Capitolo 7

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Si avvicina lentamente, i suoi occhi profondi perforano i miei. Si avvicina di più, drinnnnn. Cazzo. Il pollo è pronto. Ryan si scosta da me velocemente senza dire una parola. Prende il guanto e se lo infila, apre il forno e ne tira fuori la teglia con un pollo succulentissimo. Ho fame di lui,cioè del pollo, si del pollo. Non di Ryan, del pollo. Del pollo. Pollo. Maledetta testa irragionevole.
Ci sediamo alla tavola apparecchiata. Strano. Non è da Ryan apparecchiare così in ordine. "È passata mia madre e mi ha aiutato ad apparecchiare mentre preparavo il pollo." mi ha letto nella mente? "Ho capito ciò che pensavi quando guardavi la tavola. Come vedi ti conosco molto bene." Già, mi conosce molto bene. Chi meglio di lui mi conosce così bene? Neanche quello sfigato di mio fratello mi conosce così bene. Già, ora che ricordo mio fratello è talmente sfigato da dimenticarsi di avere una sorella e una famiglia oltre una stupida squadra di calcio. Anche Ryan giocava nella stessa squadra di mio fratello, ma mentre giocava: studiava, si divertiva, stava con me, usciva con la sua famiglia, andava a quelle feste per ragazzi più 'grandi', lavorava per pagarsi gli studi... A differenza di mio fratello, Ryan per me c'era sempre, non solo per me, anche per la mia famiglia. Ricordo quando mio padre stava male con la schiena, Ryan si era subito offerto di aiutarlo, mentre mio fratello Lucas diceva di essere impegnato con il calcio e gli amici. Mia sorella Jennifer, era più grande di due anni di me. Lei si era sposata con un ricco produttore una casa discografica e da due mesi era incinta di un piccolo 'puntino', bambino che si sta formando. È molto contenta di avere un figlio frutto del suo amore con mio cognato Marco. Mia sorella, nonostante sia incinta e donna sposata, il tempo per me lo trova sempre. Lei e Ryan sono le uniche persone che ci sono sempre state per me. Mamma e papà sono sempre stati impegnati, per loro neanche esistevamo noi. Erano solo pronti a giudicare le nostre scelte, senza mai capire perché avessimo fatto proprio quelle.
Ryan mi porge un piatto con il pollo, lo prendo e lo ringrazio. Inizio subito a mangiarlo. "È buono?" mi chiede. Annuisco. "Buonissimo." rispondo
"Son contento." dice
"Anche io."
"Dai, raccontami di cosa hai fatto in questi tre mesi."
"Inizialmente sono andata al cinema, poi al mare e...e...e..."
"E?"
"E avevo iniziato a frequentarmi con un ragazzo molto carino, però quando gli parlavo del futuro, si intimoriva. Diceva che voleva fare altre esperienze prima di sposarsi o formare una famiglia, così l'ho mandato letteralmente a fanculo. Sai come sono io. Voglio una persona che possa restare per davvero con me, per il resto dei miei giorni. Voglio un marito presente per me e i miei figli. Voglio quell'uomo che mi è mancato vedere in famiglia. E voglio essere una madre e donna orgogliosa della mia famiglia, di mio marito, dei miei figli. Voglio qualcuno che mi accetti così come sono. Anche solo rozza. Non voglio delusioni da nessuno. Voglio la felicità. Chiedo troppo?"
Prenditi cura di me, l'amore vuole attenzione, mi basta un piccolo gesto d'affetto inatteso e io mi sciolgo nel mare
Prenditi cura di me, e questa la sensazione, ho un disperato bisogno di crederci ancora e di lasciarmi andare,
che siamo ad un passo dal cielo, che mi basta un tuo soffio per ritornare a volare,
e tu non sai come fare,
prenditi cura di me

Prenditi cura di me
Alessandra Amoroso

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