Capitolo 31

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Di ritorno dal distretto 8, Cressida dirige i suoi camera-man su come montare il filmato ed alla fine il pass-pro viene trasmesso nella sala principale del 13. Betee l'ha trasmesso anche in tutti gli altri distretti, tranne a Capitol City.
Il pass-pro ripercorre esattamente il nostro percorso. I corpi senza vita delle persone riversi sul lungo corridoio che porta all'entrata dell'ospedale, i feriti, le macerie, l'arrivo degli hovercraft, le bombe e il fuoco che divampa.
Alla fine comprare una frase, di poche parole ma che può far cambiare idea ai distretti
"Se noi bruciamo, voi bruciate con noi!"
Katniss era accanto a me durante la proiezione, con lo sguardo perso nel vuoto. La accompagno nella sua stanza d'ospedale e poi mi dirigo verso la mensa.
Il sigillo di Panem compare sui quattro schermi al centro della sala. Capitol City sta presentando un servizio e il suo conduttore è ovviamente Caesar Flickerman, il suo ospite è Peeta Mellark.
Peeta è cambiato dall'ultima intervista, il suo dolore è coperto dal trucco e dagli abiti eleganti ma la sua voce trema. Gli vengono poste alcune domande, e in ognuna di essere incita Katniss a pensare con la sua testa, deve fermare tutto questo prima che sia troppo tardi.
Lo schermo diventa tutto nero e ricompare il sigillo.
Peeta non conosce la verità, non sa cosa è successo al 12 ne agli altri distretti, è per questo che chiede un cessate il fuoco.
Ma non possiamo permettercelo.
Spero che Katniss non abbia visto la trasmissione, ma quando la incontro in corridoio mi rendo conto che il suo sguardo è in collera con me, la conosco troppo bene.
-Katniss- sussurrò afferrandola per un braccio. Sono sicuro che ha visto Peeta perché al mio tocco si irrigidisce e si allontana.
-perché non hai detto niente?- chiedo.
-io? Anche tu non hai detto niente!-
-mi dispiace, ma non sapevo come comportarmi. Volevo dirtelo ma temevamo che vedere Peeta in quelle condizioni ti avrebbe fatto male.- ammetto.
-avevano ragione. Mi ha fatto male ma non quanto te che mi hai mentito per stare con la Coin- mi irrigidisco perché so che ha ragione. Nell'ultimo periodo ho seguito le procedure di sicurezza e tutti gli addestramenti, ma lei non si rende conto che sto facendo tutto questo solo per lei.
-forza va da lei. Sicuramente avrà bisogno di te- la sua voce è frustrata e so che lo dice con rancore, ma non voglio discutere con lei e così mi allontano.
Quando raggiungo il centro di controllo, poco dopo arriva anche il resto della troupe e Katniss.
-vorrei farvi tornare al 12, per far conoscere ai distretti la vostra città distrutta.- dice Cressida rivolgendosi a me e Katniss. Sono tornato tante volte al 12, ma non mi ero ancora reso conto quanto sia difficile accostare quelle due parole.
-se voi due ve la sentite- continua. Per un istante penso che Cressida sia a conoscenza della nostra discussione, ma poi capisco che è solo un altro programma dei suoi pass-pro.
-io ci sto- dice Katniss alzandosi in piedi. Sono sorpreso dalla sua immediata disponibilità ma non mi tiro indietro e mi aggiungo al resto della troupe.
I nostri sguardi non si incrociano, nemmeno quando saliamo sull'hovercraft diretto al 12.

"Gli Hunger Games di Gale" (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora