Capitolo 5:Il Bambino.

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....

Vidi scorrere dell'acqua che stranamente proveniva dalla finestra,che anche questa si era aperta.
La chiusi subito e chiusi anche a chiave il bagno,non si sapeva mai...
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Tornai a dormire,ma c'era una cosa che mi condizionava,ed era sapere qualcosa in più su quel ragazzo,il suo nome mi girava in testa,

"Saul Saul Saul...BASTA!"dissi piano.

Mi alzai,presi il Pc e digitai il suo nome su Facebook.

Si chiamava Saul Romano e aveva 16 anni,era moooolto carino;avevo ragione,aveva i capelli neri con un lieve ciuffo sulla fronte e un po' anche alla rinfusa,gli occhi verdi come degli smeraldi e apparentemente sembrava alto...

Mi misi a guardare le sue foto,era l'una in punto,ma non mi importava,tanto non riuscivo a dormire.

Ad un tratto sentii di nuovo un rumore insolito da fuori,era stata una frenata di una macchina,mi affacciai ma non vidi nulla,c'era però,di nuovo quel bambino solo..ero preoccupata perchè era notte fonda e poteva massimo avere 5-6 anni.
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Decisi di avvisare i miei genitori,

"Mamma,papà c'è un bambino solo per strada"

"Elsa,va a dormire l'avrai solo sognato!"disse papà con voce assonnata

"Ma,papà..."

"Va a dormire"sta volta disse la mamma

"Uffa,non mi crede mai nessuno"chiusi la porta con rabbia e andai in camera mia

Il bimbo era solo e sperduto,quindi c'era solo una cosa da fare,dovevo intervenire io!

Misi le scarpe,il cappotto e presi le chiavi di casa ed il telefono;uscii.

"Ciao bel bambino,ti sei perso?"

"Ma,ma tu chi sei?"disse un po' impaurito

"Stai tranquillo,io abito proprio lì e ti ho visto solo,ti sei perso?"

"No..la mia mamma è la"

"Oh.."vidi la signora che prima non c'era e dissi:

"Saa,salve..lei è sua madre?"

"Si,sono la sua mamma e tu chi sei?"fece un sorriso falso e mi guardò dalla testa ai piedi e beh ci credo avevo delle pantofole con dei conigli...

"Io,io ho visto il bambino solo e quindi,beh...lasciamo stare,buona notte"

La signora non rispose nemmeno che appena dissi la prima parola si girò ed andò via.

"Che maleducata"

Il bambino si girò e mi guardò,quasi come se lui non volesse andare con lei,ma non potevo far nulla,lei era la madre.
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Tornai a casa e di tutto ciò non sentì nulla nessuno,tornai nel mio letto e accesi la luce,volevo continuare a capire qualcosa su quel libro,prima che scadesse...

Era davvero strano,più traducevo e più le parole erano inquietanti e prive di senso.

|Toc Toc Toc|

"Ch-chi è?"

"Sono Ginevra"

"Entra Gì"

"È chiuso a chiave che faccio sfondo la porta?"rise

Risi anche io,nascosi tutto e le aprii la porta.

"Buona sera"disse lei ridendo

"Salve sorella,come mai qui?"

"Volevo dormire con te,non riesco ancora a stare sola nel mio letto,nella nuova casa.."era imbarazzata

"Ma tranquilla,vieni,vieni"

Ci misimo vicine,vicine e ci addormentammo subito..in fondo forse era questo che mi serviva per dormire,il calore di qualcuno che amavo accanto!

Els, mi chiamo così. [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora