Els, mi chiamo così. [IN REVISIONE]

Capitolo 6

|Tic Tac-Tic Tac-|

Era la sveglia che aspettava di svegliarmi,stava per suonare ma io l'anticipai!

|Driiiin|

Fece un solo squillo e la spensi subito,non volevo svegliare Ginevra,erano solo le 08:30 del mattino ed era domenica.

Mi alzai piano piano,presi dei vestiti ovvero:jeans stretti neri,maglietta con il pizzo color salmone,giacchetta nera abbastanza pesante e anfibi neri.

Andai in bagno,ma la porta non si aprì e pensai che la sera prima l'avevo chiusa,ma c'era solo un piccolo problema non trovavo la chiave!

Cercai ovunque,ma alla fine presi il telefono e mi accorsi che l'avevo lasciata dentro la cover...la presi e mi iniziai a lavare.

Feci colazione,presi una borsa a tracolla e ci misi dentro il libro,il Pc,il telefono,i soldi rimasti dall'ultima volta che ero uscita e aggiunsi 5€ presi dal borsello di papà,due penne e le chiavi di casa.

Lasciai un biglietto sul tavolo della cucina con scritto sopra:

""STO USCENDO,TORNO PER PRANZO..
UN BACIO ELS!""
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Stavo camminando,ero molto tranquilla fino a quando non vidi un ragazzo seduto su una panchina,era Saul ne ero certa..lui mi vide che lo stavo fissando letteralmente,feci cadere tutte cose dalla borsa dall'imbarazzo,ero davvero maldestra!

Lui rise ma subito si avvicinò,

"Aspetta ti aiuto"

"Gra-grazie.."

"Io sono Saul,piacere"

"Els,cioè Elsa..gli amici mi chiamano Els"

"Spero di diventare tuo amico Els"disse lui scherzando e sorridendo,ricambiai il sorriso e poi lui continuò,

"Dove stai andando con tutte queste cose?La scuola inizia domani piccola sperduta!"

"Si,si lo so,stavo andando in biblioteca.."ero troppo imbarazzata,non sapevo che dire

"Beh,sai pensavo anche io di andarci,però più tardi..ti va se ci prendiamo un caffè e poi andiamo assieme?!"

"No,cioè non posso,io,io beh..ciao"

Che stupida!Perchè non ho accettato?Mi sentivo troppo fuori luogo!Ma che diamine!

Pensai tra me e me..

Lui mi guardò e fece solo un cenno di saluto con la mano.
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Mi ero fatta prendere dal panico,e poi volevo continuare il libro e con lui non potevo mica!

"Ooooh,ma perché ho rovinato tutto?!"

Ero disperata,pensavo di continuo al suo splendido sorriso e alla sua bella voce..

"Stupida,stupida e ancora stupida"

Mi ripetevo!

Arrivata in biblioteca continuai le indagini al libro e scoprii una cosa strana molto strana...

Il libro non aveva uno scrittore,come poteva non averlo?!

"Allora,apparentemente sei bianco ma in realtà le parole le hai e non hai uno scrittore,ma qualcuno ti ha scritto..cosa c'è di anormale in te?!"

Stavo davvero impazzendo,parlavo con i libri e mi arrabbiavo pure?!Ma cosa stava succedendo?!

Ero stanca,ero lì ormai da 2 ore piene,e decisi di andare a prendere un caffè,erano appena le 11.

Arrivai al bar e presi un espresso.

"Quanto pago?"

"1€"

"Ecco a lei"

"Grazie e arrivederci"

"Salve"risposi

Tornai in biblioteca ma era d'un tratto chiusa!

"Sono solo passati 10 minuti!Oggi c'è qualcosa che mi va bene?!"

Mi girai di scatto,

"Sta attenta imbranata"

Sentii una voce femminile,mi ero appena scontrata con una ragazza,ed era abbastanza antipatica a prima vista!

"Scusami non ti avevo visto"

"Come fai a non vedermi?Sono così stupenda!"

"Come ben vedi le mie spalle non hanno ancora gli occhi,quando li avranno chiederò un parere a loro di come non SEI"

"Ma chi ti credi di essere"disse con tono altezzoso

"Io sono Elsa Tomson,piacere"

"Tomson?La figlia dell'architetto Tomson?!"

"In persona"risposi con tono fiero

"Io sono Livia Garibaldi,mio padre lavorerà con il tuo"

"Ah capisco.."

"Bene ciao"

Le feci un sorriso falso tanto quanto lei e andai via.

Erano le 11:30,ci misi 10 minuti a tornare a casa e appena misi un piede sull'uscio,vidi il putiferio...

"Ma cosa,è successo?"dissi molto allarmata alla visione di tutto quel macello

"Elsaaa,vieni ad aiutarci"disse la mamma

A terra c'era...