CAPITOLO 19 - HOPE

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L'acqua calda e profumata bagna il mio corpo nudo avvinghiato a quello di Isaac. Ho legato i capelli in una crocchia disordinata e lui ha fatto lo stesso poco dopo per non rovinarsi il ciuffo.

" Come ti senti? " chiede baciandomi la guancia.

" Emotivamente o fisicamente? " sorrido stringendomi di più fra le sue braccia. Ho la schiena completamente aderita al suo petto muscoloso e tatuato. Le sue braccia mi cingono la vita forte per tenermi stretta a lui. Lo amo, e non si può capire nemmeno quanto. Non so se domattina mi sveglierò e lui ci sarà ancora, ma giuro che comunque vadano le cose tra noi non rimpiangerò di avergli dato la mia verginità.
È stato magnifico, doloroso ovvio, ma è stata la notte più bella della mia vita. Se è un sogno non voglio svegliarmi. E se è la mia illusione voglio continuare a vivere in essa, perché di tornare alla realtà delle cose non mi va.

" Entrambe.  " ridacchia.

" Sto bene. Un po' indolenzita, ma bene. " gli sorrido mordendomi il labbro.

No la verità è che ho capito che sono completamente innamorata di te e tu non lo sai. Tu hai ottenuto quello che volevi, la mia prima volta e io te l'ho offerta su un piatto d'oro. E ora mi rendo conto che domattina tornerà tutto completamente uguale, che tu forse tornerai da quella donna è mi dimenticherai, perché io non so fare l'amore, non sono brava come forse lo è lei. E mi dispiace perché, anche se non è molto tempo, ho la mia vita da offrirti e tu nemmeno la consideri. E niente, ti amo.

Ovviamente non gli dirò mai qualcosa di vagamente simile a queste parole su cui rifletto mentre guardo le nostre dita incrociate sotto l'acqua. Sembrano fatte apposta per essere intrecciate così. Le sue grandi mani sembrano fatte apposta per contenere le mie più piccole. Adoro questa cosa. Non so se abbia senso, ma mi sento decisamente diversa da ciò che ero solo poche ore fa. Mi sento più sicura, più donna e stranamente tanto felice quanto sfinita. Mi piace questo silenzio, è come uno di quei silenzi in cui dici tutto in segreto, e io sto segretamente dichiarando il mio amore ad Isaac. Mi chiedo se lui stia pensando a me, a noi, e a come i nostri corpi sembravano una cosa sola solo poco tempo fa. Era come se ci stessimo fondendo in unica cosa dalla quale era impossibile vedere dove finisse il mio corpo e iniziasse il suo.

Il trillo del suo telefono interrompe il momento magico che c'era tra noi. Afferra il telefono dal mobiletto li vicino, dove c'è il mio e la scatola di cioccolatini mezza vuota, e guarda il display. Per un attimo ho paura che sia quella donna e che lui possa alzarsi, vestirsi e andare da lei, ma caccio un sospiro di sollievo quando invece sbricio leggendo solo il nome di sua madre. Un vago ricordo di lei e di suo padre che mi offrono dei soldi per lasciare solo Isaac mi riaffiora nella mente. Odio quella donna, odio suo marito, e odio ancora di più come trattano e considerano Isaac. Prontamente gli afferro un braccio per attirare la sua attenzione prima che possa rispondere.

" Non sei obbligato a rispondere Isaac. Tanto ti obbligherebbero solo a presentarti da qualche parte. " mormoro. Lui sorride un po' amaramente mentre la chiamata si interrompe.

" È tutto un casino assurdo. " dice alzando gli occhi al cielo quando sua madre fa un secondo tentativo.

" Loro non si meritano un figlio come te. " ammetto sfilandogli il telefono dalle mani e chiudendo la chiamata, sporgendomi poco dopo per riposarlo sul mobile.
Prima di tornare comoda afferro anche un cioccolatino e ne mangio un pezzo.

" Lo so, chi vorrebbe un figlio come me scricciolo? Nessuno. Nemmeno io lo vorrei. " dice afferrando con la bocca l'altra metà del cioccolatino che avevo in mano. Succhia il mio indice per ripulirlo dal cioccolato prima di darmi un bacio casto sulle labbra.

" Non intendo questo Isaac, lo sai. " lo sgrido appoggiando la testa sulla sua spalla. Lui ne approfitta e mi bacia il collo. Sospiro sapendo che dovrei dirgli la verità.

Hope - Quando la speranza è tutto ciò che ci rimane. ( z.m. )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora