Capitolo 33:Vincitori!

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....

Saul mi stava fissando.
Anche lui era impaurito.
E come non dargli torto?!

"Ch-che cosa vuoi fare?"chiese

"Cosa vuoi che faccia?"

"Vuoi dirlo ai tuoi?"

"..p-penso di si.
Non voglio essere rapita per la terza volta."

"Quando glielo dirai voglio esserci."

"Perché?"

"Perché voglio esprimere anche la mia opinione"

"Ok-okay.Devi tornare a casa?"

"No..ancora no."

"Ma aspetta,che ore sono?"

"Le 17:50"

"Bene.."

Rimanemmo in silenzio.
Io guardavo Mattia dormire,mentre Saul fissava me.
Stava ancora aspettando la mia risposta,ma non mi sembrava proprio il momento di dargliela...

Andai a posare le tazze ed i biscotti in cucina e presi un bicchiere d'acqua.
Poi mi venne in mente un pensiero.
Andai subito in soggiorno,

"Sau,Sau!"

"Chee?"disse quasi spaventato

"Ti ricordi quella chiave?"

"Quale chiave?"

"Quella che abbiamo trovato nella lanterna!"

"Ah si.."

"Valla a prendere!Ho un'idea!

"Okay,okay..vado e torno!"

Annuii.

Passarono solo 5 minuti e arrivò.

"Seguimi"dissi

Scendemmo in cantina.

Mi ricordai della piccola porticina che non si poteva aprire senza una chiave e quindi provai...

E infatti si aprì!

Stupendo!

All'interno c'era un cofanetto antico,molto antico.
Salimmo sopra,e lo aprii.

Al suo interno c'era un disegno,all'apparenza sembravano un bimbo ed una bimba che si tenevano per mano.
E inoltre c'era anche un piccolo pacco;aprii anche quello e trovai due anelli.
Abbastanza simili.

Non so perché..
L'istinto agì da solo.
Andai a prendere THE WALL e lo misi a terra,si sfogliò da solo e andò a pagina 132,ovvero quella che cambiava sempre.
C'era un altro indovinello.

'C'È UN SEGRETO CHE NON SAI.
E FORSE NON LO SCOPRIRAI MAI.
QUALCUNO TI HA TRADITO.
QUALCHE ALTRO TI HA MENTITO.
DI UNA TU TI FIDI.
E DELL'ALTRO INVECE DIFFIDI.
UNA COPPIA CHE NON TI IMMAGINAVI.
ED UNA VERITÀ CHE NON TI ASPETTAVI.'

Nella mia mente c'era il caos più totale in quel momento.
Cosa voleva dire?!
Ma soprattutto cosa dovevo scoprire sta volta?

Pensai..

Si fecero le 18:30.
Fra un'ora i miei sarebbero tornati.

Lasciai da parte l'indovinello.
Non avevo proprio voglia di farmi venire il mal di testa.
Mattia nel frattempo si svegliò.
Lo accompagnai in bagno e decise di farsi una doccia calda.
Così avrebbe perso tempo e non avrebbe fatto alcuna domanda.
Verso le 19 avrei preparato qualcosa da magiare..così non avrei stressato mia madre quando sarebbe tornata dal lungo viaggio.
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Els, mi chiamo così. [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora