Capitolo 19:L'incidente.

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Stavamo andando all'ospedale.

Ero spaventatissima.
Giorgio poteva morire.

L'ambulanza stava correndo come non mai..i medici cercavano di fare qualcosa per lui e l'ansia che girava nell'aria era troppa per me,ma penso per tutti in quel momento.

Arrivammo e ci dissero di sederci in sala d'attesa e se volevamo potevamo prendere anche qualche cosa da mangiare o da bere.
Io in quel momento volevo solo piangere altro che mangiare o bere.

Passò un'ora e vedemmo i medici e Giorgio su una barella che stavamo correndo in terapia intensiva.

"Cosa succede?"chiesi

"C'è stavo un problema nell'operazione e stiamo cercando di risolverlo"rispose un dottore

"Ma questo significa che può morire?"

"È ancora presto per decifrare i risultati..vi informeremo al più presto!"

Stavo entrando nel panico.
Poi sentii una voce provenire dalla sala che diceva,

"Dottore!Dottore!Venga subito!"era un infermiera

"Arrivo!"gridò lui

Ricominciai a piangere,sia per i sensi di colpa sia perché pensavo al piccolo Mattia.Come avrebbe fatto?

Mia mamma era l'unica calma in mezzo a tutta quella gente,

"Come fai?"chiesi

"A fare che Els?"

"A stare così tranquilla!"

"..tesoro dentro me sto piangendo..ma ricorda che sono un giudice,sento casi disperati ogni giorno e non posso di certo piangere per ognuno di loro"

Aveva ragione.
Non ci avevo pensato.

"..sei davvero forte sai mamma"

"Oh piccola anche tu lo diventerai,però lo sei già in parte"

Ci abbracciammo e continuammo ad aspettare.

Passarono tre intere ore,l'ansia era alle stelle.
Stava venendo verso di noi il dottore di prima,

"Giorgio,è........SALVO!"

Feci un urlo di felicità e poi lo feci continuare,

"Però c'è stato un problema.."

Okay,ero di nuovo morta,

"Il tuo amico è entrato in Coma.."disse rivolgendosi a me

"Quando si risveglierà?"chiese mia mamma,perché io non avevo più forze,

"Ci vorrà un bel po' di tempo,magari due mesi o forse di più.."

"La ringraziamo dottore!"

"È il mio lavoro!"

Perché tutti ripetevano quella frase?Un semplice prego non gli piaceva?

Stavo diventando pazza,entrai nella stanza,c'era lui che dormiva..sembrava fosse un sonno così profondo,come se dovesse essere eterno.
Ma lui doveva risvegliarsi,lui poteva e l'avrebbe fatto.Io credevo in lui.
Iniziai a parlargli,anche se fosse in coma,lui sentiva tutto ero certa,

"Tu ora sei qua,ed è tutta colpa mia!
Se non ti avessi chiamato tu saresti ancora a casa,con tuo fratello,o magari a lavorare e fare ciò che ami.
Sono stata una stupida e non sai quanto mi dispiaccia,ho pianto così tanto che mi sento disidratata,vorrei tanto abbracciarti in questo momento.Stringerti a me come non mai.
Adesso ti lascio in pace,dormi piccolo angelo,dormi."

Els, mi chiamo così. [IN REVISIONE] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora