Capitolo 28

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....

Mi risvegliai,forse l'indomani.

Pensavo di essere nel mio caro letto,ma in realtà ero su un sudicio pavimento di una casa abbandonata.

Era sabato e doveva esserci il concorso di sera,e non sapevo se avessi mai potuto partecipare.
Dovevo riuscirci.
Dovevo scappare.
A qualunque costo.

Cercai di continuare a muovere la gamba,ma non ce la facevo.
Ero stanca di tentare e fallire.
Ero stanca di tutto ciò che stava accadendo.

Scoppiai a piangere,ma non fu un pianto di dolore;fu un pianto di rabbia,di pura rabbia!

Mi alzai con forza,con determinazione.
Non potevo perdere anche quella battaglia.
Pensai alla filastrocca,

"La porta sembra vecchia ma nasconde qualcosa..."dissi sottovoce

Cosa poteva nascondere,mi chiedevo...
Cosa?
Cosa?!

Mi avvicinai zoppicando un poco,e vidi che il lucchetto pur essendo vecchio,la serratura era abbastanza resistente.
Ma usando la logica in fondo,potevo riuscire a far qualcosa.

Passarono 5 minuti,presi il pezzo di ferro che avevo usato per togliere il gesso e diedi un colpo al lucchetto rompendolo immediatamente.

Ora il problema era la serratura...

"Sembra vecchia,ma nasconde qualcosa"continuavo a ripetere

"Ma cosa,cosa?"dissi appoggiandomi alla porta e subito dopo si staccò un pezzo di legno

Togliendolo definitivamente vidi dentro una chiave.

Era la chiave!
La chiave della porta!

"Oddio,primo enigma superato!"dissi esultando

Riuscii ad uscire,molto cautamente.
Girai l'angolo,ma Laura mi scoprì.

"Ma tu?Come sei uscita?"

"I-io.."in quel minimo secondo di tempo che ebbi per pensare riflettei sulla filastrocca,

'LA RAGAZZA È STRANA MA INGENUA COME NON MAI'

Decisi di ingannarla.

"Laura,stai sognando.Io sono la tua coscienza..hai intrappolato Elsa là dentro e quindi il tuo subconscio è arrabbiato."

"E cos-cosa devo fare per uscire da questo incubo?"

"Devi tornare a dormire,su quel divano lì"

"Oh,va bene grazie!"disse quello e andò via

Secondo enigma passato.
Che assurdità!
Non era solo ingenua,ma anche molto stupida e aggiungo con il cervello bucato!

Quel libro era una cosa meravigliosa.

Continuai a camminare,forse ero quasi arrivata all'uscita,ma Livia mi fermò.

"Elsa!"gridò e a quel punto io rabbrividii

"Liv-Livia.."

"No!Non aver paura.Voglio aiutarti.
Seguimi,ti porterò all'uscita di questa maledetta casa,sono davvero pentita"

Non potevo crederci.

Stavo davvero per crederle,ma anche quella volta pensai alle parole del libro,

'LA BIONDA È PERFIDA NON TI FIDARE'

Quella disgraziata voleva ingannarmi.
Ma io di certo non ci sarei cascata,non di nuovo!
Elsa Tomson può essere ingannata una,due volte ma non tre!

Els, mi chiamo così. [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora