EPILOGO - HOPE

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In questa stanza sta accadendo il finimondo da quasi un'ora ormai. Due complessi sono intenti a creare un'armonia dolce di gemiti, baci e carezze, e due corpi sono uniti finalmente a formarne uno. Nell'aria rimbomba il rumore di due cuori che battono all'unisono, due respiri che si sfiorano e due labbra che si assaggiano, mentre il silenzio attorno contempla due persone che si amano, due amori che si trovano.

Voglio che tu sia la prima e ultima persona con cui farò l'amore in questa mia breve vita, ho proferito tempo fa, e non c'è mai stato un desiderio più grande di questo. Le grandi mani di Isaac sono posate ai lati del mio pancione macchiato da cicatrici e smagliature, conducendo i miei movimenti. I suoi occhi scuri mi guardano dal basso e le sue labbra, contornate da una folta barba scura, mordicchiano e baciano il palmo di una delle mie mani. I suoi fianchi spingono dolcemente dentro di me, senza troppa velocità ma con necessario bisogno. Era da un po' che non ci prendevamo una pausa dal mondo solo per noi, anche se il matrimonio di mia sorella non è il momento più opportuno.

I miei capelli rossi ondeggiano su una spalla sola. Vorrei baciarlo, ma la pancia ingombra molto e blocca alcuni movimenti. Ad un tratto lo sento. Qualcosa cresce sempre di più dentro di me, bisognoso di pervadermi. Isaac si solleva col busto, avvicinandomi quanto più è possibile prima di esplodere proprio come me, insieme. Rabbrividisco e istintivamente caccio la testa all'indietro mordendomi il labbro inferiore apposta per non urlare mentre mi squaglio attorno a lui. È una delle sensazioni più belle di sempre. L'esserino dentro di me si muove irrequieto, credo perché gli sia piaciuto sentire, proprio come me, l'amore di Isaac che penetra il mio. Dopo pochi istanti scendo da lui e mi sdraio sul letto, mentre lo guardo avvicinarsi alla mia pancia col viso. Dio se è bello. Ha tagliato completamente il ciuffo, rasandosi tutti i capelli, e ha lasciato che più di un'accenno di scura barba gli coprisse il viso. Le sue labbra lasciano baci morbidi sulla pelle umida della mia pancia, risalendo verso l'alto, mentre dentro di me qualcuno si muove irrefrenabilmente.

" Lo hai sentito? " chiede prontamente Isaac facendomi ridere. Ancora non è a conoscenza del fatto che il suo bambino, futuro giocatore di calcio professionista e rubacuori con le ragazze, non è proprio quello che lui si aspetta.

" Si, l'ho sentita. " accenno mentre le sue labbra si imprimano dolcemente sulla cicatrice sul mio petto. Qualche istante dopo la sua attenzione sia su di me.

" È una bambina? " chiede quasi scandalizzato, come se in un attimo avessi appena distrutto tutti i suoi progetti costruiti da otto mesi a questa parte. Io ci ho sperato fino all'ultimo. Volevo una bambina, la mia bambina, quella che da sempre sogno di chiamare Isabel, e lui lo sa.

" Merda, una bambina. " mormora e sembra contento ugualmente mentre si avvicina per potersi sedere dietro di me. Porta il viso sulla mia spalla e le mani sul mio pancione, mentre continua instancabile ad accarezzarlo. Sprofondo fra le sue braccia, lasciando aderire completamente la schiena al suo petto. Le sue labbra si posano sulla mia tempia destra baciandola.

" Cazzo scricciolo una bambina! " sorride sulla mia pelle umida. Ridacchio.

Sta assimilando la cosa, immaginando nella sua testa tutto quello che costruirà con quella bambina. Io già me la immagino. Con i miei capelli rossi e gli occhi e la carnagione un po' orientali di Isaac. Sarà una bambina bellissima, già lo so. I suoi polpastrelli accarezzano la mia pancia gonfia smuovendo la piccola principessa al suo interno mentre il suo naso si strofina dolcemente sulla mia guancia facendomi ridacchiare. L'aria nella regale stanza di questa villa scelta da mia sorella per il suo ricevimento inizia a tornare respirabile mentre i nostri respiri si regolarizzano in modo naturale. La musica proveniente dall'immenso giardino risuona fino a qui. Spero nessuno si sia accorto della nostra assenza. Dopo anni e continui rimandi, maggiormente per colpa mia e del mio stato di salute, finalmente anche Alexa e Nathan si sono uniti a consolidare la loro famiglia. La loro perfetta e felice famiglia.

Anche la mia lo sarà. Io e Isaac saremmo degli ottimi genitori e la nostra piccolina sarà perfetta. Già mi perdo a fantasticare su come diverrà la nostra normalità e a che madre voglio essere per la mia piccola Isabel. Voglio essere quella mamma che appena vedrà che sua figlia abbassa lo sguardo davanti alle persone, le chiederá perché non si sente abbastanza. La farò sentire perfetta. Le chiederò se ha sorriso durante il giorno, se qualcuno l'ha trattata male. Se non avrà voglia di studiare, preparerò una cioccolata assieme a lei e la aiuterò tra le risate. Se dovrà piangere, le asciugherò le lacrime e la farò dormire fra le mie braccia. Sarò per lei come una migliore amica, e le farò capire che può dirmi tutto. Sarò quella persona che le racconterà, in parte, la sua folle adolescenza, e allora la rassicurerò che io la capirò. Sarò quella persona che la farà sentire bellissima e davanti a uno specchio non gli dovrà sputare sopra. Sarò quella che non le farà pesare i numeri sulla bilancia e a scuola. Le farò capire che la vita si vive una volta sola, e che deve essere felice. La farò sentire come una principessa, come quella persona che io non sono mai stata e controllerò le sue gambe, la sua pancia, e le sue braccia se avrà dei segni proprio come quelli che macchiano la mia pelle. Non voglio faccia la mia stessa fine.

Istintivamente a questo pensiero volto i miei polsi e li guardo. Come spiegherò a lei cosa sono questi segni? Se le dicessi che me li sono auto inferti non mi guarderebbe più come vorrei, ma come una madre orrenda. Gli occhi di Isaac sono su di me, e le sue mani afferrano le mie portandole sulla mi pancia e coprendole. I suoi pollici mi accarezzano le nocche.

" Troveremo il modo di spiegarle quanto il mondo faccia cagare a volte. " mormora lui baciandomi la tempia. Accenno un sorriso un po' malinconico a questo pensiero.

" Dirò che è stato il gatto. " mormoro con ironia e le sue braccia tatuate si stringono di più attorno a me.

" Allora le racconterò di quando ti ho incontrata e avevi questi graffi, e le spiegherò che le ragazze a cui i propri gatti graffiano più spesso sono le più belle. " dice dolcemente e io non posso che sorridere e stringermi a lui il più possibile.

" Sarai il nostro eroe, lo sai vero? " mormoro e lui accenna un sorriso che potrebbe illuminare il mondo intero.

Annuisce e mi volta il viso per baciarmi. Il mio mondo non potrebbe aver preso una piega migliore. Saremo una famiglia, una bella famiglia, quella che sia io che Isaac per diversi motivi non abbiamo potuto avere. Saremo dei bravi genitori, o almeno ci impegneremo per esserlo e per prenderci cura al meglio della nostra piccola principessa.
In pochi minuti siamo di nuovo in piedi, pronti a rivestirci e a scendere di sotto al ricevimento, rompendo momentaneamente il viaggio in questa nostra perfetta bolla di semplicità e amore che sono sicura vivremo per sempre.

Si, perché questo è solo l'inizio della nostra vita, e non sarà facile. I nostri caratteri un po' contrastanti ci metteranno alla prova, e sarà difficile forse ma ci lavoreremo sopra ogni giorno, perché è ciò che entrambi vogliamo: una vita felice e insieme, per sempre.

Hope - Quando la speranza è tutto ciò che ci rimane. ( z.m. )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora