CAPITOLO 56 - HOPE

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Il mio corpo inerme sembra quasi pesare sotto le calde coperte di questo letto. Una stretta calda e ferrea avvinghia la mia mano. Riconosco subito che è quella di Isaac.
Il cuore mi pesa nel petto, come se la gravità lo spingesse a schiacciarmi i polmoni. Le fastidiose cannule sul mio viso spingono ossigeno nel mio naso aiutandomi a respirare, ma sono molto scomode, proprio come la flebo, contenente non so quale sostanza collegata al mio braccio. Ho gli occhi chiusi ma sono sveglia da una decina di minuti, persa ad ascoltare come il dottor Erickson stia spiegando alla mia famiglia come si svolgerà l'intervento, e cosa secondo lui sarebbe meglio fare nel mio caso. Ad occhi chiusi ho riconosciuto i deboli singhiozzi di mia sorella e le curiosità che abbandonano le labbra di Nate in un tono spaventato.

" Mi dispiace sembrare così opprimente, ma ho bisogno di una risposta. La ragazza non può resistere ancora per molto e va operata. Io stesso mi occuperò del suo caso domani mattina. " mormora la voce del dottor Erickson con dolcezza, benevolenza ma allo stesso tempo con sicura professionalità. Per qualche istante restano tutti in un pensieroso e insicuro silenzio, spezzato poi dalla triste voce di Isaac che sembra distrutto.

" Lei vuole la valvola biologica. " mormora con voce rauca, come se fino ad ora non avesse fatto altro che trattenere un pianto.

" Tesoro non si tratta di quello che vuole lei, ma di cosa è più giusto fare per tenerla qui con noi il più a lungo possibile. " interviene mia sorella con qualche singhiozzo. Perché sto causando tutto questo dolore? Io non voglio essere un peso per nessuno.

" Data la sua giovane età, la valvola biologica non potrebbe mai durare più di otto o dieci anni. " aggiunge il dottore.

" Isaac la scelta è tua. " proferisce di punto in bianco Nathan.

Sta lasciando decidere a qualcuno che non sia lui o Alex qualcosa sulla mia vita? Non ci credo. La stretta del mio ragazzo si fa più ferrea sulla mia mano, e istintivamente io la stringo in rimando, ma poi pochi istanti dopo la lascio, indifferente dal fatto che possa essere scoperta o meno.

" Io non voglio una responsabilità del genere addosso. Siete voi la sua famiglia. " dice secco Isaac.

" Nate ha ragione. Tu sai che progetti avete per il futuro. Fosse per noi opteremo per quella artificiale e fine. " piagnucola Alex.

Vorrei arrabbiarmi per questo ma non ci riesco. Ha ragione. Così facendo da importanza al fatto che io resti viva, anche se non potrò avere il futuro che voglio. Non posso fargliene un torto, perché se uno di loro fosse in queste condizioni farei lo stesso. Isaac resta in silenzio, credo per assimilare le parole e prendere una decisione. So che farà quella che riterrà più giusta da prendere per la vita di entrambi.

" Io non posso. " sospira in una fragilità percettibile solo a me che gli sono così vicino. Aspetta qualche attimo ancora prima di dare la sua decisione.

" Quella biologica. " mormora sconfitto. Non è quello che realmente vuole. Si sta sacrificando per l'ennesima volta per me, per la mia felicità.

Lo amo.

" Le ho promesso che avremmo avuto una famiglia un giorno. So quanto ci tiene. " mormora in aggiunta spezzando il silenzio interrotto dai singhiozzi di Alexa.

" È quello che davvero vuoi Isaac? Perché i figli si fanno in due. " domanda Nathan con tono paterno.

" Io voglio quello che vuole lei. " mormora di rimando lui, azzittendo tutti in quella stanza.

Hope - Quando la speranza è tutto ciò che ci rimane. ( z.m. )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora