Un attacco.
E' questo il messaggio che Peeta Mellark, il vincitore degli ultimi giochi, ha cercato di far capire prima che Snow potesse fermarlo. Prima che il suo sangue schizzasse sul vetro della telecamera.
L'esercitazione di sicurezza è di livello 5.
Ma questa non sarà soltanto un'esercitazione.
Eseguo gli ordini e controllo tutti i piani anche se sono già stati evacuati. L'allarme è assordante ma riesco comunque a distinguere la sua voce. Raggiungo l'alloggio alla fine del corridoio e vedo Prim in ginocchio che tiene stretto tra le braccia Ranuncolo per tranquillizzarlo.
-che cosa fai ancora qui?- le chiedo.
-dovevo salvare Ranuncolo.-
-va bene, ma adesso sbrighiamoci!- prendo la scatola di scorte mediche di sua madre e seguo Prim fino al rifugio.
La voce di Katniss fa eco sulla rampa delle scale. I soldati stanno già chiudendo le porte blindate del rifugio e non la fanno uscire.
-stiamo arrivando, aspettate!- Prim inizia a scendere le scale più rapidamente.
riusciamo a infilarci attraverso le porte che si richiudono dietro di noi.
-che cosa credevi di fare?-
-non potevo abbandonarlo, Katniss. Non due volte.- Prim tiene stretto Ranuncolo.
-va bene. và dalla mamma adesso, ti sta aspettando.- Katniss indica due brande in fondo alla sala. quasi tutti si sono già ritirati nei loro spazi, hanno preso posto e stanno aspettando nuovi aggiornamenti dalla Coin.
Seguo Prim per consegnare le scorte di medicine ma Katniss mi ferma.
-grazie...per tutto.- mi sussurra. riesce a guardarmi dritto negli occhi mentre mi parla. -che cosa facevi di sopra, nelle nostre camere?-
-stavo facendo un controllo.- non faccio riferimento all'ordine della Coin, le passo la scatola e lei mi fa un cenno di ringraziamento. -sei hai bisogno, siamo alla 47.-
annuisce e mi allontano.
cerco di ricordare l'ultimo momento felice passato con lei. E' difficle. non ricordo niente di bello prima degli Hunger Games, quelli che ci hanno separato, per sempre.
STAI LEGGENDO
"Gli Hunger Games di Gale" (in revisione)
Fanfiction~Katniss non mi amava, non lo aveva mai fatto. Potevo solo farmi da parte e guardare la sua felicità con Peeta. Oppure. Potevo essere felice anche io.~ Gli stessi Hunger Games di Suzanne Collins ma visti dalla parte del ragazzo fragile, quello r...