Diciottesima parte

72 10 4
                                    

Quindicesimo capitolo

Sky aveva finalmente trovato il padre: si era intrufolato nella camera in cui si erano perse lei e sua sorella il giorno prima. Ora che ne aveva avuto l'occasione, la bambina l'aveva osservata con attenzione e si era presa la briga di darle un nome: la battezzò 'stanza di riposo', perché era arredata con una semplicissima poltroncina di stoffa - su cui rannicchiava il padre - e una finestrella quadrata all'angolo che dava sul giardino e che era contigua ad una libreria, decisamente più striminzita di quella del soggiorno.

Sky stava cercando di convincere Josh a farle uscire di casa.
- Non se ne parla. Una punizione è una punizione - ribadì lui severo, ripetendo le parole della moglie come una cassetta impallata.
- Per piacere, papà. Qui ci annoiamo a morte! Se rimaniamo rinchiuse qua dentro per altri sei giorni, io ed Amy scappiamo di casa - minacciò strascicando le parole lei, seduta sulle sue ginocchia.
Il modo migliore per convincerlo era adularlo, Sky lo sapeva bene: - Dai, so che alla fine ti dimostrerai il papà migliore del mondo e ci farai uscire perché provi compassione per noi...
- Be', spiacente, figlia mia, ma questa volta credo proprio che deluderò le tue aspettative - replicò furbamente il padre. Sky lo fulminò con gli occhi.
In quel momento suonò il campanello.
La bambina saltò subito in piedi e corse fuori dalla stanzetta; Josh le stette dietro. Aprirono la porta insieme e con loro grande sorpresa ebbero di fronte tre facce sconosciute: una donna, un uomo e un bambino con gli occhiali dalla montatura rosso fuoco e i capelli castano chiaro. Avevano tutti e tre un colore di pelle tipico dei paesi dell'America del sud.

- Salve - salutò Josh con un sorriso un po' sospeso.
- Buon pomeriggio - rispose l'uomo, con un evidente accento argentino. - Siamo i vostri vicini di casa, la famiglia Chaquez.

Josh si illuminò di colpo: - Oh, è un grande piacere - e tese la mano al signore che gliela porgeva con un simpatico sorriso. A quel punto intervenne la moglie: - Ci dispiache mucho por la morte del señor Longvord, pero siamo lieti de conoscebi.
Josh annuì, capendo con qualche sforzo quanto stava dicendo la signora. Sky non distolse mai i suoi grandi occhi bruni dal bambino, poco più basso di lei. Sua madre se ne accorse e le sorrise.
- Dunque, yo me chiamo Sheryl. Lui es mi marito Santiago - disse indicando con una carezza sulla schiena l'uomo che aveva parlato all'inizio, - y lui es mi ometo, Nick.
"Sarà nato qui? Ha un nome inglese", rifletté Sky. Mantenne uno sguardo diffidente, ma ci tenne a presentarsi da sola, perciò si mise una mano sul petto e disse, quasi con fierezza: - Io mi chiamo Sky Perkins.
- E io sono Josh, suo padre - si affrettò ad aggiungere Josh. - Mia moglie sta facendo un pisolino, e l'altra mia figlia è in camera sua: vado a chiamarle subito. Voi intanto entrate, vi prego. Accomodatevi pure in salotto.
- Oh, seguro - replicò il signor Santiago con un ghigno.
Josh li fece entrare nel soggiorno e disse: - Sarò da voi tra un attimo. - Poi uscì in corridoio e prese da parte la figlia: - Sky, va' a chiamare tua sorella e dille di venire a stare con gli ospiti, mentre io vado a svegliare quella dormigliona di tua madre.
La bambina preferì non svelare al padre che non aveva la minima idea di dove fosse finita Emily, perché lo vide già abbastanza agitato di suo. Quindi annuì e, appena Josh si allontanò, corse in cucina a chiamare in suo soccorso Amanda. In un attimo le fece il resoconto della situazione e le chiese se poteva tenere compagnia agli ospiti nel tempo in cui sarebbe andata a cercare la sorella.
- Sicuramente. Vado subito, cara - le rispose, allontanando dalla bocca la tazza di tè fumante che teneva in mano.
La bambina uscì rapida dalla cucina e imboccò il primo corridoio a destra. Mentre lo percorreva guardandosi ripetutamente intorno, notò una figura in fondo al corridoio, impegnata a stringere qualcosa in mano vicino alle labbra moventi.

- Hannah? - la chiamò Sky, dopo aver capito di chi si trattava. Sorrise, continuando ad avanzare verso la donna, ora girata verso di lei. Velocemente, nascose nella tasca del grembiule l'oggetto che teneva fra le dita.
- ... Sky? - disse la donna con un tono strascicato, fingendo di non essere certa che la bambina si chiamasse così.
- Sì - confermò lei. - Che cosa faceva?
- Nulla, - la domestica assunse un tono noncurante - mi era soltanto caduto lo straccio per pulire, e quando l'ho raccolto l'ho spolverato un po'.

I segreti di Borough Road Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora