Scusate per la brevità del capitolo, ma sto cercando di aggiornare il più possibile.
Tanti baci. ❤️❤️Il rumore della pioggia che batteva sulla finestra iniziò a sentirsi, eravamo in pieno settembre e già pioveva.
Ero seduta sul divano e fra le mie braccia c'era Delia intenta a guardare i cartoni animati che stavano trasmettendo in televisione.
Pensai.
Pensai a quella giornata, non era stata una delle migliori, infatti era da rimuovere. Non ero più arrabbiata con Annie, anzi, mi dispiaceva il fatto di averle gettato il caffè sulla camicetta; mi era anche dispiaciuto non scusarmi col tizio che avevo incrociato oggi, ma cosa fondamentale non mi ero scusata con Louis, lui doveva sapere quanto mi dispiacesse ma non ci riuscivo, ero un muro.
Pensai a lui, pensavo a quanto fosse innamorato e a quanto io lo amassi, eravamo una cosa sola, ma io questa cosa l'avrei potuta rompere buttando via anni di amore. Ma non potevo evitarlo, era una cosa più grande di me, dal quale non riuscivo ad emergere.
Ricordai Harry, e di quanto mi mancasse, non passava giorno, ora o minuto che io non lo pensassi.
Era sempre lì impresso nei pensieri.
-Mamma, ho fame.- disse la piccola interrompendo i miei pensieri.
-Cosa vuoi mangiare?- chiesi accarezzando i suoi morbidi capelli.
Era una bambina bellissima e io l'amavo.
-Pane e Nutella.- disse sorridendo.
Sorrisi anche io.
-Va bene, andiamo a prepararla.-
Ci alzammo mano nella mano e ci recammo in cucina.
Delia si sedette al tavolo, mentre io presi dal mobiletto della cucina il pane e la Nutella, aprii il cassetto delle posate e presi un coltello.
Tagliai due fette e spalmai la Nutella sopra, una la porsi a Delia e una la presi per me.
Nello stesso istante in cui addentai il pane sentii la porta di casa aprirsi, da lì spuntò Louis metà bagnato, ma poco gli importava.
-Hei, voglio pure io pane e Nutella.- disse il ragazzo.
-No, a te no.- disse Delia facendo la linguaccia.
Sorrisi a quella scena, erano davvero buffi.
-E questo vorrà dire che ne prenderò un po dalla mamma.- disse Louis prendendomi per i fianchi e avvicinando la sua bocca al pane per poi dargli un morso.
La bambina rise, e vederla ridere era la cosa più bella del mondo.
-Ma come ti permetti Tomlinson, era la mia fetta.- dissi cercando di uscire dalle sue braccia.
-Beh, ora non ho più solo te, mi dovrai condividere con la Nutella.- sussurrò al mio orecchio.
-Scordatelo.- dissi slegandomi dalla presa e andando verso la bambina.
-Siete buffi.- disse la bambina ridendo.
Io e Louis ci guardammo per poi prendere la bambina e iniziarle a fare il solletico.
***
Non avevo detto nulla a Louis del giorno precedente, non volevo che si incazzasse o altro.
Quella mattina ero appena entrata in studio per lavorare, ero stanca poiché la sera prima non ero riuscita a chiudere occhi, avevo pensato e ripensato a quella situazione, avevo anche deciso di parlare con Annie per chiederle scusa poiché se le meritava.
Appena entrai, andai direttamente verso la porta che accedeva alla sala delle visite, aprii la porta non trovandomi lo stesso medico, ma bensì un ragazzo.
Un ragazzo abbastanza alto e muscoloso, i suoi capelli erano mossi e un po' lunghi. Rimase a guardarmi per qualche secondo mentre io non gli diedi peso.
-Non solo non ti scusi quando finisci addosso le persone, ma non saluti nemmeno quando entri dalla porta.- lo sentii parlare.
-Beh, a lei chi le ha detto di rivolgermi del tu.- dissi infastidita.
Non potevo credere che era il ragazzo su cui ero sbattuta, che figura di merda.
-Ma se non avrai più di vent'anni.-
-Non è una buona giustificazione.- ricordai.
-Comunque piacere, il mio nome è Max, e dammi del tu.- sorrise porgendoti la mano.
-Piacere io sono Lucy.- strinsi la mano.
La staccai subito e presi il camice da segretaria.
-Di cosa ti occupi?- chiese.
-Io prendo le prenotazioni per le visite mediche, tu?- chiesi a mia volta.
-Sono un nuovo tirocinante.- sorrise.
Sorrisi anche io.
Nello stesso attimo entrò Annie in ritardo come al solito, quando si accorse della presenza di Max lo guardò in modo strano quasi per capire chi fosse.
-Chi sei tu?- disse indicandolo.
-Max, piacere.- disse il ragazzo grattandosi la nuca.
-Annie, piacere.- disse la ragazza prendendo il suo camice -Ti devo parlare.- disse la ragazza vicino a me.
-Anch'io.- sorrisi amaramente.
-Ok, ho capito vi lascio parlare, comunque dopo dammi il tuo numero.- sorrise indicandomi per poi uscire.
Lo guardai in modo più che strano, non capendo il senso della frase. Cercai di non pensarci e mi voltai verso la ragazza, incrociai i suoi occhi erano pentiti.
-Mi dispiace.- dicemmo insieme.
-Perché?- ancora una volta insieme, così iniziammo a ridere.
-Mi spiace per averti macchiata la camicia.- dissi.
-Non importa, le macchie si sono tolte. Scusami non volevo ferirti.- sorrise.
-Tranquilla, è tutto ok.- l'abbracciai.
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Us || [L.T.] #wattys2016
FanfictionCiao a tutti, io sono Lucy Styles, alcune di voi già conosceranno il mio nome altre invece no. Io e Louis ci siamo finalmente trasferiti a Doncaster e abbiamo un piccolo appartamento tutto per noi, l'appartamento si trova a pochi passa da casa di J...