Non vi scrivo nulla di che perché il capitolo è molto lungo, ma volevo augurarvi un buon fine anno scolastico a tutte e spero che tutte siate promosse. Un bacio e buona lettura. ❤️❤️
Pov's Harry
Sentii la luce del sole battermi sul volto, sentivo un peso poggiato il mio petto e avevo solo un braccio libero. Aprii leggermente gli occhi, Annie era sul mio petto, avevo una mano nei suoi capelli, sorrisi sentendola così vicino a me e ripensando alla notte appena terminata. Spostai la mano molto tranquillamente senza che si potesse svegliare e la poggiai sulla sua spalla nuda, la strinsi ancora di più a me sempre dolcemente. L'unica cosa che ci copriva era il lenzuolo bianco del suo letto. Mi avvicinai alla sua testa e le lasciai un bacio nei capelli, ma non si svegliava aveva il sonno profondo. Tutto d'un tratto sentii il mio cellulare iniziare a vibrare, si trovava sul comodino di fianco al letto, allungai un po' il volto e lessi il nome di Isabelle. Era l'ennesima volta che mi chiamava, e che non la rispondevo, lasciai squillare il telefono ancora un po, ma non si arrendeva, così lo presi tra le mani e decisi di risponderle. Poggiai il telefono all'orecchio e carezzai i capelli morbidi di Annie, era così bella.
"Ciao Harry.." Disse la sua voce tremante, mi era mancata giusto un po, ma sapevo di non provare più nulla.
"Cosa vuoi?" Sussurrai per non svegliare la ragazza.
"Parlare, ti prego ne ho bisogno, vediamoci in un bar." Mi supplicò.
Quanto avrei voluto dirle di no, ma dalla mia bocca uscì un misero "ok".
"Bene, ti mando l'indirizzo del bar via sms ci vediamo lì alle 12. A dopo." Disse con voce interrotta dal pianto.
"A dopo."
Riposai il cellulare sul comodino, questo sarebbe stato l'unico passo per chiudere definitivamente, pensai. Doveva venire Annie con me.
Sentii il suo corpo muoversi e alzò le braccia dandomi una mano sulla faccia.
-Aia!- urlai.
-Amore scusami.- disse la bionda alzandosi e curandosi del fatto che io non mi fossi fatto tanto male.
-Tranquilla, è tutto ok.- dissi tirandola di nuovo sul mio petto.
-Comunque buongiorno.- disse baciandomi il petto.
-Se questi sono i tuoi buongiorno puoi anche risparmiare.- Risi.
-Scemo.- disse dandomi un leggero schiaffo sugli addominali.
-Comunque alle 12, dobbiamo andare da una parte.- presi il coraggio per dirglielo.
-Che posto?- disse lei guardandomi e sorridendo.
-In un bar, Isabelle.. La mia ex vuole parlarmi, io voglio portare te con me perché, dato che fai parte della mia vita, voglio che tu ci sia anche qui.- le accarezzai i capelli.
Lei non aprì bocca, si fiondò sulle mie labbra e iniziò a baciarmi con foga. Mi ero innamorato di nuovo, cosa che non credevo più di fare e invece, eccomi qui con la mia piccolina.***
Le 12 ormai erano arrivate, e io accostai di fronte al bar dove si sarebbe svolto l'incredibile incontro. Scendemmo dall'auto, Annie sembrava molto tranquilla mentre io ero agitato e con le mani sudate, non vedevo Isabelle da molto.
-Questo è il bar dove lavora Louis.- affermò Annie sorpresa.
-Ah, che bello..- non sapevo che lavorasse qui.
-Harry stai tranquillo, e adesso entriamo.- cercò di supportarmi.
Annuii e varcammo la porta d'entrata insieme.
La cosa che notai subito fu Louis che lavorava come un matto dietro al bancone e una ragazza che lo stava guardando con aria minacciosa. Ci avvicinammo all'uomo.
-Louis.- disse Annie sorridendo.
-Hey, ragazzi come mai da queste parti?- chiese agitato e guardandosi attorno.
-Poi ti spiego, anzi spiegherò sia a te che a Lucy. Comunque va tutto bene?- chiesi quasi sussurrando l'ultima frase.
-Si sì, va tutto bene. Accomodatevi al tavolo 16, tra poco vi faccio venire a servire.- disse quasi come se ci volesse allontanare da quel bancone.
Io e la bionda non parlammo e ci recammo verso il tavolo 16, faci sedere Annie e poi mi sedetti io.
-Come era strano Louis..- disse la bionda pensierosa.
-Già, è come se ci avesse voluti cacciare.- dissi guardandola ma fui poi interrotto da una voce familiare.
-Ciao.- alzai lo sguardo.
Era lei, era Isabelle non era cambiata di una virgola, aveva solo i capelli più corti per il resto era uguale. Una piccola ansia iniziò a formarsi nel mio stomaco, mi alzai lentamente mentre Annie guardava la scena.
-Ciao, vieni accomodati.- dissi invitandola a sedere al terzo posto del tavolo.
Si sedette quando mi sedetti anche io. Annie mi strinse la mano sotto al tavolo.
-Comunque, Annie lei è Isabelle, Isabelle lei è la mia ragazza.- dissi tremando.
-Piacere.- disse Annie sorridendole.
-Ciao.- disse Isabelle con aria schifata.
-Che hai da dirmi?- chiesi in modo veloce.
-Tante cose che in presenza della tua ragazza non posso dire.- disse lei grattandosi la testa.
-Bene, allora non abbiamo nulla da dirci perché Annie resterà con me in qualunque situazione.-
-Non posso dirti che ti amo ancora davanti a lei.- disse indicando la mia ragazza.
-Invece io posso dirti, che amo lei e non te.- mi alzai da tavolo tenendo la mano di Annie e di conseguenza facendola alzare.
-Ciao Isabelle.- dissi uscendo dal bar senza più guardarla. Non volevo più vederla.
Quando uscimmo fuori Annie mi strinse forte e sussurro al mio orecchio che mi amava.
Per tutta risposta la strinsi ancora di più.Pov's Lucy
Max era stato molto gentile con me, mi era stato accanto per tutta la mattinata e verso le tre del pomeriggio se ne era andato poiché doveva recuperare le ore perse a lavoro.
Adesso ero sola e camminavo lungo il piccolo via letto della scuola di Delia, dovevo andare a prenderla a scuola e la cosa per un certo verso mi rallegrava poiché per un po sarei stata in compagnia di una delle mie metà, già per un po perché poi la piccolina sarebbe andata a casa di Johannah a giocare con i gemelli. Presi Delia per la mano quando la vidi uscire da scuola e mi sorrise, io ricambiai anche se in maniera triste.
-Cosa hai fatto a scuola oggi?- le chiesi.
Lei mi guardò mentre camminavamo e iniziò a rispondere.
-Abbiamo giocato in giardino per un po', poi siamo andati in classe e abbiamo disegnato, abbiamo fatto la merenda e poi il pomeriggio abbiamo cantato.- disse tutta sorridente.
Il mio cuore, però, invece di rallegrarsi si rattristì perché l'idea di lasciarla da sola e di non poterle dare tutte quelle cose che a me sono mancate mi uccideva.
Ad un certo punto mi bloccai e mi abbassai verso di lei stringendola forte al mio petto.
-Ti amo piccola mia.- sussurrai.
-Ti voglio bene mamma.- mi strinse.***
Erano ormai le sei di pomeriggio aspettavo Louis con ansia, dovevo assolutamente parlargli di tutto ciò perché non riuscivo a portare questo peso da sola, mi stavo uccidendo prima del previsto.
La serratura della porta d'entrata si aprì e fu lì che capii che Louis era finalmente tornato, non ebbi però il coraggio di andare a salutarlo perché non sarei riuscita a guardarlo negli occhi. Lo vidi arrivare in salotto precisamente la sua figura si bloccò davanti a me, anche lui era distrutto, aveva gli occhi gonfi dalle lacrime ed era pentito, non so di cosa.
Non azzardai ad aprire bocca, perché vederlo in quelle condizioni mi faceva già male.
-Lucy, io non c'è la faccio più.- disse fra i singhiozzi.
Non capivo cosa stava dicendo.
Lo vidi inginocchiarsi davanti a me e poggiare le sue braccia sulle mie gambe.
-Lucy, ho un peso che non mi riesco più a trattenere..- disse quasi urlando e io stetti ancora zitta -Lucy, ricordi quando andai fuori con la figlia del mio capo?- chiese ed io annuii quasi come un ingenua -Bene, io ho fatto sesso con quella ragazza, ero ubriaco non me ne sono reso conto perdonami.- poggiò la sua testa sulle mie gambe.
Sentii qualcosa di caldo scendere dal mio volto, non potevo credere a quello che aveva appena detto, aveva fatto l'amore con un'altra.
-Louis, levati immediatamente dalle mie gambe e lascia questa casa adesso.- dissi alzandomi e spingendolo.
-Ti prego parliamone.- continuò alzandosi da terra.
Altre lacrime scesero dal mio volto, non riuscivo a guardarlo.
-Ti ho detto di andartene, e riprenditi il tuo stupido anello.- dissi levando l'oggetto dal mio dito e lanciandoglielo contro.
-Tu volevi sposarmi in questo modo?- urlai ancora e lui rimase zitto e abbassò la testa -Vergognati ed esci immediatamente da questa casa.- dissi avvicinandomi alla porta d'entrata e aprendola.
Lui si avvicinò e si bloccò a guardarmi, mentre il mio sguardo era perso nel vuoto.
-Io ti amo.- disse ancora.
-Louis esci!- urlai -Non voglio più urlarlo vai via. Vai dove ti pare. A mia figlia ci penso io, la vado a prendere io dopo. Ora sparisci dalla mia vista e dalla mia vita.- lui fece come dissi.
Chiusi la porta e poggiai la mia schiena a quest'ultima mano mano scivolai a terra e lasciai che altre lacrime disperate scendessero, non ne potevo più.
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Us || [L.T.] #wattys2016
FanfictionCiao a tutti, io sono Lucy Styles, alcune di voi già conosceranno il mio nome altre invece no. Io e Louis ci siamo finalmente trasferiti a Doncaster e abbiamo un piccolo appartamento tutto per noi, l'appartamento si trova a pochi passa da casa di J...