Capitolo 2

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Alza la testa e mi vede. I suoi occhi, oddio. È come se mi potesse leggere l'anima. Può? No, no. Oddio sto diventando isterica, pazza, non lo so neanche io. Perché adesso mi batte forte il cuore?
Si sta alzando, sta venendo verso di me, che ansia!
Eccolo è più vicino adesso, i suoi occhi incollati ai miei.
"Hey, ciao Jazmín" mi sorride.
"Ciao Ryan" gli sorrido a sua volta.
"Come sei cambiata, ti sei cresciuta i capelli? "
"Veramente li ho tagliati" mi sento arrossire e sono anche forse un po' delusa.
"Ahahahahah Jazmín scherzavo, lo sai che scherzo sempre con i tuoi capelli" Effettivamente è la verità. Da quando lo conosco non ha fatto altro che giudicarmi. Ricordo addirittura che prima mi lanciava sempre i pezzetti di carta tra i capelli, e quando arrivavo a casa era una fatica toglierli, addirittura mamma si arrabbiava con me perché non le dicevo che il rompicoglioni era Ryan.
"Lo so che scherzi" cerco di dirgli il più dolcemente possibile, ma non mi esce, sono troppo delusa. Lui mi conosce troppo bene da sapere che sto mentendo.
"Dai Jazmín, mi piaci troppo da poterti far del male di proposito" dice
Cosa cazzo ha detto? Gli piaccio? Ehm, ok, respira cazzo, respira.
"Cosa hai detto?"
"Hai sentito, m-i p-i-a-c-i -t-r-o-p-p-o" fa lo spelling delle ultime parole. Rimango sbalordita. Sto sognando? Oddio. Basta Jazmín. Comportati da adulta, cazzo.
"Ahahahahah. Come amica, vero?" gli chiedo.
"Ovvio, perché da fidanzata secondo te?" dice e subito scoppia a ridere.
Mi sento morire. Mi sento come se mi hanno pugnalata alle spalle, e la cosa peggiore è che non so il perché. Perché vedo il mio migliore amico con occhi estremamente diversi? Che cazzo mi prende?
"No, no. Fidanzata? Ahahahaahahah, ma scherzi?" cerco di mentire
"Scusa ho detto una cazzata. Io e te siamo solo amici." Già, solo amici. Uffaaaaa. Cazzooo. Merdaaa. La giornata praticamente non può iniziare peggio di così, eh?
"Infatti" dico io.
Entra il professore.
"Ragazzi tutti ai vostri posti." Mi siedo e con la coda nell'occhio vedo Ryan sedersi affianco a me. Mi manca il respiro. Mi sta toccando la mano, no adesso l'ha lasciata.
Ryan si alza e chiede al professore "Professor Martini, posso andare in bagno?" Gli chiede tutto tremante e io non so il perché si comporti così.
"Ragazzo mio non è la seconda ora, non puoi aspettare?"
"Professore è urgente"
"Allora vai." Esce dalla classe e io rimango lì chiedendomi cosa caspita gli fosse capitato.

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