uscire di casa al naturale. I capelli mi ricadono da entrambe le spalle, i jeans neri arrivano a rivestirmi fino a poco sotto l'ombelico mentre la maglia di Isaac che ho letteralmente tagliato scende di poco oltre al seno, coprendomi fino a poco sopra il bordo dei jeans. Isaac mi mette sulle spalle una sua felpa nera con dettagli bianchi, prima che io possa infilarmi la sua giacca. Ha in mano un guinzaglio rosa e Yuki ai suoi piedi è seduta ad aspettarmi.

Hope - Quando la speranza è tutto ciò che ci rimane. ( z.m. )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora