CAPITOLO 51 - ISAAC

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Esco dalla stanza afferrando le mie cose, prima di chiudermi la porta alle spalle affinché niente possa disturbarla. Yuki mi fa le feste mentre cammino a passo svelto verso il corridoio e raggiungo il salotto dove mi rivesto velocemente. Mi passo una mano fra i capelli un po' frastornato e stanco guardandomi intorno. Sono le sei e mezza di sera e in frigo non c'è niente né da mangiare né da bere. Non so se valga molto la pena andare a fare la spesa. È tardi si, ed è anche la sera della vigilia di Natale, ma non credo che qui a Manhattan sia un problema. La vera incognita della situazione è sapere se resteremo a vivere qui insieme.

Lo so sono un gran pessimista del cazzo, ma come potrei non esserlo in questa situazione? Loro ora sanno di me, del mio passato e di Maya. Quale persona sana di mente permetterebbe a un soggetto come me di avere a che fare con una ragazza tanto fragile come Hope? Diavolo! Che c'è di così troppo sbagliato in me? Pensavo che almeno questa volta, la mia vita avrebbe potuto prendere una piega migliore, ma mi sbagliavo. La verità è che per quanto le nostre avventure siano simili, io e Hope siamo due soggetti completamente differenti, e io sono talmente tanto idiota che mi ci è voluto un po' per capirlo. L'esempio più banale è il fatto che lei voglia un marito e dei figli in futuro e io, beh, io ho accettato la cosa per non perderla.
Al diavolo!

Non solo per questo. È come se le sue parole mi avessero fatto il fottuto lavaggio del cervello. L'idea di poter sembrare un cazzo di supereroe per qualcuno che incondizionatamente proverebbe affetto per me, infondo, mi attrae. Si, è questo che vorrei essere un giorno. Il primo eroe per mio figlio, e il primo vero amore per mia figlia, ma soprattutto vorrei dimostrare a me stesso e a lei quanto io sia diverso da quelli che sarebbero dovuti essere i miei genitori. Non mi permetterei mai di perdere una sola festa di compleanno o di Natale con lui e eviterei di farlo sentire continuamente uno sbaglio di merda. Forse non sono la persona migliore di questo mondo, ma per lui farei un cazzo di sforzo. Sorrido passandomi una mano sul retro del collo.

Quanto può avermi cambiato quella ragazza? Ovvio, per mio figlio sarò una persona migliore, ma perché se c'è lei al mio fianco non posso evitare di esserlo. Mi avvicino a una delle nostre borse e ci rovisto un po' prima di estrarne il guinzaglio rosa di Yuki.

" Forza, andiamo a fare quattro passi piccola. " le dico infilandomi il cappotto mentre lei mi guarda e scodinzola senza freni.

Mi sto rincoglionendo. Ora mi metto persino a parlare con un cane. Scuoto il capo ridacchiando. Spengo tutte le luci e esco con lei prima di chiudere la porta di ingresso a chiave. Si sono un cazzo di psicopatico che chiude la fidanzata in casa mentre dorme per paura che possa accadere qualsiasi cosa. Percorro il breve corridoio e premo il tasto per chiamare l'ascensore, chinandomi poi per mettere il guinzaglio alla piccola peste a quattro zampe che non perde occasione di leccarmi la faccia. Sospiro divertito prima di rialzarmi e portarla sull'ascensore per scendere al piano terra e in seguito uscire.

Non sta nevicando, ma data l'intensità del grigio che colora il cielo suppongo non manchi molto. La città si sta anche scurendo, data la tarda ora pomeridiana. Scommetto che fra un po' farà buio. Entro nel primo taxi che mi capita chiedendo di essere portato al supermercato più vicino che non dista più di cinque minuti in auto. Nel momento in cui pago il tassista il mio telefono inizia a squillare fastidiosamente. Oddio la suoneria degli iPhone, è così insistente e fastidiosa.  Mi affretto a pagare e scendere prima di rispondere alla chiamata. È Matthew.

" Ho trovato il regalo giusto per le ragazze. " dice entusiasta, senza nemmeno darmi modo di rispondere. Afferro meglio il guinzaglio di Yuki che mi trascina verso una pianta vicina all'entrata del supermercato per annusarla e pisciarci sopra.

" Buona vigilia di Natale anche a te amore. " scherzo sentendolo ridacchiare dall'altro lato del telefono.

" Pensavo avessi regalato a Lana una bella scopata! " scherzo ancora e una signora piuttosto anziana che passa di lì mi guarda storto. Veste una schifosa pelliccia e un cappello uguale che mi fanno letteralmente vomitare.

Hope - Quando la speranza è tutto ciò che ci rimane. ( z.m. )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora