Capitolo 29:Biscotti e Delitti

194 17 3
                                    

Era il mio,il mio nome.

"ELSAAAAAAA"gridò la madre di quelle due scalmanate

"Oh signore!"ero spaventata,Saul si mise davanti a me proteggendomi,

"Va via,cosa vuoi ancora?!"gridò lui

Nel frattempo per fortuna arrivò mio padre,che aveva già chiamato la polizia e a breve sarebbe arrivata.

Aveva una pistola in mano quella pazza,e decise di tenerci tutti in ostaggio.

Poteva mai andare così male anche quella giornata?

"Tutti a terra o vi ammazzo!"gridò

Io e Saul ci stringevamo le mani,eravamo terrorizzati.

Io ero un pericolo per lui.

La madre di Livia e Laura in fondo cercava me,tutte quelle persone non centravano nulla.

Mi alzai in piedi,

"Lascia andare questa gente.
Prenditela con me,ma non con chi non conosce nemmeno l'accaduto!"

"Zitta o ti ammazzo!"disse puntandomi la pistola da lontano

A quel punto Saul tirò la mia mano,quasi per farmi capire di lasciar perdere,ma io non rinunciavo mai,

"Forza!Uccidimi!Cosa otterrai?Te lo dico io,andrai in prigione lasciando tuo marito e le tue figlie alla deriva.
Quindi su forza,sparami!"

Abbassò la pistola,si buttò a terra e iniziò a piangere.
A piangere lacrime amare.

In quello stesso momento arrivò la polizia che la fecero alzare e la arrestarono,con 30 anni di prigione per TENTATO OMICIDIO e OSTAGGIO DI PERSONE INNOCENTI.

Inoltre avrebbe dovuto seguire un corso di riabilitazione per questioni psichiatriche.

Era la giusta punizione.
Era quello che meritava.
          ___________________
Tornammo a casa,e nel tragitto Saul mi chiese,

"Hai letto il biglietto?"

"Che biglietto?"

"Quello che ti avevo dato giorni fa..."

Oddio!
L'avevo lasciato nella giacca e mia mamma l'aveva già messa in lavatrice!
Come dovevo fare?!

"Ah,ehm..si!"

"E quindi la risposta?"

La riposta di che?

"Non lo so."

Cosa dovevo dire?

"Ok-okay"rispose
_________________________

SAUL:

Okay,basta.
Era già passato abbastanza tempo.
Dovevo sapere la risposta alla mia domanda,cioè quella del foglietto,dove avevo scritto:

'VUOI ESSERE LA MIA RAGAZZA?'

Forse avevo esagerato a chiederglielo in quel momento,magari era ancora turbata.
Speravo solo che andava tutto bene,e invece no.

....

ELSA:

Finalmente a casa!
Davvero,avevo solo bisogno di mettere il mio caro pigiamino e di dormire nel mio letto.

Salutai Saul e andai al piano di sopra.

Andai a lavarmi e finalmente indossai il caldo pigiama color lavanda, (il mio preferito) e poi scesi giù a cenare.

Els, mi chiamo così. [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora