Capitolo 30

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....

Andammo verso la casa dei vicini,la porta era socchiusa,appena la spinsi solo un po' si aprì del tutto.

Entrammo e il corridoio sembrava in ordine,tutto normale,fino a quando non varcammo la soglia della cucina...
Saul stava per urlare ma gli tappai subito la bocca,

"Elsa andiamo via!"

"No Saul!"

"Ci metteremo nei guai!"

"Stai tranquillo!"

In quella cucina c'era un ammasso di sangue per terra e apparentemente sembrava un braccio,quello che era sommerso da un liquido rossigno.

Mi avvicinai di più,per capire meglio il tutto,ma sentimmo aprire una porta dal piano di sopra,quindi decidemmo subito di andare via...
Ma fu un tentativo inutile,perché in quel preciso istante tornò a casa l'uomo,ovvero il Sign.Scalzo,il mio vicino di casa cordiale e gentile in versione Killer!

La tensione saliva e assieme a quella anche la paura di quello che potesse succedere.

"Els,che facciamo ora?"sussurrò Saul

"Non lo so,intanto fa silenzio!"

Ci nascondemmo nello stanzino dove si mettevano i giubbotti,speravo solo che non lo posasse proprio in quel momento il suo!

Guardai dal buco della serratura e vidi che il Sign.Scalzo stava pulendo per terra con uno straccio.

Ad un certo punto si alzò e andò al piano di sopra,fu il momento adatto per scappare.

O almeno così pensavamo noi...

Uscimmo fuori e non si poté capire!
C'era un cane più grosso di me e Saul messi assieme!

Era un Alano!
Come dovevamo andare via?
Ora che tra l'altro eravamo già fuori?

"Ho avuto un idea!"esclamai

"Cioè?"

"Devi solo stare vicino a me,fidati!"

"No no no!Elsa!"

"Shh!"lo zittii

|Din Don|

La mia idea era di bussare alla porta e far finta di non sapere nulla,chiedendo semplicemente dello zucchero o qualcos'altro.

Venne ad aprire,

"Buongiorno!"dissi

"Salve Elsa,e ciao Saul,tutto bene?"

"Si e lei?"

"Eh,non proprio bene..dimmi che ti serve?"

"Possiamo entrare?"

"..NO!"disse con tono pesante

"O-okay!"

"La casa è in disordine,dimmi anche qua!"

"Mi serviva un po' di marmellata di ciliegie!"

Gli chiesi quella rossa per vedere se il sangue fosse finto,e la risposta sembrò essere quella esatta!

"Mmh,sì certo..vado a prenderla"

"Oh,va bene,grazie.."

Aspettammo un poco e subito ci diede quel barattolo,

Grazie,è stato gentilissimo,ma,adesso..come usciamo?"

"In che senso?"chiese

"C'è il suo cane!"risi

"Tranquilli,non fa nulla!"

"Okay grazie ancora arrivederci!"

Tornammo a casa.
E Saul era ancora scioccato.

Els, mi chiamo così. [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora