Entro in bagno e mi chiudo la porta alle spalle. Non piango nemmeno, non bisogna piangere per una persona alla quale tu non significhi niente. Non piangerò più per Ryan, da oggi in poi se lui farà lo stronzo con me, non verserò neanche una lacrima per lui, non se le merita le mie lacrime. Lui piange per me? Non credo, quindi continuerò per la mia strada senza di lui e lui continuerà la sua strada senza di me con Gabriella, attuale amore più grande della sua vita.
Per lui sono e sarò sempre solo e soltanto un'amica che conosce da quando era piccola, quello che più fa male è che però lui mi abbia sempre detto cose che vanno oltre l'amicizia, e quando scherzava, io penso ci fosse stato un briciolo di verità.
Bussano alla porta, è la nonna. "Tesoro, tutto bene lì dentro?"
"Si nonna, tranquilla." Apro la porta e la ritrovo davanti a me, mi abbraccia come per consolarmi. "Nonna, tranquilla, ho detto che sto bene."
"Ti conosco troppo bene piccolina mia." Non replico, mi faccio cullare dalle sue braccia che mi stringono forte e mi fanno sentire a casa per davvero. Mi bruciano gli occhi, maledizione! Non devo piangere, devo essere forte. All'improvviso sento una mano che mi afferra il braccio e subito dopo mi ritrovo in un altro abbraccio, di chi ha un fisico scolpito, alzo la testa e due occhi Nutella mi guardano attentamente, abbasso la testa e la appoggio sul suo petto iniziando a piangere contro di esso, intanto sento che la nonna se ne va in un'altra stanza per lasciarci da soli. Ryan, mi accarezza la testa e mi lascia dei baci. Mi prende in braccio e mi porta sul divano, lui si siede e poi fa sedere me sulla sua gamba sinistra in modo che io possa appoggiare la testa sulla sua spalla per poter continuare a piangere, sfogandomi.
Non so per quanto tempo rimaniamo abbracciati, quando ho finito le lacrime siamo rimasti abbracciati, non volevo piangere, eppure non ho resistito quando due braccia muscolose mi hanno avvolta è fatta sentire a casa per davvero, e poi respirare il suo profumo di Hugo Boss. Ricordo che la prima volta che gli e lo regalai fu del suo quindicesimo compleanno, oltre al profumo gli feci uno scherzetto, siamo sempre stati pieni di vendetta uno nei confronti dell'altro, così oltre al profumo gli regalai un'altra scatola di profumo, che in realtà non era profumo ma conteneva uno spray per sotto le ascelle, volete sapere cosa c'è di vendicativo? Bene, essendo che quello stronzo del mio compleanno mi regalò un ciuccetto e per di più mi fece fare una foto scandalo che ancora oggi conserva per un'altra vendetta, io ho pensato bene di cambiare ciò che c'era dentro lo spray, in modo che, quando andasse a mettere il deodorante si sentiva la puzza di scorreggia. In un primo momento non si accorse niente quando volle provarlo, perché il vero danno iniziò dopo dieci minuti, tutti in quella stanza non vedevano l'ora di tornarsene a casa, e l'altra cosa fu che sua madre lo fece lavare ben dieci volte perché anche se si era lavato la puzza non andava via. Io morivo sempre dal ridere per gli scherzi che ci facevamo, anche lui, cercava di essere duro, ma falliva miseramente. Se ci penso ancora adesso mi crepo dalle risate, fu lo scherzo più bello che potessi mai fargli, ma adesso ritorniamo a me e alle braccia che mi stanno avvolgendo, allontano delicatamente la testa dalla sua spalla e lo guardo negli occhi, i suoi sono cupi, tristi. "Mi dispiace." Sussurra con voce incrinata.
"Anche a me dispiace Ryan, però seriamente te ne devi andare, non puoi trattare la tua ragazza come un giocattolino." Non che mi dispiaccia per lei, tanto lo è.
"Dici solo bugie, non sei tanto brava eh."
"Tu invece a quanto pare hai imparato benissimo."
"Senti, ti ho già detto che mi dispiace. Adesso lo sai anche tu che sono innamorato di te come tu lo sei di me, ma capisci che per adesso non possiamo stare assieme, non prenderla male."
"Ryan, io non sarò una seconda scelta, voglio essere l'unica."
"E per me lo sei sempre stata credimi."
"Ti giuro che non so più a chi credere, non credo neanche più a me ultimamente."
"Allora guardami negli occhi e leggi quello che loro ti dicono."
Lo guardo negli occhi, però il mio sguardo scende fino a fermarsi sulle sue labbra gonfie. "Anche io voglio baciarti, l'ho sempre voluto, desidero fare tutto con te, però adesso non è il momento nè il luogo adatto per poter baciarci..." Mi accarezza il labbro che non mi ero accorta di averlo tra i denti. "...e poi tua nonna ci sta spiando." Sussurra per non farsi scoprire, mi giro e vedo che la nonna non si è accorta che l'abbiamo individuata dietro la porta. Mi giro verso di Ryan e scoppiamo a ridere entrambi.
"Nonna ti abbiamo vista." Continuiamo a ridere.
"Uff." E sbuffa facendoci ridere ancora di più.
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This is my friend.
عاطفيةCOMPLETA. DA REVISIONARE. Premetto che la storia è stata scritta molto tempo fa e se trovate errori grammaticali è perché ero all'inizio di tutto questo. Per il momento ho deciso di dedicarmi a ciò che sto scrivendo e non ciò che ho scritto tanto te...